E perciò il giorno seguente, l'irrefrenabile e misterioso ragazzo della porta accanto mantenne la sua promessa; ci vediamo domani disse e così fu.
Mi svegliai e come durante tutta quella lunga notte, accompagnata dal respiro del silenzio e dal fruscio degli alberi non riuscivo a non pensare alla insolita ma serena giornata passata sulla bianca distesa di neve.
Uso il termine insolito poiché non ero abituata a questo; ridere e scherzare con qualcuno, anche se solo un semplice sconosciuto, trascorrendo un pomeriggio diverso dagli altri. Non so esattamente il reale significato di diverso ma all'epoca la mia quotidianità era rimanere sola con i miei pensieri, rinchiusa a casa, con la mente offuscata che sognava e immaginava di vivere avventure, o di scappare lontano diventando un coraggioso personaggio come Achille che combatte per rivendicare il suo amore per Patroclo ormai perduto o la Dea Freya, la signora della maestosità, della guerra e dei rapporti affettivi che lega gli esseri umani. Ci sono così tante vie di immaginazione, se solo riuscissimo a vedere il mondo con occhi nuovi e da una prospettiva diversa.
A quei tempi mi alzavo la mattina perché mi sembrava fosse mio dovere farlo, non avevo altri motivi, tutto qui... ma qualcosa stava cambiando e me ne rendevo conto.
Mi alzai dal letto energica, non badai nemmeno a sistemare il letto o i vestiti che la sera prima avevo lasciato per terra, persino le scarpe erano li in disordine, corsi in cucina e senza rendermene conto presi un Melonpan, ovvero un delizioso dolce tipico del Giappone che avevo comprato il giorno prima, una vera prelibatezza.
Me lo gustai in un attimo e sempre come se avessi una gran fretta andai a vestirmi, controllai un po' nell'armadio, infine decisi di indossare un rosso maglione a collo alto, lungo fin sotto l'ombelico, con ampie maniche a sbuffo combinato a dei semplici e ordinari jeans a vita alta.
Dopo essermi sistemata i capelli come d'abitudine mi truccai, un po' di mascara sulle mie folte ciglia e un lieve velo di blush che mi colora la chiara carnagione. Misi un lungo cappotto, un cappellino bianco e dopo aver indossato le scarpe del giorno precedente decisi di incamminarmi.
Non avevo una meta ma il mio istinto mi diceva che il fato ovunque andassi desiderava che io e Juuzou ci incontrassimo...O forse non era il fato a desiderarlo, ma semplicemente io?
Perché?
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Angolo di una scrittrice incapace
Ciao a tutti!
Dato i lunghi capitoli che ho scritto le volte precedenti ho deciso di crearne uno più breve.
Spero vi piaccia, soprattutto adesso che sta cambiando qualcosa nell'animo della nostra protagonista.
Il prossimo capitolo uscirà tra circa una settimana, alla prossima!
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"DANGEROUS"
FanfictionNella incantevole capitale del Giappone invasa da ghoul, una timida,introversa ragazza,appassionata di lettura e affetta da una grave malattia incontra Juuzou Suzuya un ragazzo particolare . Tra i due nasce un forte legame che guarisce i loro cuor...