Nuovo anno, nuova vita di merda

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Erano le 6.30 del mattino, mi svegliai con gli occhi appiccicati e la gola secca.
Mi recai in bagno per darmi una sciacqauata e appena mi vidi nello specchio mi si bloccò il cuore in gola. Facevo schifo, mi odiavo come tutti odiavano me , feci fatica a pronunciare quelle misere parole con la bocca pallida e secca, << mio dio che orrore, no, non mi devo far del male, me lo devo promettere.>> .
Ritornai in camera e rovistai nei vestisti sparsi per la camera e presi un paio di jeans chiari a vita alta e una camicia consumata. Appena mi tolsi la maglia del pigiama mi venì una fitta di freddo e la pelle d' oca si fece gia notare, mi vestii in fretta per scendere in cucina e mangiare almeno un biscotto.
Mentre scendevo le scale notai che era tutto silenzioso, mio fratello non c'era, strano, perchè di solito era l' unico che si sentiva di più, i miei uscivano di casa sempre presto prima delle sei perchè lavoravano molto ma molto lontano .
Stranamente fui contenta di star sola in casa, presi il pacchetto di biscotti e ne mangiai uno, due, tre e basta, mi sentivo piena, la nauesa , odio quella fottuta nauesa .
Guardai il cellulare e come sempre nessuno mi scriveva, nessuna notifica, allora decisi di guardare la tv ma appena la accesi il campanello dell' ingresso suonò, << ciao! Sono Maia, aprimi perfavore è una cosa importante!>>.
Era la mia migliore amica, così bella con i suoi capelli biondi , gli occhi azzurri mare e con il suo fisico sottile e delicato , la feci entrare e mi prese la mano trascinandomi per le scale e corridoio fino alla mia camera.
<< Cavolo Sofy la sai la nuova novità?.>>
<< Sai , sono sempre l' ultima a sapere le cose quindi indovina, non la sò questa fottuta novità.>>
<<Mhh, il tuo ex si è fidanzato con Giulia.>>
In quel momento mi mancò il respiro, amavo quel ragazzo , non potevo sopportare pure che lui è impegnato con la sua ex migliore amica, quella troia che me l' ha rubato dal mio cuore.
<<Hem ok, ok Maia. Non è una cosa che mi riguarda, non mi interessa, potevi anche non dirmelo. Mi avresti fatto un gran favore.>>
<<Se dici cosi Sofy vuol dire che ti interessa, dai cucciola, ammettilo ti piace ancora? .>>
<< nono ! Ma sei scema? Come faccio ad amare una persona del genere? Una persona che mi ha portato a tagliarmi e a rovinarmi la vita ? No, tu non stai bene.>>
Ecco qui, mentii di nuovo per la millesima volta e non ne potevo più, non ho mai amato mentire, ma se dicevo la verità Maia si sarebbe agitata e sarebbe successo un casino. E a me i casini in questo momento non ne voglio.
Alla fine uscimmo tutte e due di casa e andammo al parco dei cigni , c' erano fiere e tant' altro. Notai che c' era Andrea, dio come era bello, ma no c' era pure quella puttana.
Mi girai immediatamente quando si stavano per baciare, e da lì incominciai a sentire un vuoto in pancia, mi stava salendo la rabbia in gola come se la dovessi vomitare. Avevo paura di essere fissata dai suoi splendidi occhi marroni ma dovevo farmi forza, asciugai quella piccola e innocente lacrima che mi scese dall' occhio destro e mi rigirai e fissai decisa Maia che puntava di già una bancarella con le frittele.
<< Sofy dio le frittelle con la nutella ! Mamma mia che buone , cazzo hai portato i soldi vero?.>>
<< si ho 10€ , bastano solo per 2 frittelle credo.>>
<< Hey ma tu la prendi vero?.>>
Ecco, cosa dovevo dire, non posso mangiarla, sto male se la mangio. Cosa gli dico? Che non posso perche se la mangio muoio? , non credo proprio.
<<No tranquilla non la prendo, sono a dieta.>>
<<Stai scherzando vero? , ceh fammi capire, tu pesi 42 chili e mi dici che sei a dieta?.>>
<<Ok la prendo.>>
La mangiai con disgusto vedendo tutto quello zucchero appiccicoso.
Ci fermammo su una panchina e vidi tante coppie che si sbaciucchiavano, ma mi chiedo: ma come cazzo è possibile che quando mi lascio io con una persona tutti ad' un certo punto si fidanzano?.
Mi annoiai un casino, Maia era li che mangiava ancora quella orrenda frittella che sembrava non finire più.
Quando furono le 20.00 salutai Maia, dovevo andarmene immediatamente , mi sentivo osservata da tutti, ma non sguardi normali, sguardi da schifati. Camminai più il fretta possibile e guarda caso mi scontrai con Andrea.
<<Ciao sofy.>>
<< Ciao, senti vado di fretta.>>
<< aspetta un attimo, in questa via non c' è nessuno, chiaccheriamo un pò dai.>>
<< Certo, perchè ovviamente non ti vuoi far vedere con me , ti vergogni eh?.>>
<< No ma và non è quello il problema, è solo che lo sai, sto con la Giulia. Gle lo promesso che non ti avrei più rivolto la parola e nè mai più vista.>>
<< Ah, perfetto.>>
<< Senti allora ti lascio stare, buona serata.>>
Si , buona serata un cazzo! Non posso crederci con che mi parlò sapendo che manteneva quella promessa lì. Mi stupì per il fatto che con coraggio mi osservò ancora gli occhi dopo tutta la sofferenza che gli feci passare.
Arrivai a casa piuttosto in fretta.
<<No dai porca puttana, che cazzo ci fai quà Sofy, mica dovevi essere alla fiera?.>>
<<Senti fra, non mi andava di stare là in mezzo a quella gente poi è febbraio , fa freddo.>>
<< Se mi rompi le palle ti distruggo la camera.>>
<< E chi ti rompe.>>
Odiavo mio fratello, non si accontentava di nulla e dava sempre la colpa a me.
Me ne andai in camera con la fretta nel culo , chiusi la porta sbattendola e mi sedetti sulla sedia, accesi il pc. Niente, su facebook nessun messaggio.
È da anni che continuavo a pensare il perchè nessuno mi cagasse, che avevo fatto io di male per meritarmi tutto questo?. Si vero, avevo tradito Andrea, ma per sbaglio, ero impulsiva, mentivo ecc, ma dio, io mi merito lui, non Giulia.
Provai a guardare il cellulare, e si, un messaggio ci, fù. Era Maia.
" Sofy, io non capisco che problemi hai, non me ne parli mai e io ovviamente mi viene da pensare che per te non sono abbastanza. Se solo potessi capire qual' è il tuo problema, giuro ti renderei felice con qualsiasi cosa."
Mi scrisse questo.
Io mi misi a piangere, non volevo dirgli la verità che io amo fottutamente ancora Andrea, ma forse essendo la sua migliore amica era giusto sapere le cose a vicenda.
"Maia, ho troppe cose che devo dirti ma.. Non ce la faccio perchè se ti dirò poi una certa cosa ti incazzeresti un cifro con me."
Gli mandai il messaggio, non mi rispose subito allora decisi di farmi una doccia.
Feci per toglermi i jeans e già noto i tagli ancora "neonati" , bruciano, ma quel dolore non mi fa sentire al meglio.
Sfilai la magletta ed entrai nella doccia, feci scorrere l' acqua calda sulla mia testa pesante di pensieri. In quel momento ero morta, sola, facevo persino fatica a pensare a qualcosa di bello e negativo. Volevo morire.
Uscii dalla doccia e mi misi un accappatoio tutto blu con delle stelline. Il mio preferito.
Quando uscii dal bagno vidi mio fratello appiccicato al muro che mi osservava.
<<Che cazzo vuoi?.>>
<< Chi sa che cos' hai la sotto all' accappatoio.>>
<< Fra smettila non sei spiritoso. Fammi passare che devo scendere dalle scale.>>
<< dai, l' ultima volta che ti ho visto avevi 9 anni, ora ne hai 15 , sei cambiata vedo.>>
<< Anche tu sei cambiato, hai i muscoli, le palle giganti, ma il cervello è sempre quello eh?.>>
Lo spinsi e scesi di fretta le scale senza voltarmi per vedere la sua orribile faccia da morto di figa.
Mi chiusi in camera a chiave e controllai il cellulare, ma nessuna risposta di Maia, cominciai a preoccuparmi perchè non è da lei non rispondere. Ma me ne feci una ragione.
Mi vestii con una canottiera e dei fusò neri. I tagli erano solo sulla pancia e gambe, sulle braccia non le feci mai perchè se no era antisgamo.
Mi sdraiai sul letto. Amo il mio letto, mi addormentai cosi facilemente che quando mi svegliai, che furono le 11.45 del mattino, non ricordai nemmeno il sogno. Ma meglio così.
I miei ancora non arrivarono, erano ancora in viaggio per il loro lavoro, ma ormai sò cavarmela da sola. Invece mio fratello andò al parco , lo sapevo, di domenica ci andava sempre con i suoi amici e le sue troiette.
Avevo voglia di cioccolata, e cioccolata sia, era l' unica cosa che riuscivo a gustare per bene.
Mi misi sul divano con le gambe in aria e guardai la ciccia, ma mi resi in conto che Maia aveva ragione, dov' è la ciccia?. Mi ero messa in testa che ero grassa, pero quando mi toccai non lo fui.
In quel momento fui così sola che mi venne voglia di dormire, però se dormivo mi perdevo la giornata perfetta col sole, allora decisi di vestirmi. Presi una giacchetta e uscii.
Fù tutto così calmo e perfetto, nessun gruppo di idioti. Si , era tutto perfetto per me.
Camminai fino ad arrivare alla fontanella del parco, guardavo sia a destra che a sinistra e per fortuna non trovai nessuna traccia di mio fratello.
<<Macciao Sofia!.>>
Mi girai di colpo ed era Giulia, che cazzo voleva da me? Cosa avevo fatto ancora per trovarmela addosso?.
<<Ciao Giuly, come stai?.>>
<<Piuttosto tu come stai?, ah come al solito giusto?.>>
Che razza di battuta era. Però aveva ragione, mi sentivo sempre di merda, ma non potevo dirgli la verità, poteva pigliarmi per una debole, non mi va.
<<Sto benone, sono felicissima.>>
<<Ah se? No dai come mai?.>>
<<Perchè... Perchè ho tanti amici che mi stanno a dietro.>>
Dissi per la millesima volta una cazzata. Quali amici? Ho solo Maia, ma non la ritengo mia amica. È la mia sorellona.
<<Chi sarebbero sti tuoi amici? . Pff tu con gli amici?, maddai serio? Hahah.>>
<< Sai anche le sfigate hanno amici se ci pensi un po.>>
Me ne andai. La lasciai lì da sola seduta sul bordo della fontanella con la sua faccia di merda . Lo smerdata.
Ecco, la mia giornata diventò uno schifo come sempre, c' era il sole, si vero, ma non mi bastava per avere un sorriso lucicante.
Mi sedetti su una panchina scialla sotto un' albero. Arrivò un messaggio di Maia. Alleluia mi rispose.
" Porca puttana! Le cose a me devi dirmele e basta. Senza far scenate.
Dimmi dove sei che ti raggiungo e ne parliamo, io devo sapere tutto perforza se no divento una belva."
Ok , non volevo che diventasse una belva, gli risposi subito con un messaggio breve, senza spiegazioni e niente punteggiature.
"Sono al parco alla panchina sotto un' albero".
Aspettai una mezzoretta, ovvio lei quando si doveva preparare ci metteva sempre un' oretta piena.
La vidi arrivare con una gonnellina piena di rose rosse e fucsia, una magliettina bianca corta che gli scopriva quella sua pancia piatta, i suoi capelli biondi lisci e splendenti ma con una faccia stressata.
<< Hey, figa per venire al parco ci metti così tanto?.>>
<< scusa ciccina, ma lo sai benissimo. Quando mia sorella indossa i miei vestiti non li mette mai apposto allora per cercarli devo fare un miracolo hahaha.>>
Mi sorrise come sempre aveva fatto. Mi rallegrava vederla così.
<<Allora Maia. Se ti dico quella cosa, promettimi che non ti incazzi a morte, ok?.>>
<<Prometto.>>
Quel prometto non mi convinceva affatto, conosco il " suo promettere" e sapevo benissimo che era falso.
<< È un problema con Andrea.>>
Maia sorrise.
<<Ci speravo.>>
<< Ascolta, lo so che sono troppo stupida e mi caccerei di nuovo nei guai ma ti giuro... Cazzo lo amo! Non ne posso più di tenerlo nascosto. Ho bisogno di fare l' amore con lui, di litigare e dopo fare i teneri chiedendoci scusa, voglio i suoi baci e abbracci. Voglio tutto in poche parole.>>
Scoppiai a piangere, vedevo cadere sulle mie braccia lacrime nere, si il trucco tutto sbavato.
<<Ma che cazzo Sofy. Guarda che io lo sò già, ti conosco troppo bene!.
Il problema è che è tutto inutile sperarci, non ritornerà più da te, ormai ha quella gatta morta nel suo cuore.>>
Il mio cuore in quell' istante smise di battere.
<< C' è sempre una possibilità, basta combattere.>>
Credo che fù la cosa più positiva che avessi mai detto da mesi.
<< Non voglio che tu soffra di nuovo, ma fai come vuoi. Se sei felice tu lo sono pure io.>>
Ma Maia mentì. Non era felice in quel momento. Non lo sarebbe stata neanche se un giorno avrei avuto la possibilità di rimettermi con Andrea, perchè aveva paura che se pensavo troppo a lui, lei diventava meno importante. Ma non è così per me, gli amici vengono prima di tutto.
Andammo insieme a casa mia, quando entrammo c' era gia mio fratello, era seduto sul divano a chattare con non so chi.
<<Ciao pigrone, come mai a casa a quest' ora?.>>
<<Fra, abbiamo fame. Il bar al parco è chiuso.>>
Non feci in tempo di finire la frase che Maia stava già rovistando nel frigo. Mi scappò da ridere perchè si era addirittura inginocchiata e pregava che ci fosse la torta che aveva fatto settimana scorsa mia mamma.
<< Ma grandee, Sofy c' è la torta! La vuoi?.>>
<< Ahaha si dai un pezzo, ma tu non esagerare perchè la torta deve essere ancora li sopra a quel piatto. Miraccomando, non farla sparire, haha.>>
Maia mi fece un cenno di un "ok" e si mise a mangiare senza prendere respiro una fetta di torta.
Io intanto salì per le scale e entrai in camera. Era un macello, letto disfatto, vestiti in giro, libri in giro e tant' altro.
Presi il pc e lo portai giù.
Maia mi guardò incuriosita.
<<Perchè hai portato giù il tuo mac?.>>
<<Così. Ho voglia di guardare video divertenti su youtube con te .>>
Arrivò mio fratello in cucina con uno sguardo odioso.
<< E se andate su youporn fatemi sapere puttanelle.>>
Maia si alzò in un lampo dalla sedia e si avvicinò con il suo viso a quello di mio fratello.
<<Noi due puttanelle?. E allora le tipe che ti fai cosa sono?, delle sante?.>>
<<Smettetela! Non mi và di litigare.>>
Dissi con un tono secco. Presi il braccio di Maia e con l' altro il pc e ci sedemmo sul divano.
Guardammo i video divertenti per due ore con le lacrime agli occhi dal ridere.
Ad un certo punto suonò il campanello qualcuno. Mio fratello scese le scale subito.
<<Ciao ragazzi, ah Maia, da tanto tempo che non ci si vede vero?.>>
<<Salve signora, già. Posso fermarmi quà per cena?, non mi va di stare a casa mia, ci sono gli amici dei miei genitori, non li sopporto.>>
Guardai mia mamma speranzosa che disse di sì. E fù un bellissimo sì. Urlai dalla gioia e saltai addosso a Maia, stavamo ridendo come delle matte.
Dopo cena entrammo in camera mia, per 15 minuti c' era silenzio tra noi due, ognuno con il suo proprio cellulare. Lei stava chattando, non so con chi , io ero lì, a rebloggare le foto su tumbrl.
Ad un certo punto Maia prese un bel respiro e parlò.
<<Sei proprio sicura che Andrea potrebbe ritornare con te?.>>
Mi si spalancarono gli occhi e la fissai con le sopraciglia alzate.
<< Farei di tutto per riaverlo.>>
<<Avresti forse una possibilità di scrivergli, sai?.>>
Forse aveva ragione, ma come potevo scrivergli se lui manteneva quella orrenda promessa?.
<<Maia, come , come faccio a scrivergli, non posso e lo sai.>>
<<tu non puoi scrivergli. Ma io si.
Anzi potresti scrivere una lettera e la mandi a me, io gle la manderò, ovviamente sarà così curioso che la leggerà.>>
Mi guardò con un sorriso diabolico, mi piaceva però quel sorriso.

Un ti amo sprecato, o forse noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora