My Sweet Sugar Baby

4- Conoscersi

Eccomi qui con un altro capitolo.
Scusate l'enorme ritardo.
Per farmi perdonare questo capitolo sarà un po più lungo.
***Attenzione, in questo capitolo si tratteranno temi delicati***

"Buongiorno, piccolo." Nate si rigiro' nell'abbraccio stritolante di Marcus.
Con occhi lucidi ed assonnati osservò l'uomo allungato su di lui.
I capelli neri erano disfatti ed un ciuffo gli cadeva delicato davanti alla fronte.
Un sorriso strafottente sul volto e gli occhi puntati contro le sue labbra.

"Buongiorno, Daddy." Miagolo' avvolgendo il collo muscoloso con le braccia e strofinando il viso contro il petto marmoreo.
Marcus respiro' a fondo, cercando di non saltare addosso al ragazzo, l'ormai evidente erezione che premeva contro il suo fianco.

"Forza, in piedi. Andiamo." Lo richiamò Marcus lasciandogli una languida carezza contro il petto piccolo e sottile.
"Dove andiamo oggi Daddy?"
Mormorò facendo scivolare lo sguardo sul sedere sodo di Marcus, coperto da un boxer nero attillato.

"Piccolo." Lo richiamò il suo Daddy infilandosi un pantalone. "Se vuoi vai a farti un bagno, alla colazione ci penso io."
Sorrise, mostrando i denti bianchi e perfetti, ed uscendo dalla stanza.

Nate si lasciò cadere sul materasso, le lenzuola che gli avvolgevano i fianchi minuti. Si lasciò andare ad un sospiro.

L'uomo la sera prima lo aveva riaccompagnato a casa e sull'uscio della porta si era fissati a lungo, come in attesa.
Nate aveva sperato fino all'ultimo che gli chiedesse di restare, invece Marcus gli aveva lasciato un bacio a fior di labbra e si era girato, diretto alla sua macchina.

A quel punto, vedendolo andare via, Nate gli era corso dietro, abbracciandolo e chiedendogli di restare.
Aveva sentito Marcus sospirare, per poi abbracciarlo con forza.

Nonostante il timore che desiderasse di più, Marcus invece si era comportato da vero gentiluomo.
Lo aveva coccolato, baciato e carezzato con dolcezza, e mai aveva provato ad andare oltre e per questo gli era immensamente grato.

Sapeva che la sua inesperienza non sarebbe stata un problema per il suo Daddy anzi, quando gli aveva confessato di non aver mai avuto un rapporto gli era sembrato più che felice.
Sperava solo, quando sarebbe stato il momento, di soddisfare il suo Daddy al meglio.

Pigramente scivolò fuori dal letto, incamminandosi verso il bagno.
Dopo aver riempito la vasca si immerse nell'acqua bollente e si fece cullare dal profumo del suo bagnoschiuma preferito.

Si stava quasi per addormentare quando due mani iniziarono a massaggirgli le spalle con delicatezza.
Alzò lo sguardo su Marcus che, ancora a petto nudo, gli sorrise.

Nate non smise di osservarlo. Quell'uomo era troppo bello per essere vero, troppo affascinante per desiderare al suo fianco un ragazzino impacciato e timido come lui.

"Fammi spazio." Senza aspettare una risposta si abbassò i pantaloni, mostrando le proprie nudità al ragazzo, che stava diventando rosso come un pomodoro.
Marcus poté vedere le papille del ragazzo dilatarsi eccitate. Ghigno' soddisfatto, immergendosi. Trovava molto divertente ed appagante far eccitare il suo bimbo.

Nonostante lo conoscesse da troppo poco tempo, era sicuro che quel ragazzo era quello giusto.
Finalmente.

Ormai, alla soglia dei 30 anni, aveva cambiato fin troppi Sugarbaby.
A volte per suo volere, a volte per volere dello Sugarbaby stesso ed a volte anche da parte di entrambi.
Il suo non era un mondo semplice, facile da capire.
Non tutti i Daddy erano come lui. Nonostante sapesse di essere un Daddy molto esigente e ligio alle regole, non era un Daddy crudele.
Traeva immensa soddisfazione nel vedere il proprio Sugarbaby felice ed appagato. E non amava infliggere le sue "punizioni" che, a differenza dei Daddy più duri, consistevano principalmente in sculacciate o privazioni leggere.
Non amava nemmeno vedere i propri Babyboy piangere.