Capitolo 8

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...Lian: "menomale che domani non si ricorderà più niente." Pensò tra sé.
Mentre pensava questo, il suo cuore cominciò ad accelerare sempre di più.
Nel frattempo Zitao si era addormentato e aveva allentato la presa delle braccia, ma Lian non si staccò da lui.
La mattina dopo Lian si svegliò verso le 10 di mattina. Cominciò a guardarsi attorno cercando di capire dove si trovava.
Dopo aver messo a fuoco la stanza capì che non era a casa sua.
Lian: "dove mi trovo?" *voce assonnata*
Cercò di ricordare tutto quello che era successo la sera prima. All'improvviso guardò verso il basso e appena si accorse che aveva dormito su Zitao per tutta la notte spalancò gli occhi.
Si scostò i capelli dalla faccia.
Decise di alzarsi e con stupore notò che aveva una coperta addosso.
Cercò di ricordare se quella sera aveva preso una coperta, ma effettivamente lei non sapeva dove stavano le coperte in quella stanza.
Lian: "se io non ho preso la coperta...vuol dire che me l'ha messa lui...!" *sotto voce*
Si alzò velocemente dal letto, poi cominciò a camminare avanti e dietro per la stanza.
Il suo cuore cominciò ad accelerare anche se non ne conosceva il motivo.
Mentre Lian era immersa nei suoi pensieri sentì un gemito assonnato.
Girò di scatto la testa verso il letto e si accorse che Zitao si era svegliato.
Socchiuse gli occhi, poi se li strofinò, e quando vide che in stanza non era da solo sobbalzò dallo spavento.
Zitao: "ma sei pazza! Che ci fai in camera mia?!"
Lian: "non ti ricordi niente vero?"
Zitao si mise a sedere. Poi cominciò a toccarsi la fronte facendo delle smorfie di dolore.
Lian se ne accorse e si avvicinò sedendosi sul letto vicino a lui.
Lian: " che hai? Ti senti male?" *voce leggermente preoccupata*
Zitao: "mi scoppia la testa." *smorfie di dolore*
Lian allungò la mano verso il viso di Zitao.
Zitao: "che vuoi fare?!" Disse allontanandosi da lei.
Lian: "stai calmo..."
Lian poggiò la sua mano sulla fronte di Zitao per sentire se aveva la febbre.
Gli occhi di Zitao si fissarono su quelli di Lian, ma lei distolse immediatamente lo sguardo.
Zitao: "non mi toccare!" Disse levando la mano dalla sua fronte.
Si alzò dal letto ma cominciò a barcollare. Cominciò a sbiancare in viso.
Lian: "Zitao...stai bene?..."
Lui non rispose e corse verso il bagno per poi accasciarsi vicino al water e vomitare.
Lian corse nel bagno per assisterlo. Si accasciò vicino a lui e cominciò ad accarezzargli la schiena.
Zitao: "allontanati da me!" Disse scaraventandola dalla parte opposta del bagno.
Lui si alzò e scese verso il salotto per stendersi sul divano.
Lian inizialmente rimase seduta nel posto dove lui l'aveva spinta con la rabbia e la tristezza che cominciavano a vorticare nella sua testa.
Si alzò di scatto e scese anche lei nel salotto.
Lian: "si può sapere che problemi hai!! Ho solo cercato di aiutarti!"
Zitao: "non ho bisogno del tuo aiuto! E non ho bisogno di te! Non so nemmeno che ci fai qui."
Lian: "se non fosse stato per me oggi ti saresti svegliato sul divano di un bar!"
Zitao: "avresti dovuto farti gli affari tuoi! La tua presenza mi da fastidio."
Lian non ci vide più dalla rabbia. Sentire quelle cose nonostante tutto quello che aveva fatto per portarlo a casa sano e salvo la faceva stare male.
Lian: "sei incredibile...allora lascia che ti chieda una cosa. Perché, dopo 2 settimane che cercavi di evitarmi, ieri notte mi hai tenuto per i fianchi per farmi dormire sopra di te? E perché, invece di spostarmi, mi hai messo una coperta addosso?!"
Zitao non rispose. La sua faccia era confusa.
Lian: "trovati un'altra assistente. Ne ho fin sopra i capelli di questa situazione!" Disse uscendo dall'appartamento.
Nell'ascensore Lian cominciò a piangere. Chiamò immediatamente la macchina per andare alla Star Enterteiment per licenziarsi.
Il guidatore se ne accorse subito che qualcosa non andava dalla faccia sconvolta di Lian, ma preferì non chiedere il motivo.

(Il narratore passa a Zitao)
Quando Zitao vide Lian correre e uscire dall'appartamento, si mise le mani tra i capelli per poi battere i pugni sul divano.
Si alzò e cominciò a camminare avanti e dietro per la stanza.
Zitao: "sono proprio un idiota." Disse a voce alta.
Velocemente iniziò a cercare il telefono.
Zitao: "dove cazzo è il mio telefono!" Disse mettendo a soqquadro tutta la casa.
Zitao: "devo averlo perso..." disse fermandosi davanti al tavolo della cucina.
Poi d'istinto corse verso il telefono fisso di casa e compose un numero di telefono.
Addetta stampa: "Star Enterteiment. Chi parla?..."
Zitao: "passatemi il presidente Tian."
Addetta stampa: "signor Zitao...certo glielo passo subito."
Presidente Tian: "pronto?"
Zitao: "la mia assistente verrà a licenziarsi. Non lasciate che se ne vada."
Presidente Tian: "non posso costringere la signorina Lin a rimanere se si vuole licenziare. Il suo contratto non prevede nessuna clausola di questo genere."
Zitao: "se lei non sarà più la mia assistente allora sarà meglio che cominciate a cercarvi un nuovo idol principale." Disse Zitao per poi chiudere il telefono in faccia al presidente.

(Il narratore passa a Lian)
Arrivata all'azienda, Lian entrò correndo nell'edificio. Arrivò fuori dallo studio del presidente e bussò.
Tian fece cenno di entrare alla ragazza.
Lian: "buongiorno presidente Tian."
Presidente Tian: "buongiorno. Prego si sieda. *indicò la sedia difronte alla sua scrivania* prima che lei possa parlare so perché è qui. Vuole licenziarsi giusto?"
Lian: "ma lei come fa a saperlo...?"
Presidente Tian: "Zitao ha chiamato appena 5 minuti fa. È successo qualcosa di male?"
Lian: "semplicemente abbiamo idee diverse di lavoro."
Presidente Tian: "io la capisco perfettamente. Devo essere sincero con lei. Zitao ha letteralmente minacciato di andarsene se le avessi permesso di licenziarsi."

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Ciao raga. Ecco a voi il mio ottavo capitolo. Spero vi piaccia. Buona lettura ❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 07, 2021 ⏰

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