scusate la lunga estenuante attesa -.-
all'inizio questo capitolo doveva essere più lungo, ma ho deciso di spezzarlo in altri due capitoli successivi
buona lettura<3---
Non appena Oikawa spalancò la porta, la figura bassa e preoccupata di Yaku apparve sulla soglia.
« Cos'è successo? Perché mi hai chiamato, Akaashi? Perché è così silenzioso? E dove sono Kenma e Kuroo? » chiese tutto d'un fiato il nuovo arrivato. Aveva i capelli leggermente tirati all'indietro, gli occhi castani che sembravano davvero stanchi ma allo stesso tempo pieni di ansia a quella chiamata così improvvisa, e un caldo pigiama con i pinguini addosso. Non si era nemmeno preoccupato si cambiarsi. Quando Akaashi lo aveva chiamato, dopo i messaggi che si scambiavano ormai da qualche anno in là, ha subito percepito che qualcosa non andava bene nelle parole del più piccolo e si era precipitato lì senza alcuna esitazione.
« Calmo, babe. Una domanda alla volta, lasciali parlare » sospirò tranquillo Lev Haiba, apparendo alle loro spalle. Alto quando un palazzo, capelli grigi rigorosamente messi in ordine, una felpa rossa e de pantaloni da tuta, probabilmente le prime cose che aveva trovato sott'occhio. Yaku deve averlo trascinato con se, dopotutto i due erano già sposati e vivevano insieme ormai da mesi e mesi.
« Buona sera senpai, dove sono Kenma-san e Kuroo-san? Pensavo vivesse tutti insieme? » disse educatamente Lev, grattandosi leggermente la nuca confuso.
I quattro coinquilini si guardarono scambiandosi uno sguardo angosciato. Ci furono minuti interi di assoluto silenzio. Quando Iwaizumi, prendendo la situazione in mano, lo spezzò prendendo la parola.
« Sono riuscito a portarli in camera di Kuroo, ma ecco... forse è meglio se non entriamo tutti quanti... » sospirò leggermente afflitto. Morisuke e Lev si guardarono per qualche istante per poi seguire Hajime e Akaashi verso la camera di Tetsurou. E quando il più grande aprì la porta, la coppia mezzo russa rimasero impalati all'ingresso.Seduto sul letto, con le gambe che non toccavano terra c'era un piccolo Tetsurou, il solito ciuffo di capelli davanti agli occhi e il resto della chioma sparata sulla testa come un galletto. Teneva il viso basso su un'altra piccola figura. Tets accarezzava dolcemente i capelli neri del piccolo Kenma, che ignaro di tutto e tutti, continuava a dormire beato tra le braccia del suo migliore amico.
Morisuke si coprì la bocca con due mani per non sobbalzare pesantemente. Non aveva mai incontrato la versione più giovane di quelli che erano due stretti amici del liceo, nonostante lui più di tutti conoscesse Kenma e Kuroo come se fossero fratelli. Lev invece avevo un misto di scintille e dolcezza che gli illuminavano gli occhi. La visione che gli si parava davanti era troppo tenera per il suo cuore. Aveva sempre saputo che i suoi senpai erano così legati, ma mai quanto in quel momento.
« C-cosa è successo? » bisbigliò Yaku, che non riusciva a distogliere lo sguardo dal piccolo Tetsurou che non si era accorto dei più grandi e con un sincero sorriso sulle labbra cullava Kenma che sonnecchiava. Akaashi rivelò ai nuovi arrivati ciò che era accaduto non sapendo spiegare il motivo. Finita la spiegazione, Yaku fece qualche passo verso il due bambini e finalmente Kuroo si accorse di lui.Il piccolo Tetsurou si ritrasse sotto le coperte, intento a non fare movimenti bruschi per non svegliare Kenma.
« Kuroo? Ehi, sono Morisuke Haiba, voglio solo darti una mano » disse il libero, senza staccare il contatto visivo dagli occhietti cioccolato di Tetsurou. Il bimbo non disse niente, ma smise di ritrarsi lasciando avvicinare Morisuke tranquillamente. Nelle parole del castano c'era più sicurezza e più dolcezza di quanto Kuroo abbia potuto percepirne nelle parole di Akaashi e Tooru poco prima.
Yaku si avvicinò e si sedette affianco a Kuroo, rivolgendogli un dolce e materno sorriso.
« Come ti chiami? » gli chiese. Era una domanda stupida, conosceva Kuroo da una vita, ma aveva bisogno che il piccolo Tets costruisse una piccola fiducia tra lui e il ragazzo più grande.
« T-tetsurou... » balbettò. Non tremava ma sembrava comunque avere paura. Morisuke se ne accorse subito e si allontanò leggermente tenendo il suo solito sorriso.
« Sai Tets, noi ci conosciamo da molto tempo, solo che tu probabilmente non ricorderai » disse gentilmente il ragazzo più grande. Kuroo scosse la testa e Yaku annuì.
« Capisco. Non preoccuparti, voglio solo che tu sappia che noi qui siamo tutti tuoi amici. Io, quel gigante laggiù... » continuò, indicando prima se stesso, poi Lev poggiato sulle stipite della porta, che percependo gli occhietti stretti del suo ex-capitano piegò la testa in un sorriso. Tetserou rise all'affermazione di Yaku e allora Morisuke continuò.
« Anche tutti quei ragazzi che hai incontrato prima »
« Sicuro? Quel ragazzo con gli occhi verdi mi fa paura » sussurrò Tets avvicinandosi di più a Yaku, rivolgendosi ad Iwaizumi. Il ragazzo in questione lo sentì e calò in un espressione esasperata, facendo ridere tutti i presenti.
« Tranquillo, Kuroo-kun, siamo tutti qui per aiutarti » disse Morisuke. All'ultima frase di Yaku il piccolo Kuroo sorrise e Akaashi capì, che l'ex libero del Nekoma c'era riuscito.
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filo rosso
Fiksi Penggemar[ ˡⁱᵗᵗˡᵉ ᵏᵘʳᵒᵏᵉⁿ ] kenma e kuroo si fanno una promessa. una promessa che però li riporta indietro nel tempo a combattere di nuovo con le loro insicurezze e le loro paure. --- ⚠︎𝐰𝐞𝐚𝐫𝐢𝐧𝐠: i personaggi non mi appartengono [boyxboy] il caratter...