Shot

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"Verrrrrrrrrr" mi urla Liv dalla porta "Sei pronta? Dobbiamo andare" e io in risposta dico "Diciamo di sì dai" mentre Liv mi guarda disgustata mentre sono nei miei jeans blu e nella mia felpa nera. "Assolutamente non puoi uscire in questo modo" "Ah no?" Vorrebbe combattermi ma appena mi vede con un'espressione apatica in volto si arrende accorgendosi solo ora anche della mia grande voglia di andare a questa festa ma soprattutto di quella più grande di tornare a casa e buttarmi sul letto per non alzarmi prima di 6 mesi, lei pensava che io mi sarei divertita e mi dispiace ma non è così. Prima di abbandonare del tutto la battaglia però mi dice "Almeno ti metti questa" e mi porge una giacca elegante nera semplice che ha appena tirato fuori dall'armadio insieme a una canotta bianca, cedo almeno un po' per farla contenta e farla sentire utile, "Se proprio ci tieni" dico girando gli occhi, ma lei ora sorride, uno di quei sorrisi tristi di chi comprende cosa stai passando e sta cercando di tutto per aiutarti ma nulla funziona, quindi semplicemente li indosso e usciamo.

~Alla festa~
Arriviamo dopo mezz'ora di taxi in cui siamo state sballottate da un'autista isterico a cui stavo per offrire una camomilla, una tisanina zenzero e curcuma e qualche calmante che tengo sempre con me, ma Liv mi ha fermato dal darglieli veramente per la concreta paura che ci lasciasse in mezzo alla strada di notte, ed effettivamente aveva ragione. Ma una giusta può esserci? Solo una al giorno, così per sapere se sperare ancora o rassegnarsi al mai una gioia perenne. Sembro la protagonista di un film comico accidenti.
Il locale è stupendo, pieno di luci, elegante ma non aristocratico non si sente la musica per la tanta gente che urla ma stranamente la pista è piena di persone che ballano, seguendo chissà quale ritmo e probabilmente uno tutto loro, ognuno diverso da quello degli altri.
Siamo appena entrate e già ho perso Liv, sparita chissà dove s chissà con chi, Tommy doveva venire per conto suo e forse con Jessica, quindi sono sola in mezzo a una marea di gente che non conosco. Perfetto direi. La mia serata ideale. Penso che se ora trovassi Liv la strozzerei. Mi guardo intorno e noto che si divertono tutti, potrei provarci anche io, però mi serve un aiuto. Allora mi fiondo al bancone in cui servono alcolici. Il barista appena mi vede mi dice "Ciao bella signorina cosa ti servo", e penso che sia molto inquietante ma penso anche che tanto da qui a 5 minuti mi vedrà vomitare per la sbornia quindi si toglierà quel sorrisetto sornione dal volto e non sarà più così contento della mia presenza. "Tre shot di quello più forte che hai" rispondo, "Uh qualcuno si vuole ubriacare quí" sento Tommy dire e infatti mi giro ed è proprio lui allora annuisco e comincio a bere, poi gli chiedo "Ma Jessica?" E lui risponde "È in bagno" allora mi viene in volto un'espressione  fra lo stupito e il malizioso e dico "Non è che voleva che andassi con lei?", un piccolo e ingenuo Tommy mi osserva sconvolto e un po' impanicato poi guarda il barista che annuisce e poi di nuovo me, dopodiché mi dice "Grazie Ver Ver" scroccandomi un bacio in fronte per poi correre e urlarmi "Ti porto a casa io aspettami!", Qualcosa mi dice che ci metteranno un po', lo penso ma non lo dico mentre rido fra me e me come chi la sa lunga. Intanto continuo a bere shottini di qualcosa che potenzialmente mi manderà in coma.

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Angolo autrice:
Heyyy piacere di conoscervi
È poco che ho iniziato a pubblicare ma spero che la mia storia vi piaccia.
Siamo tre come si può capire dal nome ma alcune storie sono scritte da una sola di noi (come questa).
Spero che commentiate e spargiate la voce per far conoscere la mia storia a più persone in modo da farmi capire se ciò che scrivo piace.

Love you, kisses xoxoxo

Another RealityDove le storie prendono vita. Scoprilo ora