𝓙𝓾𝓼𝓽 𝓽𝓪𝓴𝓮 𝓶𝔂 𝓱𝓪𝓷𝓭

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Come stop your crying
It will be alright
Just take my hand
Hold it tight
I will protect you
From all around you
I will be here
Don't you cry
you'll be in my heart -Phil Collins

Ore 8:02
Casa Nelson, quartiere di York, Toronto

《Duncan, tesoro, hai preso lo zaino?》 chiese la donna con una voce dolce, intenta a sistemare il fiocco sulla coda della piccola.

《mamma, è il primo giorno di scuola, non mi serve lo zaino》dalle scale scese, con fare svogliato, l'adolescente con i piercings e una maglia con un teschio.
Si avvicinò alla donna bionda e alla bambina fiera del suo fiocco celeste: guardò la madre negli stessi suoi occhi azzurri e prima che lei potesse replicare aggiunse《..e no, non devo portare i compiti, anche perché, ironia della sorte, non li ho fatti.》

《potresti provarci almeno quest'anno? Non farmi pentire di aver pagato la cauzione per farti uscire dal riformatorio》rispose la donna guardandolo dal basso: lui la sovrastava di qualche centimetro, ma ciò non la intimoriva.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo e si appellò a tutta la sua buona volontà per stare zitto e non replicare. Poi spostò lo sguardo verso il basso, attirato da un colore azzurro pastello.

《allora Angie, pronta per il tuo primo giorno di scuola?》Duncan si abbassò all'altezza della bimba di 7 anni e le sistemò lo zaino sulle spalle. La bimba fece un sorriso a 32 denti e con tutta l'adrenalina che aveva in corpo, rispose
《sii!! Non vedo l'ora di imparare cose nuove, chissà come saranno i miei compagni... e le maestre? Nello zaino ho messo un quaderno, l'astuccio con i colori e una merendina, dici che devo portare altro?》
Al ragazzo scappò una risata, diede un buffetto sulla guancia della sorella e si rialzò, tornando alla sua statura normale.

《vedrai che andrà benissimo Angie, non ti preoccupare, sii te stessa.》la donna si rivolse alla figlia, accarezzandole i capelli neri e stringendola a sé.
Poi guardò i due, l'uno di 17 anni che stava per affrontare il suo ultimo anno di liceo e l'altra di 7, pronta per il suo primissimo giorno di scuola elementare. La donna, con gli occhi lucidi, strinse forte i figli, che ricambiarono l'abbraccio amorevole.

Una volta staccatosi da quell' abbraccio soffocante, Duncan prese i due caschi e fece per mettere quello più piccolo in testa alla sorellina.
《fermo, fermo!! Con quel coso mi rovinerai il fiocco che mi ha fatto mamma!》disse la bimba stringendo i pugni sulla gonna.

《sta tranquilla, questo casco è talmente grande per la tua testa che ci navigherai dentro...》 replicò il fratello spingendo il casco sulla testa della piccola Angie.
《..quindi puoi stare serena: la tua acconciatura non si distruggerà.》
Detto questo, allacciò il casco sotto il mento della piccola e imbracciò il suo nero, al quale era attaccato uno sticker che raffigurava un teschio.
《okay, siamo pronti. Ora andiamo, se no Angie arriva in ritardo》

Duncan prese per mano la sorellina e fece per uscire di casa, ma fu fermato dalla voce premurosa della madre. 《fate i bravi, d'accordo? E tu, Duncan, stai attento con la moto: guida piano e tieni stretta tua sorella...》un ultimo sguardo prima di lasciare andare i suoi bimbi così cresciuti 《...vi amo, ci vediamo più tardi.》

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Ore 8:12
Scuola elementare di St. Paul, Toronto

Una volta posteggiata la moto, i due fratelli si avviarono verso il piazzale di fronte alla scuola che era gremito di genitori e bambini, emozionati ed impazienti di iniziare una nuova avventura.
Non c'era una persona che non si voltasse a guardare Duncan e Angie con aria stranita: alcuni vedendo il punk si avvicinavano ai figli, altri lo squadravano da capo a piedi ed altri invece si soffermavano sulla manina della bimba, che non aveva lasciato mai per un momento quella del ragazzo.
Poco dopo suonò la campanella ed i bambini vennero accompagnati nelle aule dai genitori: c'era chi doveva pregare i figli per un ultimo abbraccio e chi, al contrario, non riusciva a staccarsi.

Duncan non lasciò mai la mano della sorella, fino alla soglia dell'aula: Angie si pose di fronte al fratello e Duncan si chinò alla sua altezza, furono pochi secondi in cui si parlavano con i loro occhi di ghiaccio.
Fu Duncan a rompere quel silenzio 《fai la brava, d'accordo?》

《sai che sono sempre brava!!》 rispose la bimba facendogli la linguaccia, poi continuò 《...il fiocco com'è? Si è disfatto?》 chiese toccandosi piano i capelli raccolti in una lunga coda di cavallo.

《no tranquilla, si è solo un po' allentato... vieni qui che te lo sistemo》 il ragazzo appoggiò i due caschi per terra e si avvicinò alla sorellina.
Cercando di mantenere la concentrazione, Duncan riuscì a sistemare il fiocco della bambina e venne sorpreso dalle braccia di Angie attorno al suo collo.

《grazie fratellone!! Ti voglio bene》 disse Angie senza staccarsi dall'abbraccio.
Poi si staccò e fece per avviarsi verso l'aula, ma il punk la fermò all'ultimo prendendola per lo zaino che portava sulle spalle.

《aspetta! Attenta alla coda, paperella..》le disse in modo dolce e premuroso mentre le sistemava il retro della maglia bianca che fuoriusciva dalla gonna della divisa della scuola.
《ecco, ora puoi andare. Ricordati che ti viene a prendere la mamma, okay?
Poi mi racconterai tutto.》
Dopo queste ultime raccomandazioni, il ragazzo diede un piccolo bacio in fronte alla sorellina, la lasciò andare in classe e lui si diresse verso la sua scuola.

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Ore 8:37
Yorkville High School, Toronto

Pov Duncan

La campanella era suonata da poco meno di 10 minuti, arrivai con calma all'aula A102, pronto per la noiosissima lezione di storia della professoressa Plum.
Entrai con aria svogliata, e notai che la prof era già arrivata e tutti erano seduti ai banchi.
Ottimo pensai ora questa mi manda dalla preside perché sono arrivato in ritardo.

《signor Nelson, le sembra questa l'ora di arrivare? Sono passati ben 7 minuti dall'inizio della lezione.》

Per tutta risposta alzai gli occhi al cielo in maniera impercettibile, poi spostai lo sguardo annoiato sul mio banco, che, stranamente, era occupato dalla biondina con la coda di cavallo.

Ovviamente il mio compagno di banco, nonché migliore amico, Geoff, non si era posto minimamente il problema che io potessi essere in ritardo e mi aveva subito rimpiazzato con la sua ragazza.

Il mio sguardo continuò a vagare per l'aula in cerca di un posto libero, finché...
Bingo! Pensai

《principessa, ti dispiace togliere il tuo zaino dalla sedia, così che anche io mi possa sedere?》 chiesi in maniera sfacciata alla ragazza dal caschetto color cioccolato e dagli occhi onice.

《Duncan! Prima di tutto leva la tua lurida manaccia dal mio banco e secondo, si, mi dispiace, dato che quel posto è riservato a Lindsey. 》disse arriciando il naso all'insù e sollevando il mento con aria seria.
Mi guardai intorno e, proprio al primo banco, seduta di fianco alla secchiona con l'apparecchio, riconobbi la silhouette della topolona Lindsey.

《beh cara, mi spiace deluderti, ma la tua "amica" ha già una compagna di banco.》 le dissi guardandola dritta negli occhi, che non cedettero neanche per un secondo al mio sguardo soddisfatto.
《Nelson si vuole sedere o no?!》al centesimo rimprovero della professoressa, Courtney si degnò di liberare la sedia dal suo zaino e, finalmente, potei sedermi accanto a lei e bearmi ancora una volta del suo profumo al cocco.

Dopotutto, non è stata una cattiva idea venire a scuola oggi.

Spazio autrice
Ehilà! Perdonate il capitolo lungo, ma questi primi capitoli saranno proprio di introduzione alla storia vera e propria, specialmente questo.
Volevo iniziare dando un contesto e soprattutto mettendo un paio di punti fermi e centrali che ritroveremo distante tutta la storia.
Ci tengo a sottolineare che l'intera storia è legata alla canzone "You'll be in my heart" di Phil Collins: ogni capitolo sarà aperto da dei versi del brano, che saranno in corrispondenza agli eventi del capitolo.

Lula🌻

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