"Normalità"

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Pov Annie

Io e Armin eravamo diventati una specie di...amici?
Ogni sera (tranne il mercoledì per le riunioni con Berthold e Rainer)  ci vedevamo al lago.
Lui mi raccontava la sua vita prima dell'addestramento, io lo ascoltavo ma non potevo raccontare molto della mia.
Certo, la sua vita era decisamente più interessante della mia...o forse lo credevo io.
Mi piaceva ascoltarlo, mi faceva sentire bene. Armin era l'unico che mi faceva sorridere.

-Annie...
-Sì?
-Perchè sei entrata nel corpo di addestramento?
Mi chiese una sera.
-Voglio entrare nel corpo di Gendarmeria... per essere al sicuro dai giganti.
Lui non rispose ma continuò ad osservare la luna.
-Secondo te, i giganti ci uccideranno?
-E chi lo sa.
Mentii io che sapevo già la risposta.
-Tu che ne pensi? Dei giganti?
Chiesi, e mi girai per guardarlo, lui non si girò.
-Mh...non lo so, non credo siano cattivi, o almeno alcuni, ma dobbiamo combatterli se vogliamo sopravvivere.
-Sì...
Aveva ragione. Io non...io non ero cattiva, giusto?
-Secondo te, chi sono i buoni? I giganti o gli umani?
Chiesi.
-Non lo so, forse non esistono buoni e cattivi, ognuno combatte per le proprie ragioni...
Armin diceva sempre cose giuste. Forse io non ero cattiva ma non ero nemmeno buona...forse.

Quella stessa sera, ad aspettarmi fuori il dormitorio, c'erano Rainer e Berthold.
-Oggi è giovedì, non mercoledì, cosa volete?
Dissi bruscamente.
-Dove sei stata?
Mi chiese Rainer.
-Non sei mia mamma e questi sono affari miei.
Risposi guardandolo in cagnesco.
-Sono affari nostri se leghi con un demone.
-E chi sarebbe questo presunto demone con cui sto legando?
-Annie, ti abbiamo vista, sei andata nella foresta con Armin.
Disse Berthold.
-Sto prendendo informazioni , va bene?
-Non mentirci, non è vero!
-Ok papà Rainer , posso andare?
-No.
-Grazie.
Me ne andai.
-Se ti vediamo parlare anche solo un'altra volta con Armin, ci saranno conseguenze...!
Sentii Rainer che continuava a strillare.

Entrai nel dormitorio.
Cavolo mi avevano scoperta! Li avrei ignorati.

Il giorno dopo, stetti attenta a non guardare e parlare con Armin fino a sera.
Ci incontrammo nella foresta.
-Perchè oggi mi hai evitato?
-Io non ti ho evitato.
Ci sedemmo a terra, come al solito, le stelle illuminavano il lago.
-Che hai?
Parlavamo solo da uno o due mesi ma conoscevamo già tutto uno dell'altro, sapevo quando era triste, arrabbiato...ed evidentemente lui lo sapeva di me.
-Nulla.
Mentii.
Era da ieri sera che pensavo che avrei dovuto uccidere i miei compagni se necessario.
Lo guardai, come potevo ucciderlo? Era l'unico che mi faceva sorridere. Mi veniva da piangere.
Perché? Perchè mi veniva da piangere? Io non volevo essere "cattiva"...
Una lacrima. Dai miei occhi scese una lacrima. Non potevo far vedere che piangevo. No, non di nuovo.
Appoggiai la testa sulla sua spalla.
-Annie, davvero...cosa c'è?
Mi prese il viso con le mani.
E prima di lasciarlo, mi accarezzò la guancia.
Presi il suo polso con una mano e lo trattenni per qualche secondo sulla mia guancia.
Poi lo lasciai e guardai da un'altra parte.
-Scusa...
Dissi asciugandomi il viso.
-E di cosa?
Disse lui sorridendo.
-Forse...tra qualche mese diventeremo soldati e la nostra vita sarà a rischio...
-È di questo che ti preoccupi?
Sospirai.
-Stai tranquilla, scommetto che anche in caso d'emergenza tu riusciresti ad uccidere il nemico.
Non risposi. Gli stavo nascondendo una bruttissima verità.
Poi fece la cosa più dolce del mondo.
Mi baciò sulla fronte. Era così dolce, mi fece sentire a casa.

Pov Christa

Era tornato tutto alla normalità. Però qualcosa c'era stato... cosa? Torniamo indietro di qualche settimana...

Ymir mi baciò sul naso.
-Senza di te non so che farei...
In quegli ultimi giorni avevo un dubbio...
Ymir mi piaceva sì...ma solo come amica? Dopo quel bacio il dubbio era aumentato...
Beh, perchè non provare?
-Ymir...
-Sì?
La baciai sulla bocca, un bacio a stampo.
Lei all'inizio sembrava sorpresa ma mentre io abbassavo lo sguardo per la vergogna, mi prese il viso con le mani e mi baciò.
Le sue labbra erano morbide e profumate. In quei pochi secondi capii molte cose.
Era una bellissima sensazione che avrei voluto riprovare se solo...
Ymir si staccò.
-S-scusa ,mi sono lasciata trasportare, non dovevo...io...
e scappò via.

Quei pochi minuti erano come se non fossero mai esistiti.
O meglio, facevamo finta che fosse così.
In realtà entrambe ricordavamo bene quel bacio.

Pov Eren

Mikasa...e io?
Lei era innamorata di me e io...io non lo sapevo...forse...
Erano passate un paio di settimane e lei non mi parlava.
Cinque settimane, quasi sei!
Basta, non ce la facevo più!
Dovevo parlare, ma di cosa? Cosa le avrei detto?

-Ehi, Mikasa!
-Eren?
-Mikasa, perché mi ignori?
-Io...
-Senti, che ne dici di andare in sala da pranzo insieme?
-Sì... okay.

Era tornato tutto alla normalità. Tutto come prima...
A parte i dubbi. Sì, dubbi.

Angolo autrice.😊💜

Questo capitolo è più corto degli altri, spero vi piaccia lo stesso!💘
Devo dire che all'inizio, come dice una mia cara amica, ero tentata a scrivere Arminio e non Armin ma ho resistito🤣
Ci vediamo al prossimo capitolo zaoooo💕💕💕💕💫💫💫💫

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 10, 2021 ⏰

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