VI

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Il rosso rimane un attimo sbigottito, inizialmente posso sentire le sue labbra tese, immobili, sembrava quasi spaventato, poi tutta la timidezza lo abbandona facendogli ricambiare il bacio. Nel giro di un attimo siamo passati dall'essere freddi all'essere in fiamme.

Posso sentire il viso del piccolo andare in fiamme e diventare dello stesso colore dei capelli, le mie mani vanno a finire sotto la sua camicia ad accarezzargli la schiena con avidità e dolcezza. Lui si tiene a me con le mani sulle mie spalle mentre non riesce a muovere mezzo muscolo, non capisco se è spaventato o ansioso. Mi fermo un attimo per capire che cos'ha.

-Oi zuccherino, che hai che sei teso come la corda di una chitarra?

Abbassa lo sguardo, toglie le mani dalle mie spalle e si scosta da me, c'è un attimo di silenzio e poi mi risponde dicendo "io non voglio farlo, è sbagliato. non so che cosa io stia facendo". Ci rimango un po' male, ma lo capisco e lo lascio in pace.

Rimane in un angolo del letto a finirsi banana fish, non mi viene più vicino, se ne sta a guardarsi l'anime fissando il computer con sguardo assente e torturandosi una ciocca dei suoi capelli color fiamma. Io non posso fare altro se non sentirmi in colpa e continuare a distruggermi mentalmente dicendo di averla fatta grossa. Mi alzo per andare in bagno e schiarirmi le idee, dico al rosso  che vado a farmi un bagno.

Riempio la vasca di acqua calda bollente e mi immergo, il bruciore non lo sento nemmeno. Mi faccio scivolare fino ad arrivare con la testa sott'acqua, mi immagino di venire inghiottito dal mare.

Mi bruciano le guance, mi fanno male gli occhi, vorrei affogare. Torno con la testa fuori dall'acqua e la butto all'indietro appoggiandola al bordo della vasca. Sono uno stupido, proprio uno scemo. Come ho fatto a pensare di poter piacere al rosso. Inizio a vedere offuscato, le lacrime mi rigano le guance.

Rimango nella vasca per lungo tempo, probabilmente 2 ore o più a guardare il soffitto con la mente vuota e incolpandomi per la mia immensa stupidità. Sono talmente tanto svogliato che per lavarmi ci hi messo un'infinità di tempo. Mi vesto e torno fuori, Chuuya non è in camera. Sul computer spento trovo un biglietto con scritto "grazie per l'ospitalità, dazai. scusa, ma devo tornare a casa, ho una cosa importante da fare... ci vediamo a scuola".

Ho come un brutto presentimento, tutto è finito probabilmente. La mia prima e  unica amicizia è andata a farsi fotture, tutto per un mio stupido sbaglio, per il fatto che non riesco a trattenermi. Scusami Chuuya non volevo. Scusa.


*parla quella che si fa chiamare autrice*

ciao ragazzx, 

scusate se sto capitolo è più corto rispetto agli altri, ma mi serviva così. I primi sei capitoli sono una sorta di introduzione alla storia potrei dire, scusate se aggiorno sempre dopo 478323442 anni, ma adesso che siamo alla fine dell'anno scolastico sono piena di verifiche fin sopra i capelli. 

comunque vorrei conoscervi un po' di più e dato che parliamo di scuola volevo chiedervi che tipo di scuola fate, a che anno siete e così...

io vado in un istituto professionale, all'agrario (non so di dove siete, ma non credo che ci sia in tutte le città, da me c'è, io abito in un paesino sperduto in piemonte, vicino alla svizzera)

comunque state tranquillx, che appena la scuola finisce aggiorno più spesso anche se andrò al mare :)

bye bye <3

suicide boy -soukokuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora