Mi ricordo di quel giorno,mi ricordo di quel giorno come fosse ieri.......
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Drinnn!!Drinnnn!! Come al solito mi svegliai presto,erano le cinque del mattino,spensi la maledetta sveglia,alzai la testa dal morbido cuscino e mi resi conto di un miracolo....
wow....non avevo sbavato,non c'era nessuna traccia di saliva.
Ancora stupita mi alzai dal letto, indossai le pantofole color bianco avorio e mi diressi in salotto.
Mi sedetti sul divano accesi la televisione,ancora una volta al telegiornale parlavano di ghoul in particolare trattavano l'argomento dell'albero d'Aogiri,per quel che avevo compreso era una specie di organizzazione di quei mostri. Perché si divertono tanto a cibarsi di carne umana? Io davvero non capisco...
Dimenticando la televisione accesa ritornai in camera da letto, presi l'accappatoio e andai in bagno.
Avevo proprio voglia di farmi un bel bagno caldo perciò mi tolsi il pigiama ed entrai nella calda vasca schiumosa.
Non volevo abbandonare il mio rilassante bagno ma dispiaciuta dovetti uscire da quello che mi pareva essere il paradiso.
Mi sedetti sulla tavoletta del water e rimasi con il cervello spento e a guardare il vuoto per circa 20 minuti.
Mi alzai e iniziai ad asciugarmi i capelli, quando finì andai in camera da letto e presi dall'armadio dei pantaloni grigi insieme ad una felpa rosacea.
Indossai gli abiti che avevo scelto, ritornai in bagno e come ogni giorno mi sistemai i capelli perché come ho già detto sono un vero schifo la mattina.
In realtà non solo la mattina, ma tralasciamo i dettagli...
Era una lotta molto complicata riuscire a rendere la mia frangetta decente e non farla sembrare la coda spettinata di un cagnolino ma come disse qualcuno una volta " più grande è la battaglia è più gloriosa sarà la vittoria!" Ok, dovrei smettere di utilizzare frasi di romanzi in contesti completamente inutili.
Erano le 7:00 mi guardai per l'ultima volta e dopo aver indossato le scarpe, la giacca e un cappellino uscii.
Non mi ritengo una ragazza particolarmente bella, ma cerco di convincermi che in ognuno di noi ci sia del bello.... più o meno.
Camminavo lentamente e l'aria fredda di quel gelido inverno mi penetrava nei polmoni.
Una persona non so se maschio o femmina correndomi affianco come un fulmine attirò mia attenzione,l'unica cosa che riuscì a vedere in quella frazione di secondo erano i suoi capelli bianchi disordinati a caschetto e i suoi pantaloni neri come il carbone corti più o meno fino al ginocchio.
Mi girai e non lo vidi più.
Indifferente continuai per la mia strada finché non arrivai alla mia destinazione,qui a mio parere preparano i caffè migliori di tutta Tokyo, insomma non che gli abbia provati tutti.
Vi era affisso il cartello aperto
in alto invece ve ne era un'altro in cui c'era scritto "Anteiku".
Aprii la porta,mi sedetti in un tavolo libero e come sempre l'alto e attraente cameriere dai capelli rossicci mi disse <Buongiorno! Prende il solito?>
io risposi<Sì,grazie>
Aspettavo continuando ogni tanto a guardare di nascosto il cameriere che io ho soprannominato " Ragazzo carota" ,insomma, per via dei capelli.
Non mangio molto in passato ho sofferto anche di anoressia, ma le cose che preparano in questo luogo sembrano fatte da mani magiche... ho forse è il fascino del cameriere.
Finalmente! Il mio caffè e la mia brioche al cioccolato erano arrivati,il ragazzo carota me li posizionò sul tavolo e infine mi fece un dolce sorriso smagliante.
Mentre bevevo il mio caldo e delizioso caffè i miei occhi azzurri zaffiro furono attirati dal tavolo affianco dove stava seduto scomposto un ragazzo probabilmente tredicenne .
Le prime cose che notai apparte capelli bianchi disordinati erano cinque forcine rosse,le usava per tenere la frangette, con scarso risultato devo dire, erano incrociate e formavano una X.
Gli occhi erano di uno strano rosso e il suo abbigliamento era beh ...
..indossava una camicia bianca su cui vi erano raffigurate quelle che sembravano delle giraffe ma non ero sicura,sopra di essa aveva due bretelle color azzurrino sfumato, poi portava dei pantaloni neri lunghi fino al ginocchio.
Un'altra cosa che potei notare erano quelle che avevano le sembianze di cuciture ma potevano essere anche semplici disegni,si estendevano dal gomito del braccio destro al dito medio,ve ne erano anche altre sotto il labbro,sul collo e sull' occhio sinistro.
Il tocco di classe erano le rosse pantofole che aveva al posto delle scarpe
Che personaggio fuori dal comune, pensai accennando un sorriso senza accorgermene .
Aveva una faccia diciamo dolce e dei lineamenti infantili e delicati,mi ricordai improvvisamente del ragazzo che mi era sfrecciato davanti ne ero quasi sicura era lui.
Ignorando il fatto iniziai a leggere, dopo un po' guardai l'orario erano le 7:45 , presi lo zaino, lasciai la mancia sul tavolo, salutai e ringraziai il personale del bar,diedi un ultima occhiata allo strano ragazzino, al ragazzo carota e poi mi incamminai per l'università.
Per fortuna le cinque ore di scuola passarono in fretta, non parlo molto con i miei compagni non ho amici, non voglio neanche averli sto meglio da sola, mi sento... ecco..più a mio agio.
Non vorrei ferirli, tutte le persone che mi si avvicinano finiscono per rimanere feriti, quindi meglio così.
Presi in fretta i quaderni e i libri ,uscì da quella che i giovani ragazzi chiamano prigione, decisi di andare a mangiare in un ristornante non molto lontano da lì in cui vado spesso.
Dopo cinque minuti di passeggiata arrivai a destinazione.
Ero già piena sentendo il delizioso profumino arrivare dalla cucina ,era un ristorante molto grazioso e ben arredato,sulle pareti bianche vi erano diversi tipi di quadri della cultura giapponese.
Non vi erano tantissime persone ma meglio così perché il cibo sarebbe arrivato più in fretta ,la cameriera arrivò e mi domandò
<Cosa vuole ordinare?>
Io le risposi e attesi il mio ordine con ansia. Finito di mangiare presi lo zaino , uscì dal ristorante e mi incamminai verso il parco in cui andavo solitamente.
Gli alberi erano tutti spogli,il terreno era coperto da foglie secche ,faceva molto freddo .
Mi sedetti per terra davanti al recinto degli animali,tirai fuori dal mio zaino il mio album da disegno ,le cuffie ,una matita e una gomma dopodiché iniziai a disegnare la prima cosa che mi venne in mente.
Mentre ascoltavo la musica cercavo di ritrarre un angelo che piangeva, mi piaceva stava venendo bene.
All'improvviso però sentì un fruscio ,stavo per girarmi e vedere cos'era quando un gatto nero mi saltò addosso e dopo di esso una persona di cui non vidi il volto.
L'unica cosa che potei notare erano i suoi capelli bianchi....~~~•~~~•~~~•~~~•~~~•~~~
<Angolo no sense di una incapace scrittrice>
Okey,okey giù i fucili, sono consapevole che volete uccidermi per il capito lungo mi scuso in anticipo.
La storia per adesso ha un andamento lento ma chissà forse adesso che sta avvenendo l'apparizione di questo "misterioso" personaggio dai capelli bianchi
(anche se tutti sappiamo chi è ma shhh dettagli) le cose potrebbero cambiare.
Okey basta mi sto dilungando troppo, spero che questo infinito capitolo vi piaccia ditemi se li volete più corti e se vi va lasciate una stellina:)
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"DANGEROUS"
FanfictionNella incantevole capitale del Giappone invasa da ghoul, una timida,introversa ragazza,appassionata di lettura e affetta da una grave malattia incontra Juuzou Suzuya un ragazzo particolare . Tra i due nasce un forte legame che guarisce i loro cuor...