Cap. 2: A primo impatto.

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Il giorno dopo, i due ragazzi si ritrovarono ad affrontare un viaggio, con i loro genitori, da due paesi diversi a circa 180km di distanza.

Entrambi diretti nello stesso posto, lontani dalle loro origini, dalle loro famiglie e dai loro amici, lontani dalle loro abitudini e da tutto ciò che li rendeva sé stessi.

Un enorme cancello si presentò davanti a loro una volta arrivati, sembrava tutto tranne che una comunità per giovani tossicodipendenti.

Aveva l'aria di essere un inferno per loro, soprattutto per Liam, che non era mai uscito di casa se non per andare a scuola e a lavoro.

Zayn era un po' più abituato a stare in posti come quelli, dato che da adolescente fu rinchiuso in un riformatorio, anche se ingiustamente.

La madre di Liam si avvicinò a suo figlio e con un amorevole abbraccio lo salutò
"Andrà tutto bene" gli disse

Non si può dire lo stesso dei genitori di Zayn, che senza nemmeno dirgli 'ciao' lo lasciarono lì e andarono via, gli occhi del moro erano colmi di rabbia e delusione, stava per rivivere i suoi giorni peggiori.

"Io starei lontana da quello lì" disse la madre di Liam indicandogli Zayn, che con tutta tranquillità accese una canna e cominciò a fumarla senza preoccuparsi di essere osservato.

"Non sai niente di lui, come puoi dirlo?"

"Guardalo, quello è sicuramente un figlio di satana" disse lei rendendosi conto dopo poco di aver alzato un po' troppo la voce facendo voltare Zayn nella loro direzione.

"Infatti, dica al suo bambino di evitare quelli come me" disse per poi allontanarsi.

Liam scosse la testa e tranquillizzò sua madre.

"Sarò anche depresso ma non stupido mamma!"

Passarono ancora dieci minuti e finalmente qualcuno si degnò di aprire il cancello.

"Salve, Malik e Payne siete voi due?" chiese una ragazza sulla trentina.

"Si, io sono Liam Payne" disse il giovane avvicinandosi lentamente

"Bene, e tu devi essere Zayn Malik, perfetto. Entrate, avete il colloquio con la direttrice - disse osservando entrambi, si soffermò qualche istante su Zayn e lo squadrò dalla testa ai piedi - verrai perquisito quindi attento a ciò che hai in quello zaino" disse per poi fargli strada nell'ufficio della direttrice.

Una volta arrivati fuori da quell'ufficio una suora passò davanti ai loro occhi facendo il segno della croce e pregando qualcosa.

"Seri? Suore?" Chiese Zayn

"Si, suore" la ragazza rispose secca ed entrò per prima in ufficio annunciando i due ragazzi alla direttrice.

"Payne, tocca a te"

Liam entrò lentamente con il volto basso e l'imbarazzo gli sfiorò anche le ossa.
Il suo colloquio fu veloce, non c'era molto da dire. Era depresso e questo l'avevano capito anche i muri, le mattonelle e i vetri.
Il suo sguardo perso penetrò ogni angolo di quel posto.

"La tua stanza è al piano di sopra, accanto la Cappella, ricordati di pregare ogni mattina ed ogni sera prima di dormire."

𝐷𝑜𝑠 𝑎𝑙𝑚𝑎𝑠 𝑦 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑧𝑜́𝑛 // Ziam Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora