Capitolo 36

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"...svegliati, Grace" sentivo la voce di Chris, mentre piano piano mi svegliavo. C'era parecchia luce che entrava dalla finestra, sicuramente Chris aveva spostato la tenda, una volta alzato dal letto. 

"Principessa, tra poco arrivano Chris e Tom, vuoi che ti trovino a dormire?" Mi domandò, mettendosi sotto le coperte accanto a me. "Anche tu sei nel letto..." gli feci notare, avvicinandomi a lui per farmi abbracciare. 

"Adesso si amore, ma sono in piedi già da più di un'ora - mi spiegò - Sono anche andato a correre con Robert e ho fatto la doccia". "Ho capito, hai fatto tante cose" gli dissi, con voce ancora assonnata. 

"Ti vado a preparare il caffè, poi ti alzi però" mi disse, alzandosi dal letto. "Dammi un bacino prima però" lo implorai. Lui sorrise, si avvicinò a darmi un bacio e poi lasciò la stanza, mentre io mi coprii il viso con la coperta.

Chris tornò poco dopo con una tazzina di caffè, il suo aroma si sparse per tutta la stanza non appena aprì la porta. 

"Ecco piccola Grace, il tuo caffè" mi disse, porgendomi la tazzina, mentre si sedeva accanto a me.

 "Mi hai fregato tutta la coperta stanotte!" Gli feci notare. Lui mi guardò sorpreso, come se avessi detto qualcosa di assurdo. "Io? Ma se eri tu che continuavi a toglierti le coperte di dosso" rispose lui. "Avevi caldo?" Mi chiese poi, prendendomi in giro. 

"È colpa tua" lo punzecchiai. "Colpa mia amore? Credevo di farti sentire caldo solo quando facciamo l'amore" rispose a tono lui. "Christopher! - esclamai, imbarazzata dalla sua risposta - Avevo caldo perché sei un termosifone". "Ah beh certo, diamo la colpa alla mia temperatura corporea..." lasciò cadere il discorso.

Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta e Chris andò ad aprire, era Robert. "Buongiorno cara - mi salutò - Quando avete finito di fare i piccioncini, mi fai compagnia per una sigaretta?". "Certo, tra poco andiamo - gli risposi, poi mi ricordai che ieri sera non avevo messo i piatti e le stoviglie in lavastoviglie - Devo far partire la lavastoviglie anche!".

"L'ho fatta partire stamattina, prima di andare a correre, amore" mi informò Chris. "Che uomo di casa! - lo presi in giro - Grazie". Gli stampai un bacio e scesi finalmente dal letto, misi le ciabatte e una felpa di Chris.

Presi le sigarette e uscii in giardino con RDJ a fumare, adoravo questi momenti con lui, eravamo semplicemente due amici su una panchina. Era uno dei momenti che preferivo nella giornata, mi dava un senso di pace. 

Stare con Robert era così, aveva il potere di azzittire tutto il casino che una persona può avere intorno. "A cosa pensi?" Gli chiesi, mentre lo vedevo osservare un punto a caso del prato. "Pensavo a te - mi disse - A quanto bene ci hai fatto". 

"Chris è l'uomo più felice del mondo da quando ti ha incontrata, Scarlett ha trovato una vera amica, io ho trovato oltre alla mia compagna di sigaretta, una persona simile a me, sia per quello che ti è successo, sia per il modo di pensare - mi fece notare - Sono felice di averti conosciuta Grace, devo davvero ringraziare Cap per averti portata nelle nostre vite". A quelle parole avevo gli occhi lucidi, lo abbracciai e lui ricambiò, stringendomi a lui.

"Grace - mi chiamò Chris, affacciandosi alla porta che dava sul giardino - Sono arrivati!".

Ancora in pigiama e con la felpa di Chris addosso, corsi verso la porta a salutare Hems e Hiddleston, mi erano davvero mancati.

"Dov'è la piccoletta del gruppo?" Chiese Hemsworth, scendendo dalla macchina e avvicinandosi alla porta.

"Sono qui" esclamai, andando verso di lui per abbracciarlo. 

"Come stai tesoro?" Mi domandò, prima di sciogliere l'abbraccio. "Dopo la sorpresa che mi hanno fatto molto meglio, anche se in generale sono incasinata per il lavoro" risposi. 

Con gli occhi del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora