Ciao mi chiamo Nency Ricci ho 17 anni e sono la figlia del boss più pericoloso e potente di Napoli Don Salvatore Ricci sono una ragazza molto testarda, amo le feste, divertirmi, bere in poche parole mi piacciono tutte le cose che fanno i ragazzi del...
Sono giorni se non settimane che non esco dalla mia camera, apro solo per far entrare Pietro o Chanel, Ciro continua a bussare, chiamare e mandarmi messaggi ma non gli rispondo
Sono settimane che non mi vedo o sento con la mia amica Alaska, mi manca parlare con lei, ma ora non ho voglia di fare nulla, papà si preoccupa tanto ma ormai perde le speranze, ha provato tante volte a portare pace tra me e Ciro sapendo che andiamo molto d'accordo, ma non ci è riuscito neanche lui
Le uniche volte che sono uscita anche a malavoglia e per andare a controllare gli affari in piazza, visto che anche io come Ciro faccio il lavoro sporco e aiuto papà con la vendita dei stupefacenti, l'unica con "la testa sulle spalle" e Chanel mia sorella gemella.
"Nency famm trasi t preg ij t vogl ben" dice qualcuno dall'altro lato della porta ma so che è Ciro la sua voce la conosco tra mille, non sapevo cosa fare e dissi solo
"va fanculo Ciro e tutta colpa tua nun t vogl chiu vre" dissi così è incomincia dinuovo a piangere
E passata un'altra settimana, e io sono ancora qui che piango come una stupida, così presi coraggio e andai a farmi una doccia per poi vestirmi
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Mi vesto così e vado in piazza dove trovo dei ragazzi che lavorano per mio padre, sono ragazzi che ho conosciuto in carcere, quando vedo una scienza bellissima
Mia sorella che si limonava Edoardo il mio compagno di cella (io stavo nella sezione maschile perché mio padre diceva che Ciro mi doveva tenere d'occhio) così io mi avvicinai a Pino e lui mi dette tutti i soldi della droga venduta, poi sentimmo le sirene della polizia e iniziammo a scappare io sali sul motorino e andai a casa, e vidi dietro di me tutti i ragazzi compresi Edo e Chanel
Entrati in casa vei Pietro e papà preoccupati, così inizia a parla papa
"uagliu che è sucies?" chiede mio padre così decido di parlare
"quaccrun a fatt linfam" dico e mio fratello sbanca, così metto i soldi e la deriva avanzata nel nascondigli e vado in camera mia
Quando apro la porta di camera mia trovo una cosa che non vorrei vedere
