Capitolo 1. il nuovo arrivato

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Dopo che la sveglia suonò mi ritrovai in un vortice di ricordi e frammenti di sogni che avevo fatto quella notte.
Capita ogni notte ormai da quando mi sono trasferito a Beacon Hills, una città dai mille misteri, così dicono i pettegolezzi dei più anziani di questo paese.
Era il mio primo giorno di scuola al quarto anno di superiori alla B.H.H.S (Beacon Hills Hight School), ed ero molto felice all'idea di poter incontrare i miei due migliori amici ,Teresa e Minho; poter stare nella loro classe è stata la cosa che ho sempre sognato da quando li ho conosciuti.
Teresa è una ragazza magra poco più bassa di me, dai due occhi azzurri come il mare, capelli mossi color cioccolato fondente e dal carattere molto forte e dolce. Minho è l'opposto, alto e muscoloso, occhi a mandorla color carbone. Ha dei tratti asiatici ed è davvero coraggioso e sicuro di sè
e...cavolo se corre veloce!
A scuola è il leader della squadra di atletica, tutti li chiamano "i velocisti" e a dire il vero a nessuno di loro dispiace questo nome dato che sono conosciuti da tutta la scuola per esso. Direi che questo porta in loro vantaggio per avere molta determinazione e voglia di continuare.
Decisi di alzarmi, ma non appena pensai a dove fosse il mio telefono, arrivò una notifica: era il gruppo con Minho e Teresa.

t:-Ehy pivelli! Siete svegli? Muovetevi che oggi è finalmente il grande giorno!-
M:-Grande giorno?? Che cosa intendi per " grande giorno", non credo ci sia qualche festa oggi o sbaglio?-
t:-Eddai Minho! Thomas verrà nella nostra classe, se questa non è un grande giorno non so proprio quale altro lo sia!-
M:-Oh, già! Scusa, ancora sono addormentato.-
t:-Sei proprio scemo.-
M:-Maa..ehyyy!-

A quel punto mi intromisi  nella conversazione.

T:- Che sta succedendo qui? ahahahaha-
M:-Emh...si! Scusa Thomas-
T:- Tranquillo :) -
t:-Ora è meglio che vada, devo prepararmi prima di fare tardi, a dopo-
M:-Pive dove ci becchiamo?-
T:- non ne ho idea-
t:-Che ne dite sotto i portici del bar davanti scuola?

Inviammo sia io che Minho un "Ok" secco nello stesso momento e decisi di andare a prepararmi subito per incontrarli il più presto possibile, così mi infilai il pantalone della tuta grigia con una maglietta azzurrina,
la felpa abbinata alla tuta e le calze nere.
Infilai il quaderno nuovo e l'astuccio per prendere appunti ( lo sanno tutti che il primo giorno non si fa mai nulla ) nel mio nuovo zaino nero della Eastpak , poi scesi dalle scale dirigendomi in cucina per fare colazione con latte e cereali.

7:05,
l'ora che segnava il piccolo orologio digitale che mi avevano regalato i miei genitori prima che partissero per lavoro in California, l'ora che segnava il termine della colazione.
Con molta fretta mi alzai da tavola e prima di uscire misi le mie Nike bianche che avevo comprato da poco e camminai a passo svelto verso la fermata del bus.
Non aspettai molto dato che arrivò quasi subito, così salì .Con molta fretta, mi sedetti agli ultimi posti e onestamente non ricordo nemmeno quanto tempo trascorse dato che misi le cuffiette e mi isolai dal resto del tragitto.
 Anche altri ragazzi salirono e si accomodarono ai posti in fondo, non ci feci nemmeno caso dato che stavo ascoltando la mia playlist anni 80. Per colpa di essa non mi accorsi che un ragazzo si avvicinò a me con aria furiosa e prepotente. Senza poter accorgermene mi strappò via le cuffiette.

G:- ehy! Che cosa credi di fare? Alza subito le chiappe, quello è il mio posto.-

Confuso e quasi sconvolto risposi.

T:-saresti?-
G:-Quello che rivuole il posto, ora alza il culo prima che mi incazzi-
T:-ti ho fatto una domanda perciò rispondimi, saresti?-
ribattei senza paura.
G:-non sei tenuto a farmi domande, zitto e alzati faccia di sploff-

Arrivò un'altro ragazzo poco più alto di lui prima che gli potessi rispondere.

R:- lui è Gally Harper, colui che ti staccherà la faccia a schiaffi se non ti alzi.-
*perfetto, è arrivato il suo amichetto* pensai.
R:- ti chiederai chi sono eh? Beh, sono Theo Reaken, tutti mi chiamano Rik. Penserai che nessuno voleva questa informazione, ma volevo darti al corrente una piccolissima cosa. Mio padre è il preside, perciò alza il culo e obbedisci a Gally se non vuoi guai. E come noto credo tu sia un nuovo arrivato.. o mi sbaglio?-

Ribattè.

R:-Non ti conviene avere guai il primo giorno.-

Senza indugio lo guardai negli occhi sia lui che Gally. Ero confuso e non sapevo che fare. Mi alzai per andare dietro il conducente, del resto mancava poco alla fermata di scuola.
Non appena lo feci Gally mi afferrò per un braccio e mi disse a tono basso e rabbioso.

G:-il tuo nome-
T:- Thomas Evan.-
Finito di pronunciare la "N" mi spinse sul pavimento e tutti i presenti non fecero nulla se non ridacchiare sotto i baffi.
R:-Ci rivedremo "E-V-A-N"-
A quel punto anche Gally iniziò a ridere.
Non ho idea perchè dissi anche il mio cognome ma ero spaventato, sapevo che non sarebbe finita lì, ma ci davo speranza..

L'amore oltre i confini ||Newtmas||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora