TAEHYUNG'S POV
La sua felpa era calda e talmente confortevole da farmi sentire come avvolto dalle sue braccia. Ormai era mattina, anche se il sole batteva contro la finestra con raggi convinti, il freddo dell'inverno traspirava dagli spifferi,ma il suo sorriso mi teneva al caldo mentre mi soffermavo a guardare il suo petto ancora spoglio che si sollevava e si abbassava lentamente seguendo il suo respiro assonnato.
Feci sprofondare le mani nelle tasche della sua felpa e dal tatto mi accorsi che una di quelle non era vuota .
Le lacrime scesero presto dai miei occhi andando a solcarmi il viso, inutile dire che per quanto lo avessi temuto non mi sarei mai aspettato di trovare nelle sue tasche proprio quello.
Ma infondo era un sacchetto, solo un sacchetto.
Era un semplice sacchetto di plastica,fu infatti quello che trovai al suo interno a farmi gelare il sangue.
Era così ovvio, era sempre stato così ovvio davanti ai miei occhi, eravamo sempre stati pieni di sporcizia quasi quanto quel sacchetto adesso era pieno di pasticche, semplici pasticche colorate che solitamente le madri temono alle feste, ero convinto che Yoongi non ne avesse mai toccata una e tanto meno avesse pensato di farlo e quindi tutto quello che avevo sempre temuto si stava piano materializzando davanti a me, ciò che avevo sempre avuto difronte stava prendendo colore solo in quel momento.
Quindi davvero spacciava?
Dopo innumerevoli mie raccomandazioni e sue promesse...
Al momento neanche capii il motivo di tale stupore, poichè erano tanti i ragazzi che si dedicavano allo spaccio per arrotondare lo stipendio del padre, ma avrei preferito che non fosse stato proprio lui a cadere nella trappola crudele della società , non proprio il ragazzo che poco prima aveva baciato la mia pelle ripulendo ogni centimetro del mio corpo da quella stessa crudeltà che adesso decideva di sporcare la sua pelle dello stesso colore della luna.
Yoongi venne svegliato proprio dai miei singhiozzi e si fermò per minuti interi a fissare i miei occhi arrossati con aria assonnata prima di chiedere:
<<Che hai fatto?>>
<<Co...co-me... come hai potuto?>>
Non era un'accusa, non lo era affatto, la mia voce difatti si stava spezzando insieme al mio cuore, ed il mio petto, fino a poco prima ricolmo di piacere e soddisfazione piano piano prese ad accogliere tutti i minuscoli frammenti di cuore che, frantumandosi, si stavano sparpagliando dentro di me.
Gli scagliai quel sacchetto contro con tutto il disprezzo che al momento mi trovavo dentro.
Lui lo raccolse pacatamente e dalla sua espressione capii che ormai avevo perso quella battaglia, o meglio l'avevo perso in quella misera battaglia.
<<Io..io posso spiegarti...>>
Sussurrò con riluttanza cercando di sfuggire al mio sguardo accusatorio .
<<Puoi spiegarmi?! A me sinceramente sembra tutto già abbastanza chiaro>>
Sputai fuori cercando a stento di trattenere i singhiozzi.
Yoongi come suo solito nelle situazioni scomode cercò di apparire il più calmo possibile mentre i suoi occhi lucidi lo tradivano parlando al suo posto, negli anni si era sforzato a creare una corazza talmente instabile che nel suo sguardo traspariva la paura che tutte le sue insicurezze potessero fuoriuscirne distruggendolo, odiava piangere, non lo faceva mai, ma quella mattina, con il tremore del suo corpo sotto la luce del sole lo vidi sul punto di crollare, la sua armatura si stava sgretolando insieme ad anni e anni di promesse infrante in un solo secondo.
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ɪ'ᴍ 𝗗 ʙᴏʏ [[𝚝𝚊𝚎𝚐𝚒]]
Fanfictionᵈᵃˡˡᵃ ˢᵗᵒʳⁱᵃ > Indicó il cielo. Una striscia dorata stava attraversando la notte, una fiamma che squarciava il buio di quella città che ormai continuava a risucchiarci. > Si voltò a guardarmi intensamente. > > Strinsi la mia mano con la sua. > > > ...