2.

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Il pomeriggio sembrava non arrivare più.
L'allenamento di lacrosse è stato straziante come al solito, solo una tazza fumante di cioccolata calda può togliere tutto lo stress che il giovane atleta ha accumulato in tutta la giornata.

Liam scende al piano di sotto e raggiunge la cucina. Trova con facilità tutto quello di cui ha bisogno dalle credenze. Quando era piccolo si metteva dietro al muro e osservava la madre che gli preparava la sua bevanda preferita per il suo rientro da scuola, ha imparato a farla semplicemente vedendo quello che faceva lei -anche se non ci vuole molto con il preparato in polvere-. La donna sapeva benissimo che suo figlio si appollaiava fuori dalla porta, spesso vedeva i suoi grandi occhi celesti celati nell'ombra, ma gli reggeva il gioco e faceva finta di non accorgersi della sua presenza.

Quando gli sembra che il cioccolato abbia un colore omogeneo e che il profumo sia giusto, versa il contenuto del pentolino in due tazze.
Una la lascia sul tavolo con un biglietto per quando torna sua mamma da lavoro.

L'altra la porta con sé su per le scale. Chiude la porta di camera sua e controlla se gli sono arrivate notifiche sul cellulare, che precedentemente aveva lanciato sul letto.

Alpha Scott

Riunione del
branco
17.45

Stasera a
scuola
17.45

Fatti trovare
alle 11.30
fuori dalla
porta
17.46

Questi
messaggi telematici?
17.47

...😒
17.48

Ci sarò,
non preoccuparti
17.48

L: «Chissá cosa deve dirci a quell'ora, comunque che strano posto per incontrarci...neanche l'orario scherza».

Esce dalla chat e va su quella con il suo migliore amico. Stranamente non ci sono spunte blu di nuovi messaggi, poche volte ci sono questi momenti di calma piatta tra loro due.

Il ragazzo sorseggia beatamente la sua amata bevanda, che gli restituisce un po' di calore per sopportare le basse temperature del pieno autunno. Beve le ultime gocce pulendo completamente il fondo. Appoggia la tazza a lato della scrivania e torna a studiare, non accorgendosi che ha ancora qualche traccia della cioccolata sui baffetti.

***

Dopo aver aiutato la madre con i piatti, si concede due partite alla play. Mentre sceglie il gioco e attacca la console, ripensa allo strano comportamento del suo amico e alla conversazione di quella mattina.

L: «Quando gli ho detto che mi sento bloccato ha cambiato atteggiamento in un attimo, continuava a parlare della sua grande idea e di quanto fosse un genio, ma non ce l'ha voluta spiegare. Magari poi l'ha detta a Corey. A proposito di quel ragazzo, di certo con lui ora starà dicendo e facendo ben altre cose, non penserà di certo al mio essere confuso» riflette tra sé e sé.

Dopo aver inserito il disco e collegato il joystick, si sistema meglio come quando gioca insieme a Mason, dai piedi del letto a pancia in giù e un cuscino sotto i gomiti ben piantati che lo sorreggono.

***

L: "Un'altro gol!" batte il pugno contro il materasso, esaltato dalla quinta vittoria consecutiva. Si volta alla sua destra ma il suo sorriso scompare non notando l'amico al suo fianco a battergli il cinque.

𝕭𝖑𝖔𝖈𝖈𝖆𝖙𝖎 -𝚃𝚑𝚒𝚊𝚖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora