"Annie☆"

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Pov Armin~

Erano passati 3 anni da quando i giganti avevano aperto la breccia facendo cadere il Wall Maria.

Ormai avevamo tredici anni e così decidemmo di entrare nel corpo di addestramento. Eren per vendicare la madre, Mikasa per proteggere Eren e io...io perché non volevo perdere i miei unici amici.

L'istruttore Shadis stava passando vicino a tutti i cadetti e ad alcuni chiedeva il nome. Stava saltando i cadetti che qualche anno fa avevano visto i giganti e la caduta del Wall Maria. Era chiaro, avevamo sguardi diversi dai cadetti che non sapevano di cosa erano capaci i giganti.
Una ragazza stava mangiando una patata, un ragazzo stava parlando con un amico. L'istruttore se ne accorse e strillò alla ragazza della patata, poi continuò a chiedere nomi a ragazzi spaventati. Notai che una ragazza bionda, con gli occhi grigi, stava guardando la foresta alla sua destra, il suo volto mi sembrava familiare...l'avevo vista il giorno dopo la caduta di Shiganshina, mentre prendevamo le razioni di cibo nel Wall Rose.

Il giorno dopo iniziò l'addestramento. Dovevamo imparare ad usare il movimento tridimensionale, erano riusciti quasi tutti ad usarlo correttamente, Eren era uno dei pochi che non erano riusciti a usarlo.
-Cavolo!
Urlò Eren sbattendo il pugno sul tavolo.
Stavamo cenando.
-E pensare che ieri sera avevo detto che solo i migliori potevano restare!
Disse abbassando la voce.
-Non ti preoccupare Eren, vedrai che domani riuscirai ad usarlo. Ci vuole solo un po' di allenamento, ecco mangia...
-Grazie Mikasa...ma non credo che riuscirò mai ad usarlo, e poi parli tu che sei tra i migliori!

La ragazza bionda che avevo visto il giorno prima stava uscendo, era strano, avevamo iniziato a cenare pochi minuti prima. Forse era meglio seguirla...

-Eren...che ne dici se dopo chiediamo a Reiner e a Bertholdt di aiutarti?
-Si Armin! È proprio una buona idea...
-Si..ragazzi, sentite ...sono un po' stanco...preferisco andare in camera, ci vediamo tra poco.
-Ma Armin...
Disse Mikasa. Non mi importava, sapevo che voleva che mangiassi. Dovevo seguire la ragazza strana. Uscì dalla sala pranzo.

La bionda era seduta su un tronco lontano dai dormitori e dalla sala da pranzo.
Mi avvicinai. Mi resi conto che non sapevo cosa dire...
Lei mi guardò.
-Cosa vuoi?
Disse bruscamente.
-Io...beh...io...nulla...volevo solo prendere un po' d'aria...
-E dovevi venire proprio qui? Non vedi che ci sono già io?
Disse lei col suo solito tono brusco.
-É che...ti ho vista e...
In mano aveva un quaderno bianco, un libro e una penna.
-Cos'é?
Chiesi indicando le cose che aveva in mano.
La ragazza spalancò gli occhi.
-Nulla!
Disse alzandosi e andando via
-Comunque ...piacere , mi chiamo Armin!
Gridai sperando che la ragazza strana con i capelli biondi,gli occhi grigi e la felpa nera mi avesse sentito.

Poi mi avviai ai dormitori. Che strana ragazza...

Pov Annie~

"E così...il ragazzo dagli occhi blu...si chiama Armin."
Erano passati due giorni dall'incontro.
"Ho notato che Armin é sempre in biblioteca quando non ci alleniamo.
Basta pensarci! O diventerai matta!"
Mi vestii , uscii dal dormitorio delle ragazze e andai nella sala da pranzo per fare colazione con Mikasa.

Io e Mikasa eravamo amiche ...o meglio...avevo scambiato con lei qualche parola...
Armin non c'era nella sala.

-Mikasa...
-Si?
-Sai dov'è Armin?
-Oh...si...dovrebbe essere in biblioteca
-Non fa colazione?
-Aveva detto di non aver fame...
Rispose lei distrattamente mentre raggiungeva Eren.
-Ok grazie, ci vediamo dopo Mika!
Presi due mele e una bottiglia d'acqua e andai in biblioteca.

La biblioteca era piccola, aveva degli scaffali con dei libri e al centro un tavolo e delle poltrone...
Non sapevo perché stavo cercando Armin, ma...
-Armin?
Armin era su una sedia, piegato sul tavolo a leggere attentamente un libro.
-Mh...?
Alzò la testa.
-Oh...quindi hai deciso di dirmi il tuo nome?
-Io...cosa...
Non mi ero mai imbarazzata tanto...il tono noncurante con cui l'aveva detto mi fece vergognare.
"Ma che ti succede?Annie?! Dì il tuo nome!"
Pensai
-Annie.Mi chiamo Annie.
Dissi fingendomi disinteressata.
-Eren ha detto a Mikasa che tu non volevi far colazione...e così Mikasa mi ha fatto venire qui...ti ho portato una mela. Vuoi?
Mentii io. Gli porsi la mela e mi sedetti affianco a lui.
-Oh...si, grazie Annie.
Il mio nome pronunciato da lui era...era così dolce...
Dopo qualche secondo di silenzio dove io guardavo i muri della stanza e lui leggeva, chiesi:
-Cosa leggi?
-Oh...in realtà non è una storia, guarda!
-M...mare? Cos'è?
Sul libro c'erano immagini in bianco e nero di un mare grigio e di strani uccelli bianchi
-Fuori di queste mura...lontano da qui...c'è un mondo intero! Ci sono distese di sabbia,distese di ghiaccio, laghi, fiumi...
Disse lui elettrizzato indicando le immagini e sfogliando quel vecchio libro
-E poi...e poi c'è una distesa di acqua infinita...di acqua blu...il mare!
Ero meravigliata...guardai la libreria imbarazzata.
-Ci sono tante cose che noi non conosciamo...
-Giá...
Lo guardai, ci guardammo in silenzio per qualche minuto.
Eravamo un normale ragazzo tredicenne e una normale ragazza quattordicenne che si guardavano...
Ma noi non eravamo normali ragazzini...beh...del resto puntavamo a diventare soldati...

-Beh...sarà meglio prepararsi, l'istruttore Shadis ci starà aspettando...
-Si, un secondo...
Armin chiuse il libro e lo appoggiò sotto ad altri libri su una libreria.
Uscimmo dalla biblioteca.

Appena fuori vidi Rainer che mi fissava dietro un albero.
-Ti raggiungo dopo...
Dissi ad Armin. Mi avviai da quel rompipalle di Rainer.

-Che cazzo vuoi Rainer?
Dissi seccata.
-Cosa c'è tra te e quel sapientone ? Sai che non possiamo affezionarci troppo e hai l'aria da chi si è innamorata.
-Tch. Sai che non mi affeziono mai alle persone, sto solo cercando di acquistare fiducia!calmati.
Dissi io arrabbiata
-No Annie, Rainer ha ragione...
Berthold si era avvicinato
-Non dobbiamo creare legami con i demoni...
-Tch. Non ti ci mettere anche tu.
Dissi rivolta a Berthold.
Mi girai e me ne andai.
Non volevo mica far aspettare l'istruttore, e poi Mikasa mi stava aspettando...
Però...avevano ragione..."d'ora in poi non mi avvicinerò più ad Armin e cercherò di stare meno tempo possibile con le ragazze."
Mi dissi. Del resto non mi piace socializzare, non sarebbe stato difficile.

"Dovevo stare lontana da Armin a qualunque costo, non potevo mandare il piano a puttane per colpa di uno stupido ragazzo dagli occhi blu come il mare...beh, stupido mica tanto...ok basta."
Mi diressi al campo d'addestramento.

-Annie!
"Cosa...è Armin?!"
Armin era dietro di me.
Mi girai.
-Perchè mi eviti?
-Non ho tempo adesso, mi dispiace devo andare...
-Aspetta! Annie...!
Mi tirò
-Armin cosa vuoi?
Dissi sprezzante .
Lui mi guardava con la bocca semiaperta.
Mi liberai della presa.
-Mi dispiace ma non posso più parlarti.

Me ne andai. Forse mi stava chiamando ma non mi importava.
Non ero lì per farmi amici. Infatti da allora non rivolsi la parola più a nessuno a parte Reiner e Berthold (facevamo una riunione a settimana, il mercoledì) , l'istruttore e Mikasa solo se strettamente necessario.

Dovevo allenarmi e spiare i "demoni" ...anche se più tempo passava, più questo soprannome mi sembrava sempre più ridicolo

Spazio autrice😊💜

Questo capitolo non ė uno dei miei preferiti ma ha il suo perchè...
e nulla...anche se so che la storia fa schifo, spero vi sia piaciuta💜
zaooo💘💘💘

~Occhi Blu Come Il Mare~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora