Dove sono?

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Erano le due del sabato pomeriggio ed erano ancora lì a PENSARE come si sarebbe dovuto vestire Tommy, una piattola proprio, e ancora non ci era arrivato. "Tommy" dico "vado a fare un pisolino non mi sento bene" e lui mi risponde "ok caraaa" e corre per la stanza scoccandomi un bacio sulla guancia prima di continuare a correre e io me ne vado. Entro in camera e mi stendo sul letto, addormentandomi quasi subito.
Dopo poco mi sveglio più stanca che mai e apro gli occhi lentamente ma non sono nella mia stanza, non so dove mi trovo, allora urlo ma non esce niente. Mi porto le mani alla bocca e trovo una cosa davanti che si infila giù giù nella gola. Urlo di nuovo e provo a togliermi quello che ho riconosciuto come un tubo, parte un allarme fortissimo che ti entra nei timpani e ti fa sentire come se fosse l'unico suono che potrai mai più udire nella tua vita. Fa male ma non importa, ciò che conta è toglierlo. Non vedo nulla, tutto viene offuscato dal dolore e quando mi accorgo di un movimento nella stanza capisco che ora non sono più da sola. Una donna, sembra dalla voce, mi dice di calmarmi ma non so chi sia. È tutto bianco. Anche lei è bianca. Anche io penso di essere bianca. Bianca come i morti. Sono morta? Eppure sembra tutto così reale. Oppure viola visto che non respiro più. Tento un ultima volta di togliere il tubo con le forze che mi rimangono e stavolta si sta strappando qualcosa nella mia gola. Fa male. Mi parte una scarica di dolore che dal collo arriva a tutto il corpo. Non sento più le mani, le gambe, il torace, anzi non sento più nulla. Ora è solo buio.

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