GREENDALE
Pov Zelda
E' arrivato il momento per noi di fare chiarezza cercando di avere la verità sui fatti accaduti da chi ci ha attaccati. Nella stanza ci siamo io e mia sorella Hilda che sta lavorando per risvegliare dal suo coma il cacciatore di streghe che ha attaccato mio nipote.
Quando quella sera lo trovai era in condizioni pessime se non fossi arrivata in tempo è altamente probabile che sarebbe già morto da tempo.
Mia sorella mi fece cenno che il nostro prigioniero si è risvegliato dal suo sonno, mi avvicinai al piano su cui noi lo avevamo immobilizzato e lo sentì chiaramente domandarci con voce flebile "Dove mi trovo? Perché sono ancora vivo?"
Gli risposi decisa "Ti trovi nella stessa casa nella quale avete fatto irruzione qualche sera fa te e i tuoi amici. Prima che tu me lo chieda sei l'unico ad essere sopravvissuto, l'unica ragione per cui tu sei ancora vivo è perché ci servono risposte e tu sei l'unico che c'è le può dare in questo momento."
Il cacciatore mi guardò dritto negli occhi e mi rispose "Se sono le risposte quelle che cercate vi avverto già da subito che da me non le avrete, non importa ciò che farete."
Non mi aspettavo di meglio!
Mi aspettavo una frase del genere provenire da lui, in effetti non ha nulla da perdere, ma è uno sciocco se pensa che io non abbia già provveduto a formulare un piano per estirpargli con la forza quello che sa.
Proprio al momento giusto fecero il loro ingresso nella stanza Prudence, Ambrose e Archie notai in loro un aura scura. Osservandoli mi viene da pensare che sia successo qualcosa ma difficilmente me lo confideranno.
Comunque sia questo non è il momento per dedicarci a questo ma più tardi cercherò di capire cosa è successo fra quei tre.
Esclamai "Siete arrivati nel momento più opportuno!"
Prudence si diresse verso il cacciatore e si posizionò dietro alla sua testa per iniziare l'interrogatorio, la avevo già istruita in precedenza su come agire.
"Bene, ora possiamo iniziare. Allora perché non cominci nel dirci il tuo nome?"
Come previsto il nostro 'gentile ospite' fa resistenza in quel momento Prudence si legò a lui mentalmente e iniziò una battaglia fra loro.
Una battaglia fra la volontà del cacciatore nel non rivelare i suoi segreti e Prudence che combatteva per infrangere le sue barriere mentali. Qualche minuto dopo il prigioniero iniziò a mostrare i primi segni di cedimento "Mi chiamo... Auguste."
Scambiai assieme a Hilda uno sguardo compiaciuto. Sentì Ambrose domandare al cacciatore di streghe "Dimmi chi ti ha mandato ad ucciderci?"
Con voce tremante egli rispose che non lo sapeva ma subito dopo Prudence esclamò "Non è vero! Lui lo sa chi lo ha assoldato ci sta mentendo."
Notai dalle espressioni del viso di Auguste che stava soffrendo non di dolore fisico ma un dolore dell'anima. Qualunque cosa stia facendo Prudence nella sua testa sta funzionando.
"Ti ripeto la domanda chi ti ha mandato a uccidere me e Archie?" gli richiese insistentemente Ambrose.
Il cacciatore ebbe una reazione imprevedibile fece un sorriso sarcastico e disse "Tu pensi che noi eravamo qui per voi due? Vi sbagliavate se lo pensavate davvero."
Sul volto di tutti comparve l'incertezza, se non erano venuti qui per Ambrose e Archie per i motivi che tutti sappiamo, per quale ragione erano qua?
"Noi vi abbiamo attaccato con l'obbiettivo primario di ferire quell'altro stregone che ora non è presente qui tra di noi. Tu e quel tuo amico biondo non siete gli unici ad avere dei nemici, li ha anche il Signor Scratch."
Ah adesso sì che è tutto chiaro... Ne capisco meno di prima sono riusciti a confondermi le idee ancora di più.
Adesso fu il turno di Archie di fare le domande "Cosa c'entra in questa storia Nicholas?"
Gli rispose con un ghigno dipinto sul volto maledetto si stava divertendo a prendersi gioco di noi "Non puoi nemmeno immaginare quanto chi mi ha inviato quanto desideri vedere quello stregone morto. Inoltre il nostro mandante ha aggiunto che se trovavamo qualcuno altro della famiglia della mezza strega li avremmo dovuti ammazzare."
In seguito a quella rivelazione calò un silenzio di tomba, la verità fu ovvia a tutti i presenti mia nipote è una causa indiretta di tutti questi problemi.
Prudence con tono severo gli chiede "Per quale motivo il tuo capo vuole vendicarsi di Sabrina? Perché prendersela soprattutto con Nicholas? Sono abbastanza sicura da affermare che non ha fatto nulla di male."
Il cacciatore le rispose "E' vero il ragazzo non ha fatto nulla di male ma la tua amica ha respinto le avances del mio capo e lui l'ha presa male. Sai da quelle parti sono tutti un po' permalosi così come Sabrina lo ha ferito emotivamente lui vuole toglierle la persona che lei ama di più al mondo. L'unica colpa che ha il ragazzo è quella di essere amato dalla regina degli inferi."
Oh Sabrina!
Non riesco a pensarci che in tutti questi anni ha affrontato tutte le sfida della vita da sola. Vorrei che i fatti avvenuti in quella notte non fossero mai accaduti.
Molto spesso mi ritrovo a pensare a come saremmo se io e Sabrina non avessimo litigato quella notte, ma so bene che le ragioni per cui l'hanno spinta ad andarsene erano pregresse.
Forse quello che è avvenuto in questi giorni in un modo o nell'altro ci riavvicinerà.
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AMORE O POTERE? Questa è la vera domanda
FanficNella realtà non ci sono due Sabrine Spellman che ottengono ciò che vogliono. compiere una scelta tra la sua vita da teenager oppure il potere diventando la regina dell'inferno. E lei sceglie il potere . Rinunciando così a tutto il resto alla famigl...