Andai sempre a scuola con il musone, c' erano tipe che quando mi guardavano mi chiedevano cosa avevo, e dicevo sempre che non avevo niente. Non mi andava di dire la verità, avrei sofferto il doppio , vuol dire che a casa sarei ritornata con la voglia di fare un giretto con la lametta amichetta.
Le ore passarono sempre in fretta, e questa cosa mi stupiva un casino, magari è perchè pensavo troppo, ma passa veloce il tempo quando si pensa?.
Ritornavo sempre a casa alle 15.00 per colpa del pullman in ritardo. Mangiavo quel poco che potevo e subito dopo mi chiudevo in camera. Praticamente le giornate le passavo sempre così.
Era martedì. Suonò la sveglia, mi vestii e non feci neanche la colazione.
Avevo troppi pensieri, non riuscivo a ragionare, pensai a quello che mi aveva detto Maia al riguardo della lettera che potevo scrivere ad Andrea, pensai per molto tempo ma la paura mi frenava in continuazione e mi faceva pensare in negativo.
Arrivò un messaggio da mio fratello, che cazzo voleva?.
" Oh guarda che sta sera ci sono i miei amici a casa, penso che dormiranno da noi. Non rompere quindi."
Io pensai subito che se casa era piena avrei trovato una scusa per dormire da Maia.
" Va bene fai venire i tuoi amici, io dormo da Maia e amen."
" La mamma lo sa?."
" La avviserà la mamma di Maia."
Digitai il numero di Maia e dopo qualche biiip rispose.
<< Ciao Sofy, hai bisogno?.>>
<<Diciamo che devo dirti una cosetta che forse ti piacerà un casino hahah.>>
<< Ahahah sono a tutte orecchie.>>
<<Vero che hai la soffitta libera?.>>
<<Si perchè.>>
<< Dormo da te amore ahahah.>>
<< Merdaaa ahaha ok dai quando vieni?.>>
Fui indecisa dell' orario perchè avevo intenzione di stare sola fra i miei pensieri diabolici e orribili per non dar peso a lei.
<<Va bene per le 19.30?.>>
<<Dai cosi tardi? , mh daccordo allora a dopo.>>
Chiuse di colpo la chiamata senza nemmeno salutarla, era tipico che lo facesse.
Camminavo da per tutto, entrai in una via piccola, piena di alberi, fiori. Mi piaceva ma dopo un pò mi sembrava di entrare nell' oscurità, tutto era più in stile horror e mi cagai in mano dalla paura, mi voltai e corsi più in fretta che potevo, mentre correvo in testa avevo Andrea, che centrava lui in quel momento?. Pensavo come sarebbe stata la mia vita senza di lui, tutto schifo.
Uscì da quella maledetta via e le persone che erano lì mi guardarono come se fossi un imbranata sdraiata per terra a prendere fiato.
Fù il momento di andare da Maia.
Suonai il campanello e mi aprì la porta sua mamma.
<<Buonasera Sofia, come stai?.>>
<< piuttosto bene lei invece?.>>
<< bene , mi accontento hahah. Maia è in camera, raggiungila, ti aspetta.>>
Le sorrisi e corsi subito in camera , appena entrai sbattei la porta facendo prendere un colpo a Maia.
<< Porca puttana che cazzo è successo!?.>>
<< Ahahah Maia sono io, alla fine sono arrivata.>>
Mi guardò come se mi volesse ammazzare, ma nello stesso momento mi voleva strapazzare di coccole.
<< Dio Sofy mi hai fatto venire un colpo hahah. Allora che si fà?.>>
Avevo intenzione di scrivere quella lettera, ma davanti a lei sarebbe stato difficile. Ma gle lo accennai.
<<Ho deciso .>>
<<Cosa?.>>
Maia alzò un sopraciglio.
<<Voglio scrivergli quella fottuta lettera.>>
<< Ah, sai però che conseguenze avrai se mi dirà se non la vorrà leggere?.>>
Tappai la bocca e restai ad osservare il pavimento per qualche secondo, poi ad un tratto mi parlò di nuovo più frettolosa che mai.
<<Spero che la leggerà, sarò molto onorata di mandargli la lettera, però mi dispiacerebbe se risponderebbe in negativo.>>
Aveva ragione infondo, sarebbe dispiaciuto anche a me .
<<Te la scrivo domani , quando ritorno a casa, poi te la manderò e.. Poi sai quello che devi fare.>>
<<ovvio.>>
Ci chiamò la mamma. Era pronto. io mangiai comunque anche se sapevo che ero gia sazzia dal primo piatto, Maia invece si abbuffava come un porco insieme alla sua sorellina. Erano adorabili insieme, ovvio erano perfette, sua sorella era bellissima. aveva 12 anni, occhi verdi e capelli neri con la frangetta, giuro adoravo le sue intigini.
Io facevo schifo in confronto a loro due: non so se definirmi magra, capelli castani con punte verdi, occhi marroni, labbra screpolate e boh, ero un boh.
Finimmo di mangiare e Maia si mise di già il pigiama.
Mi spogliai anchio ma il divertimento finì proprio nell' istante in cui Maia guardò i graffi.
<<Sofy sono gonfi, devi farteli medicare.>>
<<No, non voglio.>>
Farmeli medicare equivaleva a farsi scoprire dai genitori, ritrovarmi davanti ad uno psicologo e prendere antidepressivi.
<<Fai come vuoi.>>
Maia sbuffò e si sdraiò buttandosi nel letto , io decisi di dormire su in soffitta.
La salutai e me ne andai piano per non far svegliare i genitori.
Mi sdraiai sul materassino e cominciai a socchiudere gli occhi ma non riuscivo ad addormentarmi. Avevo paura di qualcosa, ma non capisco cosa!, ero terrorizzata forse dal fatto che Andrea non avrebbe letto la lettera o che mi avrebbe mandato a fanculo comunque, però se quel giorno alla fiera mi aveva parlato, la possibilità di qualcosa c' era.
Al mattino mi svegliai di colpo, ero nervosa, non sapevo il perchè. Lo ero e basta.
Maia si era alzata mezzora prima di me , infatti quando scesi dalle scale della soffittaa trovai sulla poltrona con la tazza di latte a guardare la tv.
<<Buongiorno sofy, dormito bene?.>>
<<Giorno, diciamo di si. Ho fatto però fatica all' inizio a chiudere gli occhi.>>
Maia mi sorrise.
<<Capita spesso anche a me. Quando magari sono stressata o depressa leggo un libro, concentrandomi sulle parole mi viene direttamente il sonno e poi bum. Crollo ahaha.>>
<< Ahahah si ma Maia per te è diverso, io ho una situazione diversa.>>
<< Che tipo di situazione?.>>
Mi bloccai a guardarla, non sapevo come spiegarglelo, ero terrorizzata per come gle lo avrei detto.
<< eh.. Situazione nel senso che penso tanto, ai tagli, al futuro, Andrea.>>
Maia si arrigidì appena sentii il nome "Andrea".
<< ascolta sofy, forse dovresti dimenticare per sempre lui, sta mantenendo quella promessa e lo sai che per la sua tipa non cambierebbe mai idea.>>
<< Ma io ho gia deciso di mandargli la lettera, non posso rinunciare. Cerca di capirmi.>>
Lei per cambiare immediatamente discorso, guardò l' orario.
<< Cazzo sono le 7.33. Dio santo dobbiamo muoverci se no perdiamo il pullman!.>>
A me non mi importava nulla del pullman se lo avrei perso. Mi importava di piu sul discorso della lettera, cosa avrei scritto, come la interpreterebbe la mia lettere lui. Che fine farei dopo la lettera?. Mi chiedo solo questo.
Maia mi imprestò i suoi vestiti. Jeans stretti, maglia lunga della Jordan, vans nere, avevo paura di non entrare in quei maledetti vestiti. Ci entrai. Stranamente ci entravo, io che mi fissavo che fossi grassa, in quel momento non lo ero.
I capelli li raccolsi in una coda, dato che facevano schifo e non ce li avevo belli lunghi come quelli di Maia.
Corsi con lei alla fermata del pullman e aspettando 10 minuti arrivò.
Arivammo a scuola. fù tutto normale come sempre, o per lo meno in quel momento.
Maia mi salutò dandomi un bacino sulla guancia e non la vidi piu, scomparve nel nulla. in mezzo all' ammasso di infami.
A lezione per fortuna andò tutto per il meglio, ma quando suonò la campanella per la ricreazione stavo gia per sboccare la tensione che avevo.
Non so perchè ma avevo paura di fare l' intervallo, era sempre cosi per me. Mangiavo la merenda in bagno seduta sul cesso.
Ma decisi di no, non volevo fare quel fottuto intervallo sul cesso. Quà, l' intervallo quà si fà.
<< Sofy! Dai, da quando te fai l' intervallo? Ahahah>>
<< Hey Ely, beh da quando ho voglia haha.>>
Lei. Ely, la mia compagna di classe. Diciamo che era l' unica che mi cagava il giusto, si vero con lei non avevo un bel rapporto perchè ci sfidavamo un po con gli sguardi ecc...
<< ma dimmi un pò sofy. Maia non la vedo mai, anzi da un mese emmezzo, come mai?.>>
<< sta sempre nel corridoio sù, vicino alle macchinette perchè sta vicino a quello che gli piace.>>
Un pò ero gelosa che a Maia gli piacesse un tipo, non so perchè lo ero, mi dava davvero tanto fastidio.
<<Ti va di raggiungerla?.>>
<<Ely, forse è meglio lasciarla stare. Non sopporta visite così, senza avviso , sopratutto se è ultra impegnata con qualcuno.>>
Mentii. Non volevo vederla e basta, non avrei sopportato vedere Maia con quel tipo sbaciucchiarsi sapendo che non erano nemmeno fidanzati. Mi disgustava tutto.
Uscii dalla scuola , salutai Maia e andai casa per conto mio.
Che bello, mio fratello non c' era.
Mangiai la lasagna surgelata, quando la finii mi sentivo piena, troppo piena da andare in bagno e svuotarmi. Ma non volevo, non mi andava. Mi sdraiai sul divano e chiusi gli occhi.
<<Cazzo la lettera per Andrea!.>>
Urlai, ero nel panico, cosa potevo scrivergli?, cose sdolcinate no, troppe cose da incazzata peggiorerebbe solo la situazione. Scrissi allora come mi sentivo in quel momento, dopo 4 mesi senza lui, senza le sue labbra e i ti amo."Ciao Andre,
Sai gia benissimo chi sono quindi è inutile farti la presentazione.
So che hai quella promessa li di merda ma volevo scriverti per dirti che lo so.. Scusami ho sbagliato davvero tanto con te, si vero.. Ora hai la Giulia, mi sembra giusto ma sappi una cosa, non mollerò mai, continuerò a combattere fin che non ritornerai da me .. Ho davvero bisogno di te. Ciao."Questa fù la mia lettera, mancava solo che io la mandassi a Maia e lei lo inviasse a lui ed il gioco era fatto, ma in quel momento non ero pronta. Decisi di mandare la lettera a Maia di sera dopo mangiato.
Arrivò il momento.
Per me quella sera a casa mia, sola e soletta sul mio letto caldo, era un inferno.
Avevo un brontolio in pancia, mi sudava la fronte e tremavo più che mai. Cosa potevo fare in quel momento? Se andava tutto male?, mi feci forza e scrissi un messaggio a Maia.
" Hey, sono pronta!.. Però cazzo e se andasse tutto storto?, ascolta ti mando la lettera, tu mandaglela subito scrivendogli che è da parte mia."
Lei mi rispose in fretta, forse perchè sapeva già di questo evento, voleva essere presente per me.
"Cucciola:) tranquilla ora gle lo mando e stai calma che quando mi risponderà ti mando le screen delle chat.
Vado che esco con Cecilia , ciao ."
"Ciao Maia, stammi bene <3."
La salutai, rimasi li, a guardare il soffitto senza pensare ne al futuro e ne al passato, pensavo solo al presente, quello che stavo combinando e a cosa avrei rischiato .
Potevo fare di tutto per riaverlo, anche correre nuda per la strada urlando "viva la figa", tutto potevo fare per riaverlo. Peccato che nessuno me lo permetteva.
Sentì suonare il campanello, scesi giù come se fossi Tarzan e bam aprì la porta ed erano i miei con il mio fratello.
<<Ciao tesoro, abbiamo una cosa importante da dirti.>>
Mentre mia madre mi parlava mio fratello mi guardò spensierato, un po menefreghista ma con qualche sentimento per me.
<<Dai mamma sentiamo.>>
<< Ascolta papà e tuo fratello vanno in Svizzera dagli zii per un mesetto.>>
Ma cazzo non ci voleva pure questo! Non posso rimanere sola soletta da sola a casa, già son sola senza amici e la Maia esce spesso anche di sera e io di sera non posso permettermi di uscire perchè me lo proibiscono, no anzi, non me lo proibiscono ma le poche volte che esco di sera è perchè o c è qualcuno che festeggia il compleanno o perchè Maia mi invita a mangiare in un ristorante.
Dopo la notizia che mi avevano dato nessuno mi parlò per almeno mezzoretta . Nel frattempo arrivò un messaggio di Maia. Ok il panico mi salì in una maniera disumana.
"Sofy è fatta.
Domani verrò da te , notte :3."
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Un ti amo sprecato, o forse no
Teen Fiction" mi ero messa in testa che dovevo combattere a tutti i costi per riaverlo. Avevo paura di cascarci di nuovo, e se non ritornerà da me ?, io lo voglio, è solo mio." Sofia, una ragazza con molta difficoltà ad innamorarsi di nuovo, combatte il suo uni...