Leonardo osservava come, se non fosse stato un posto così inquietante, l'ingresso della prigione pareva quasi quello di un castello.Subito dopo aver oltrepassato la soglia del portone, questo era stato chiuso, bloccando ogni voce dell'esterno.
Le altre guardie erano rimaste fuori con i detenuti mentre Thomas scortava il giovane lungo un corridoio che portava alla stanza medica.
"Come prima cosa di regola qui abbiamo la tutela dei nostri detenuti e quindi verrai sottoposto a degli esami. Vedi di non far troppe storie, non tutti sono piacevoli come vorremmo." Deglutendo il ragazzo si immaginava quali potessero essere questi esami. Infondo aveva già fatto ogni tipo di vaccino e prelievo di sangue, era anche stato operato al braccio sinistro ed alla gamba destra dopo essere caduto da un albero ed aver partecipato ad una rissa, quindi il pensiero di qualcosa peggio di un intervento non se lo poteva immaginare.
Giunti dinanzi ad una stanza completamente bianca il comandante si fermò, voltandosi poi verso l'altro.
"Ti devo togliere le manette perché il dottor Bassi è contro la restrizione dei suoi pazienti, vedi di non far stronzate perché la pistola la ho io."
"sì signore." Non era più abituato a dire quella parola, ormai non la sentiva da 5 anni e non pensava di doverla utilizzare ancora.
"Bene. Inoltre io ti lascio qui, quando avrai terminato ci saranno altre due guardie ad aspettarti per scortati in cella. Il dottor. Bassi ti darà anche la tua uniforme dopo aver preso, e segnato su carta, le tue misure." L'altro annuì alle parole del poliziotto ed un piccolo sospiro fuoriuscí dalle labbra di quest'ultimo. La sua callosa mano destra si poggiò tra i capelli rossi dell'altro.
"Così giovane..."
E detto ciò spinse il minore oltre la porta prima di chiuderla dinanzi alla sua faccia.
Dire che il rosso rimase stupito era poco. Guardava la porta con sguardo confuso senza sapere cosa dire o fare.
"ehm.. Leonardo?" Con un colpo di tosse un uomo alle sue spalle cercò di attirare l'attenzione verso di sé e quando la ottenne DiBiachi poté notare la presenza di un uomo sulla trentina con lunghi capelli neri, raccolti in uno chignon, e due perforanti occhi blu scuro.
"Dottor bassi?"
"In carne ed ossa. Ti ha portato qui Thomas?"
"sí signore. È stato molto.." le immagini di pochi istanti prima gli annebbiarono la mente per qualche istante, quel gesto così gentile e quegli occhi così... tristi. "... cordiale."
Un piccolo sorriso giacque sul viso dell'uomo mentre ripensava alle parole dell'altro.
"Me lo posso ben immaginare. Ma ti prego non chiamarmi signore, mi fa sentire vecchio." Un dolcissimo broncio si forma sulle stesse labbra e questa volta è Leonardo a non riuscire a trattenere un sorriso.
Sicuri di essere finiti realmente in un carcere?
Dopo qualche istante il viso di entrambi si fece più serio, esattamente quando il corvino prese parola.
"Meglio iniziare, ho bisogno che ti svesti per poi stenderti sul letto." Leonardo fece subito quello da lui richiesto, ritrovandosi presto in boxer e calzini.
Dopo aver buttato i vestiti in un angolo si passò le dita sulla sottile collanina che teneva al collo."Quella puoi tenerla. Anche dopo la visita dico." rispose poco dopo, avendo notato l'esitazione dell'altro.
Così, con passo riluttante, il giovane si avvicinò al lettino bianco, sdraiandosi su esso.
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the sinful cell [ON HOLD]
RomanceContenuto consigliato ad un pubblico adulto. 🔞 -------------------------- "Io posso aiutarti. Diventa la mia puttana e nessuno ti farà più del male." - 20 Gennaio 2021 La corte accusa Leonardo DiBianchi ad un anno di reclusione, nel carcere più...