suicide boy -soukoku

I

È da ore che fisso questo maledetto soffitto e l'unica cosa bella in lui che ho trovato è stata una trave. Direi che è fantastica. Non è completamente attaccata, vi è un piccolo spazio tra lei e il resto del soffito... perfetto per farci passare una corda e quindi un cappio. Purtroppo per me oggi tentare il suicidio non è possibile dato che me ne devo andare a  scuola... l'immagine di me morto appeso al soffito o dissanguato nella vasca da bagno mi illumina la mente, penso che forse provare non costa niente. Anche qua la mia speranza va via scemando dato che ho giurato a mia madre di non provarci più, altrimenti si sarebbe uccisa pure lei. Scusa mamma, ma non lo faccio soltanto perchè il privilegio di suicidarmi è solo mio e tu non puoi interferire con i miei progetti. Comunque sappi che ho intenzione di morire prima dei 25, quindi non disperarti troppo... nel peggiore dei casi potremmo passare insieme ancora 11 maledettissimi anni, nei quali non farò amicizia con nessuno e continuerò a vivere la mia vita come al solito, quindi continuando a cercare il modo migliore per mettere fine alle mie sofferenze e starmene da solo.

Dopo questi pensieri macabri decido di alzarmi e un altra giornata di merda ha inizio. Ah già non mi sono presentato... Io sono Dazai Osamu, 14 anni, frequento la prima superiore a Yokohama, masochista, con un god complex, otaku fino al midollo, asociale, senza amici. Direi che dalla mia descrizione avete capito tutti quanto possa essere schifosa e deprimente la mia vita. Sono asociale, l'unico modo per vedere altre persone per me è la scuola, o meglio quell'edificio in cui mi devo recare tutti i giorni per assistere a delle noiosissime lezioni in cui gli altri ascoltano e io mi faccio gli affari miei. Si, dire così al posto di sCuOla è decisamente meglio. Lì non ho amici, non parlo con i miei "compagni" e nemmeno con i "professori". Si tutti tra virgolette perchè possono pavoneggiarsi quanto vogliono, ma io sarò sempre e comunque migliore di loro e questi che si atteggiano da grandi eroi sono semplicemente i miei sudditi e io il loro dio.

Comunque mi sto preparando per uscire, mi cambio le bende di braccia e schiena, quelle della scorsa notte ormai sono piene di sangue per il mio ultimo tentativo di suicidio e non posso andare in giro con quelle. Mi metto svogliatamente la divisa scolastica, prendo lo zaino malconcio e mi dirigo verso la porta di casa. Esco senza salutare mia madre che sta ancora dormendo dato che sono le 5 del mattino, ma io esco prima perchè voglio farmi una passeggiata in santa pace e godermi il vento fresco e pungente di settembre, mi metto solamente una felpa per non diventare un fottutissimo pinguino. 

Sono ormai le 6.30 inizio a dirigermi verso la scuola con passo lento e perdendomi nei miei pensieri, tipo quali saranno i miei nuovi compagni. Nella lista delle ragazze e ragazzi che sarebbero entrati a far parte della sezione 1B c'era un nome che aveva attirato la mia attenzione, avevo letto distaccatamente il fascicolo guardando disgustato le foto dei miei nuovi conoscenti, ma su questo individuo mi ero soffermato, turbato dal fatto che lui la foto vicino al nome non c'è l'avesse. Nakahara Chuuya era il nome del ragazzo. 14 anni. Forse sto andando a scuola solamente per due motivi:

1- per farmi i cazzi miei senza mia madre che mi controlla ogni 2 secondi

2- vedere questo ragazzo che ogni tanto fa capolino tra i miei pensieri

Soltanto leggendo il nome credo che sia uno di quei ragazzi che non mi piacciono per niente. Prepotenti, altezzosi, stupidi, che vanno male nei test e se ne vantano pure, che fumano, fanno guerriglia tra il loro gruppo e gli altri; che bullizzano gli altri ragazzi, che non si fanno mai gli affari loro, irrispettosi e che fanno casino in ogni luogo in cui mettono piede. Questa cosa non mi aggrada affatto e spero che non sia un ragazzo del genere... e che forse solamente per far felice mia madre, diventi un amico... il mio unico amico.