...Lian guardò la porta chiudersi poi si mise a sedere sulla sedia del tavolo della cucina.
Per quanto ci provasse, non riusciva a scrivere. Pensava solo a tutto quello che era successo quel giorno. Scosse la testa per scacciare via quei pensieri e riprese a pensare al discorso che doveva scrivere.
Io mattino seguente Lian si svegliò molto presto. Non era riuscita a dormire molto quella notte per l'ansia. Era la prima volta che il presidente Tian e colleghi l'avrebbero vista lavorare e doveva cercare di fare una bella figura.
Si vestì e prima di uscire per prendere la macchina che l'avrebbe portata all'appartamento di Zitao, prese l'antidolorifico. Riusciva a camminare più o meno decentemente.
Scese le scale e con sorpresa notò che faceva molto meno male camminare rispetto a prima che prendesse la pillola.
La macchina era già davanti a casa sua. Il guidatore appena la vide sorrise e la salutò molto allegramente.
In poco tempo arrivò a casa di Zitao. Era già vestito e pronto. Il suo stile era una delle cose che più piacevano a Lian. "Forse l'unica visto il suo pessimo carattere" pensò Lian.
Zitao: "vai a prepararmi la colazione."
Lian: "sempre molto gentile tu." *voce ironica*
Zitao: "ma quanto ti lamenti! Ho chiesto un'assistente silenziosa. Muoviti che è tardi."
Lian decise come sempre di non proferire parola e si diresse verso la cucina.
Gli preparò una colazione salata e gliela portò al tavolo.
Zitao: "decente. Ora pulisci e andiamo."
Lian: "certo. Come vuole lei" *voce sempre ironica*
Zitao: "quanto dai fastidio."
Lian: "mai quanto te." Disse cominciando a lavare tutti i piatti sporchi.
Finì di lavare i piatti.
Zitao: "prendi quella valigia e andiamo che è tardi."
Lian prese la valigia e con molta rapidità si diressero verso la macchina.
Zitao: "quando saremo lì cerca di camminare normalmente. Se ti vedono zoppicare cercheranno un'altra assistente."
Lian: "allora mi sa proprio che dovrei zoppicare." *leggero sorriso*
Zitao: "non zoppicare." *voce molto seria*
Lei sospirò.
Lian: "va bene."
Arrivammo allo studio. Fuori era pieno di giornalisti e vari fans. La maggior parte erano ragazze.
C'erano le guardie del corpo di Zitao che facevano largo tra la folla. Si diressero verso il camerino. Il truccatore era già preparato.
Lian cominciò a ridere.
Zitao: "cosa c'è da ridere?"
Lian: "ti truccano anche?" *rideva*
Zitao: "smettila! La tua risata mi infastidisce parecchio. Esci e vai a parlare con gli altri membri dell'azienda. Cerca di fare bella figura. Ne va della reputazione."
Lian uscì dal camerino e sospirando si diresse verso la sala conferenze.
C'erano molte persone tra cui anche il presidente, il direttore esecutivo e il direttore musicale.
Andò a parlare con Tian. Da quello che si poteva notare, il presidente aveva un ottima impressione su di lei. Come gli aveva detto quando la incontrò per la prima volta, aveva molta fiducia in lei.
Quando Zitao uscì dal camerino tutti si sedettero mentre Lian era in piedi vicino al muro a controllare che tutto andasse bene.
Il discorso che lei aveva gli aveva scritto aveva sconvolto tutti positivamente. Infatti applaudirono tutti quanti.
Tutto stava andando per il verso giusto, ma ad un certo punto Lian sentì il dolore alla gamba che aumentava sempre di più. Zitao gli lanciò uno sguardo rapido. Si accorse che qualcosa non andava dalla sua faccia dolorante. Con la testa fece cenno di andare nel suo camerino. Mentre camminava in fondo alla folla per non farsi vedere sentiva il dolore che diventava quasi insopportabile.
Si buttò a capofitto sulla sedia.
Zitao arrivò poco dopo.
Zitao: "pensavo che avessi preso l'antidolorifico."
Lian: "infatti l'ho preso. Penso sia finito l'effetto."
Zitao: "prendine un'altra."
Lian: "le ho lasciate a casa."
Zitao sospirò. Poi venne vicino a lei e sollevò la stoffa dei jeans per controllare se era peggiorato.
Zitao: "non pensavo che potessi essere così stupida."
Lian: "grazie." *voce mista tra il dolorante e la tristezza*
Zitao: "ti accompagno in macchina. Usciamo dal retro."
Lian: "che dolce."
Zitao: "vuoi andare tu da sola fino alla macchina?!" *voce leggermente arrabbiata*
Lian: "scusa..."
Zitao: "appoggiati a me. Facciamo in fretta."
La tirò su è la fece appoggiare a lui per arrivare alla macchina.
Zitao aprì la portiera e la aiutò ad entrare. Lei era seduta sul sedile mentre lui aveva solo la testa all'interno della macchina.
I loro visi erano molto vicini. Di nuovo i loro sguardi diventarono profondi. Zitao fu nuovamente il primo a distogliere lo sguardo direzionandolo verso il basso.
Zitao: "rimani qui." *voce molto confusa*
Lian: "e come potrei uscire se non riesco nemmeno a rimanere in piedi?"
Zitao: "giusto... arrivo tra un po'..."(Il narratore si posta dal punto di vista di Zitao)
mentre Zitao camminava i suoi pensieri cominciavano a girare velocemente nella sua testa. Non riusciva a capire perché i loro sguardi diventavano così intensi appena si avvicinavano. Scosse la testa per cercare di scacciare quei pensieri.
Ritornò nella sala conferenze e cercò di rispondere con più naturalezza possibile alle domande che gli facevano. Ma con la testa continuava a pensare a quelle volte in cui i loro sguardi erano diventati intensi e profondi. Era molto confuso.
In macchina i due non si rivolsero la parola. Zitao non osava nemmeno guardarla.
Quando arrivò a casa sua non la salutò neanche. Uscì dalla macchina senza voltarsi neanche una volta.
La faccia di Lian era sorpresa ma allo stesso tempo anche confusa. Ma decise di non commentare.___________
Ciao raga. Questo è il mio sesto capitolo. Spero che vi piaccia. Buona lettura❤️
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Love in the melody
FanfictionUn amore nascosto fra Huang Zitao e la sua assistente Lian Lin che deve rimanere tale a causa del contratto firmato dall'artista con la Star Enterteiment che gli vieta di avere relazioni amorose. Ma la storia sta per essere cambiata...