~moonlight~

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-che pizza, odio la spiaggia- ripeteva Nico in continuazione mentre i suoi amici semidei e il suo ragazzo si dirigevano verso la riva della baia lì vicino.
-dai Nico, fallo per me- disse Will prendendoli la mano e facendo gli occhi a cerbiatto -poi ci sono anche i fuochi, è capodanno!-
Uff... come faccio a dire di no a quel faccino
-si certo..umpf-
Dopo qualche minuto i ragazzi erano arrivati.
-Nico, a dire la verità...ho preparato una cosa...sai si, per noi due- la voce di Will era agitata, stava tremando e aveva la fronte imperlata di sudore. I due ragazzi si erano messi insieme solo da qualche giorno ma il biondo provava già un sentimento inspiegabile verso l'altro.
-ehm, si certo, forse dobbiamo dirlo agli altri?-
-non serve, lo sanno gia- detto ciò Will afferrò la mano del corvino a lo trascino un po più in là.
È...stupendo
-Non è niente di speciale, ma spero ti piaccia, sai...è il nostro primo capodanno insieme-
Speciale? Altro che speciale. Qualcuno ha preparato qualcosa...per me?
Detto oggettivamente non era niente di che. Un asciugamano nero con dei ricami gialli (eheheh che coincidenza) era appoggiato a terra, contornato da delle lanterne accese che riscaldano un poco quella fredda giornata d'inverno.
-Hey- Nico afferrò la mano del proprio ragazzo, fiero di poterlo chiamare così - è stupendo-
Will divento rosso e la luce delle candele gli illuminò quelle dolci lentiggini che tanto amava.
Si sedettero.
-ecco sai, non è finita qui- Will voleva dichiarare al ragazzo i suoi sentimenti, quelli di cui aveva paura, quelli di cui quasi si vergognava. Aveva paura di non essere abbastanza, di poterlo ferire, Nico non si meritava di venire ferito, soprattutto da una nullità come lui.

Nico non era molto bravo ne con le persone ne con i sentimenti ma in quel momento era diverso, con lui tutto era diverso. Nico non capiva, perché me? Tra tutti, perché una nullità come me, non me lo merito... il suo amore. Magari mi sta solo usando. No impossibile,non ne ne sarebbe capace... ma allora... come?

Nico afferrò la mano del biondo, provando a rassicurarlo, percepiva della tensione nell'aria. E no. Non era causata solo dal cuore di Nico che batteva all'impazzata, lo percepiva. Percepiva che in quel momento non c'era morte, c'era solo vita. La vita ideale di qualsiasi essere vivente, una vita amata, vissuta. Percepiva felicità, lui era felice. Beh, Nico Di Angelo felice? Esatto, per la prima volta dalla morte di sua sorella era genuinamente felice. Grazie ad un'altra persona. Chi se lo sarebbe mai immaginato eh?

-ecco senti io... non provo solo ammirazione nei tuoi confronti. Cioè si, stiamo insieme- a quelle parole entrambi arrossirono - cioè... ahh non so come dirlo. Tu, si... mi piaci ma credo di provare qualcosa di più... capisci?-
Non riusciva a credere a quello che il suo ragazzo aveva appena detto... lui... lo amava?

-Will, anche io ti amo- azzardò sussurrando Nico

Will sussultò, si avvicinò al corvino, mise le mani nei suoi soffici ed adorabili capelli neri e lo baciò. Era già capitato, si. Ma era diverso, questa volta era diverso. Credeva, anzi, sapeva che Nico lo amava, che si amavano. Non voleva mai più farlo soffrire, non voleva mai più farlo rimanere da solo, voleva soltanto fosse felice, voleva renderlo felice.
Un tonfo, un altro. I due ragazzi smisero a malavoglia di assaporarsi e guardarono il cielo.
-Nico, buon anno-
-Buon anno... sunshine-
Il cielo era bellissimo, i fuochi d'artificio coloravano quella notte nera e la luna piena rendeva l'atmosfera più romantica.
Sarebbe stato proprio un bel anno

oddei ho partorito sto aborto di 600 parole, già, avete sprecato (quanto un minuto?) forse due della vostra vita

solangelo one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora