Punizione

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Lunedì. Odio il lunedì,in realtà detesto tutti i giorni in cui devo svegliarmi presto. Soprattutto i lunedì di novembre,talmente freddi che,appena il vento ti sfiora, vorresti risalire la scale e buttarti sul letto ancora tiepido. Come se non bastasse da oggi in poi dovrò prendere la metro o il pullman per la prima volta in diciassette anni. Chi ha bisogno di salire su un bus,sopportare il chiacchiericcio della gente,l'autista che guida come se fosse un pilota di formula uno o una lumaca con il colpo della strega,se hai un autista privato?A quanto pare,Elisabeth Pears,sì. Tutto per una stupida punizione!
Il cocktail che ho versato "accidentalmente" su mia cugina Yvonne doveva essere davvero freddo. Mia cugina è l'esempio perfetto del risultato dell'unione tra un viscido ramarro e una gallina:due zaffiri,freddi come il suo cuore,curve giuste nei punti giusti,capelli lunghi e setosi color caramello,labbra carnose e una lingua velenosa. Io con la mia massa nodosa di boccoli biondo cenere,occhi blu notte e assenza di forme non posso competere;specialmente se indossa un tubino rosso cremisi e sorride languidamente. Al party in onore dei clienti cinesi di sabato sera la sua acidità è stata finalmente punita. Per una snob come lei,è una vergogna che la cugina abbia amici comuni. Così si è messa insultare la mia amica Lindsey e a quel punto il mio drink è finito su di lei. Ovviamente ha iniziato a urlare e piagnucolare e gli ospiti sono rimasti sconvolti. Papà si è infuriato e prima di ripartire per Pechino con mamma ha proibito a Max di accompagnarmi a scuola. Ho provato a difendermi dicendo che i cinesi potevano averla scambiata per un'usanza,ma è stato irremovibile. La verità è che ho paura di perdermi e a New York potrebbe essere un vero problema. Scometto che i miei sperano che io molli la scuola per dedicarmi all'azienda di famiglia,ma si sbagliano di grosso:voglio andare al college e vivere contando su me stessa. Il mio sogno è diventare giornalista,ma prima devo superare gli esami e beh...sono nei guai:ho troppe C e F. Per questo oggi sono interrogata di arte e per fortuna Lindsey è un genio.

Dopo l'interrogazione la raggiungo in corridoio.
-Una B-!Sono in genio!-Grido stritolandola.
-Okey genio che ne dici di andare in mensa?-
-Prendimi il posto,ho dimenticato il cellulare-
Raggiunto l'armadietto,cerco la chiave,quando una mano chiude lo sportellino,facendomi sobbalzare.
-Bella giornata,vero Eli?-
-Lo era prima d'incontrarti,Brandon-
Se c'è qualcuno più odioso di Yvonne,è Brandon Mily. La sua bocca perfetta si apre in un sorriso divertito.
-Mi ferisci profondamente.-
-Non desidero altro.-Ribatto già scocciata e decisa a chiudere lì la conversazione.
-E io che mi preoccupavo per te.Pensavo che la rottura tra Logan e Courtney ti avesse causato un infarto o che fossi andata in iperventilazione.-I suoi occhi verdi mi scrutano attentamente. -Sto bene,e non vedo perché dovrebbe importami- Bugia, sono pazza di Logan da ben due anni.
-Di sicuro a lui non gliene frega niente di te.-Le sue parole mi feriscono.-Che ne sai!Non siete neanche amici-
-Per fortuna...vedi l'hai appena ammesso.Comunque non sei il suo tipo:lascialo perdere.-
-Come se m'importasse la tua opinione!-
Per fortuna Josh e Michael,i suoi amiconi,lo chiamano e ne approfitto per andarmene. Lo odio! Non dovrebbe importare quello che pensa lui,vuole solo ferirmi. Purtrollo sono un insicura cronica e le sue parole mi tormentano per tutta la giornata. Lo conosco da due anni e il suo scopo sembra quello di torturarmi. Suo padre è un pezzo grosso,socio del mio e,se possibile,ancora più odioso del figlio. Aveva portato il figlio solo per fare bella figura:tutti sapevano che il ragazzo viveva con la madre,in un appartamento vicino Central Park,mentre Charles Mily in un attico a Manhattan con la sua giovanissima fidanzata. Ecco!
Ora provavo compassione per quel tricheco.

Dopo pranzo cerco di organizzare un piano che funzioni, finora tutti sono andati in fumo(chissà di chi è la colpa!?).
-Adesso che non ti accompagna più Max,apprifittane:prendi la metro.-
-Che c'entra?Io devo fidanzarmi non pensare ai mezzi pubblici!-
-Ma no,scema-con fare misterioso si scosta i capelli castani dagli occhi grigi.-Logan prende sempre la metropolitana,potrai vederlo tutti i giorni-
-COSA!!!-accorgendomi delle occhiate degli altri abbassi la voce
-Ti adoro,Lily-
-Lo so-ammica lei.
Adesso ho scienze,materia che adoro,inoltre è una lezione in comune con Logan.Giuro che la mia passione per la scienza non ha nulla a che fare con quel bocconcino biondo,con gli occhi color nocciola,che è appena entrato in classe. Sospiro estasiata.
-Stai sbavando-Brandon interrompe i miei sogni ad occhi aperti.-E hai una faccia da sogliola-
-Oh sta zitto!-
A fine lezione per poco non esulto:Brandon mi ha lanciato palline tutta l'ora.Una voce vellutata mi chiama-Ehi Sisi,oggi vieni a vedere l'allenamento di football?-È Logan!!-C..Certo,volentieri-Okey capacità di flirtare:0.Facendomi l'occhiolino si allontana. -Sisi?!Ma quanti anni ha,5?-Per poco non ringhio-Cosa vuoi?!-Prima che gli rompa il nasi con un pugno scompare tra la marea di studenti.
Altro fatto positivo di prendere la metro è che posso parlare con Rachel,la mia migliore amica dopo Lindsey. È un maschiaccio nei modi di fare e nel vestire,ma è davvero bella:occhi verdi e ricci ramati.-Allora inviterai Logan al ballo di Natale?-chiede lei.-Non lo so,se dicesse di no mi sentirei morire-sussurro
-Se non provi,non lo saprai mai:tira fuori le unghie da panterona e mira alla preda-
-Non so dove trovare il coraggio;mi sento svenire e mi treamano le gambe appena lo vedo,se gli parlassi probabilmente inizierei a sudare come un lottatore di sumo e balbetterei-Dopo aver cercato di convincermi Rachel scende.
-Così lo inviterai al ballo,non pensavo fossi così coraggiosa,Sisi-
Ancora la sua stramaledetta voce!!
-E se anche fosse-
-Non ti conviene,troverà una sostituta e poi è il maschio che deve invitarti-
-Siamo nel 2000 non nel settecento!E poi si è appena mollato-
-Per lui una vale l'altra-
-Per te no?-
-Non stiamo parlando di me-
-Comunque non è vero:lui è più dolce e sensibile di quanto sembri-
-Già,perché lo conosci-Sbuffa lui.
-Più di te,di sicuro.E non so perché sto ancora qui ad ascoltarti.-
-Perché sai che ho ragione-Senza darmi tempo di ribattere scende,lasciandomi di stucco:chi si crede di essere!?!
Arrivata a casa mi butto sul letto:quando capirà che sono la ragazza giusta per lui?Che mi piace non solo per la popolarità,ma anche per il suo sguardo gentile e per il sorriso che ti scalda il cuore, anche nelle mattine più fredde?

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