Capitolo 3

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...Lian arrivò a casa e con molta rapidità si rimise il pigiama e si mise nel letto per lavorare al computer studiando i vari impegni della star.
Ci mise meno tempo del previsto a studiare tutti gli impegni che Zitao aveva in quel mese.
Lian: "quanti impegni. Mi ucciderà quando gli dirò che ha tutte queste cose da fare." Pensò massaggiandosi le tempie. Poi cominciò a pensare al brutto comportamento che Zitao aveva avuto con lei.
Era stato veramente maleducato. Era rimasta sconvolta da come gli aveva rivolto la parola.
Lian: "sarà difficile lavorare con lui se continuerà a parlarmi così. Dovrò cercare di non dare di matto." Pensò ancora.
La giornata passò molto velocemente. Decise di andare a dormire presto. Tutte quelle cose da leggere l'avevano stancata.
Verso le 3 di notte Lian si svegliò di soprassalto a causa del suo telefono che aveva cominciato a suonare.
Lian: "pronto?" *voce assonnata*
Zitao: "vieni qua. Ho bisogno di te."
Lian: "ma sono le 3 di notte."
Zitao: "non ti ho chiesto che ore sono. Ti ho detto di venire qua."
Lian: "perché?"
Zitao: "ci sono dei giornalisti fuori alla mia porta. Vieni e mandali via. Hai 20 minuti." *riattaccò il telefono*
Sbuffando si alzò dal letto e cominciò a vestirsi velocemente.
Lian: "non riuscirò più a vivere con questo qua che mi chiama alle 3 di notte." Pensò.
Chiamò la macchina che arrivò molto velocemente. Lian salutò il guidatore che ricambiò.
Molto velocemente arrivò a casa di Zitao. Correndo prese l'ascensore e appena arrivò davanti la sua porta trovò una decina di giornalisti che aspettavano con ansia che la star uscisse dalla porta.
Lian: "andate via. O chiamerò la polizia." Disse Lian facendosi strada tra i giornalisti.
Giornalista x: "fai uscire Zitao e noi ce ne andremo."
Lian: "sono le 3 di notte. Zitao ha bisogno di dormire."
La porta si aprì leggermente e i giornalisti cominciarono a spingere in avanti per cercare di entrare. Dalla porta uscì una mano che prese il braccio di Lian e la tirò dentro la casa.
Zitao: "ti sembra che chiedere a dei giornalisti di andare via li faccia andare via?!"
Lian: "lascia che chiami la polizia."
Zitao: "vai fuori e falli andare via."
Lian: "e come dovrei fare? Li devo picchiare uno ad uno?" *ironica*
Lian prese il telefono e compose il numero della polizia. In tanto Zitao sbuffava e si lanciò sul divano.
Zitao: "potevo chiamarla anche io. Non avevo bisogno di te per chiamarla."
Lian: "e allora perché non l'hai chiamata? Questa è violazione di domicilio. Se la chiamo ora non verranno più."
Zitao non parlò.
Nel giro di 10 minuti la polizia scacciò tutti i giornalisti minacciandoli di arrestarli per violazione di domicilio.
Lian ringraziò la polizia che se ne andò lasciando i due ragazzi da soli in casa.
Zitao: "ora vai."
Lian: "sono quasi le 4 di mattina. La macchina aveva disponibilità fino alla 3 di notte. Non posso tornare."
Zitao: "allora vai a piedi."
Lian: "ma non posso...è notte..."
Zitao: "non mi interessa! Tu non mi piaci. E non ti voglio in casa mia."
Lian: "neanche tu mi piaci. Ma non posso andare a piedi di notte. Lasciami dormire qui solo per stanotte."
Zitao ci pensò su. Poi sospirò e annuì.
Zitao: "puoi dormire sul divano. Se vuoi le coperte stanno in quei cassetti *indicò un mobile*. Domani mattina svegliami verso le 9. Parliamo degli impegni di questo mese poi farai quello che ti chiedo io."
Lian: "grazie."
Zitao se ne andò nella sua stanza e Lian prese subito una coperta per poi stendersi sul divano. Mise la sveglia sul telefono e nel giro di pochi minuti si addormentò.

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Ciao raga. Questo è il mio terzo capitolo. Se volete commentate dicendomi se vi piace o no così da essere sicura di poterla continuare.
Spero vi piaccia❤️

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