3- Contratto

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Nathan si avvicinò alle due donne che, con sguardo cupo, osservavano il padrone di casa avvicinarsi ad uno degli ospiti.
"I-io ho sbagliato qualcosa?" Chiese il ragazzo triste.
Marcus si era allontanato, il viso scuro e tirato, e Nate era sicuro di aver sbagliato qualcosa.

Linda si avvicinò, prendendolo a braccetto ed accarezzandogli il palmo della mano con dolcezza.
"No, tesoro, no. Non hai sbagliato nulla. Ma vedi, Marcus da buon padrone di casa, deve assicurarsi che tutti i presenti si comportino adeguatamente e che, chiunque esca accompagnato sia consenziente."
Nate alzò lo sguardo verso Marcus che ora parlava con un ospite, mentre una giovane ragazza si allontanava.
Si senti' uno stupido. Come sempre.

Amanda, ora dall'altra parte di Linda, gli accarezzò un braccio. Nathan gli sorrise riconoscente. Sapeva che stava cercando di consolarlo, anche se a modo suo.

"Scusate l'inconveniente." I tre si voltarono verso la voce e Marcus si avvicinò al ragazzo, ritornando al suo fianco.
Nate si strinse nell'abbraccio, desideroso di più contatto, di più calore.
Il più grande lo strinse contro il proprio petto, senza mai smettere di passare le dita tra i capelli del suo bimbo.

"Tutto sistemato?" Marcus annuì, la postura leggermente più rilassata ma lo sguardo sempre attento, pronto ad intervenire in qualsiasi momento.

La serata era passata in fretta e, fortunatamente, non c'erano stati ulteriori problemi.
Marcus, non appena tutti i loro ospiti avevano abbandonato la festa, si era finalmente buttato su uno degli eleganti divanetti presenti nella sala.
Linda e Amanda, dopo essersi assicurate che a Nate andasse bene rimanere con l'uomo, erano uscite. Anche loro troppo stanche per intrattenersi ulteriormente.

Nate si era allora seduto accanto a Marcus, piegando le gambe sulla seduta ed appoggiando il capo contro il petto dell'uomo.
Marcus si strinse il ponte del naso con due dita, rilasciando un sospiro.
Finalmente poteva dedicarsi pienamente al giovane ragazzo appena conosciuto, ma che desiderava ardentemente.
Si concesse un lungo sguardo al corpo sottile e delicato del ragazzo.

Dopo aver posato gli occhi affamati sul petto si spostò più in alto, verso il viso. I capelli corti e castani erano morbidi come la seta. Il viso delicato era appena arrossato, gli occhi celesti e semi chiusi, le labbra rosse da tutte le volte che il ragazzo le aveva morse.
Marcus si lecco' le labbra attirando lo sguardo del ragazzino. Poté vedere le sue guance imporporarsi e le pupille dilatarsi, mentre non smetteva di fissare il movimento di quel muscolo roseo.

"Piccolo." Lo richiamò.
Nate si avvicinò, sfiorando le proprie labbra contro le sue.
"Daddy." Mormorò roco.
Marcus spalancò gli occhi mentre poteva sentire polmoni stringersi e i lombi infiammarsi dall'eccitazione.
Le parole non erano più necessarie.
Con forza afferrò il capo del suo piccolo e se lo tirò contro, mentre le bocche dei due si scontravano.
Nate spinse i fianchi contro quelli del suo Daddy, facendolo ansimare. Le erezioni appena accennate una contro l'altra.

"Baby boy, lo sai che dobbiamo parlare prima." Uno schiocco sulla natica e Nate si allontanò dalle labbra dell'uomo con un gemito.
"Bimbo, non fare il cattivo."
Nate annuì velece, allontanandosi dalle labbra del più grande ed appoggiando il volto contro la sua spalla. Il fiato pesante che accarezzava la pelle abbronzata.

"Lo sai che, nel caso mi accettassi come tuo Daddy, dovrai seguire delle regole. Le mie regole." Aggiunse.
Il ragazzo gli si strofino' contro, facendolo sibilare.
Marcus richiamò uno dei suoi dipendenti, che impettito si sporse dall'uscio della porta.
"Portami il contratto." Il servitore fece un movimento appena accennato ed uscì, per poi rientrare pochi minuti dopo. In mano vari fogli, che prontamente consegnò all'uomo.

Marcus avvicinò i fogli al ragazzo, che poté finalmente concentrarsi sulle pagine.
Il contratto, sottoscritto da Marcus Black, indicava le regole che avrebbe dovuto seguire.
Il ragazzo teso ingoio' un grumo di saliva.

Il contratto presentava molti punti.

-1 Il baby boy dovrà seguire diligentemente le seguenti regole.

-2 Il baby boy alloggera' con il suo Daddy, nella stessa casa e nello stesso letto.

-3 Il baby boy dovrà ascoltare ed accettare le richieste del suo Daddy.
In caso il baby boy temesse una qualsiasi pratica dovrà preventivamente parlarne con il suo Daddy.

-3 Il Daddy sceglierà l'abbigliamento ed il comportamento del Baby boy
Il Daddy accetta comunque richieste, sempre che questo le accetti.

-4 Il Daddy, nel caso in cui il baby boy disubbidisca, si riserva di poter scegliere la punizione secondo lui più adeguata.

Il contratto presentava vari altri punti, più e meno importanti.

"Io vorrei sapere..." Mormorò il più piccolo. "Linda e Amanda... "
Marcus lo fermò immediatamente. "No, piccolo. Loro hanno una relazione completamente diversa. Io sono un Daddy, non un Dominatore."

Nate annuì più rilassato. Linda gli aveva accennato qualcosa, come ad esempio le punizioni severe a cui la sottoponeva Amanda.
"Le mie punizioni non hanno niente a che vedere con le loro." Lui aveva già compreso quali erano le paure del ragazzo. Le paure di ogni Sugar Baby che si avvicinava per la prima volta al suo mondo.

Il ragazzo rilascio' un sospiro. Ora più tranquillo.
"Questo non significa che, nel caso dovessi disubbidire ad un mio ordine, non ti puniro'."

"E quali sarebbero le tue punizioni?" Marcus gli lanciò uno sguardo di fuoco.
Il ragazzo sobbalzo' ed aggiunse: "Daddy".
Marcus sorrise accondiscendente e, con un ghigno malizioso, gli mormorò suadente contro l'orecchio. "Oh, io credo lo scoprirai molto presto."

🌸Note dell'autrice
Bentornati! Spero la storia vi piaccia. Fatemi sapere cosa ne pensate e se la storia vi piace.
Miko ❤️

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