La mattina seguente la mia faccia è orrenda. Le guance striate di rosso e le occhiaie profonde,per non parlare degli occhi arrossati e appiccicosicci. Grugnendo,mi trascino in bagno e faccio una doccia veloce. Ho bisogno di una giornata solo per me,in cui mi prendo cura di me stessa senza stress. Prima che qualcuno possa intercettarmi e dirmi cosa fare mi fiondo fuori casa. Mi stringo nel cappotto di lana e prendo la metro per Brooklyn. Il quartiere come il resto della città è addobbato con ghirlande e luci. Ciò che mi attira di più però è il mercatino. Passo così l'intera mattinata a finire gli acquisti di Natale:una bottiglia di zabaione e un tronchetto al cioccolato per festeggiare mangiando schifezze e non i panettoni dietetici di casa mia,una beauneige, con all'interno una casetta innevata con vicino due pattinatori,che se azionata diffonde le note di jingle bell, per Lindsey,un paio di orecchini d'argento con brillantini a forma di fiocco di neve e un paio di calde e morbide moffole per me. Per Rachel ho già comprato il cd dei Muse,lo scorso week end. A pranzo mi fermo in una tavola calda e bevo una squisita tazza di densa cioccolata bollente. Sto programmando cosa fare nel pomeriggio,quando qualcuno batte sul vetro e mi fa cenno di uscire. Afferro la sciarpa e il cappello e raggiungo Michael sul marciapiede. Questo ragazzo ha un look invidiabile: il cappotto grigio antracite risalta i suoi occhi grigi come il cielo prima che piova,il cappello blu chiaro sopra i ricci quasi rossi,la sciarpa rossa e i due anelli di bronzo. Il caldo sorriso è l'accessorio che apprezzo di più.
-Anche tu ti dedichi agli ultimi acquisti?-mi chiede dopo avermi salutato.
-Ho finito stamattina,volevo avere una giornata tutta per me,prima che inizi l'incubo delle feste-
-Festa e incubo non possono stare nella stessa frase-afferma scandalizzato mentre ci avviciniamo al ponte.
-Se hai una famiglia come la mia si:ci saranno cenoni quasi tutte le sere,con invitati snob che saranno falsamente gentili quando in realtà si detestano,musica classica tutta la sera,balli di coppia noiosi,discorsi su chi ha tradito chi o sui i titoli in borsa. Non potrò parlare e dovrò essere aggraziata tutta la sera e tutti mi giudicheranno-
-Credo che ci sia di peggio,pensa al buffet!-
-Non basta a compensare tutto il resto,da me le feste sono occasioni per allacciare alleanze e fare accordi. E poi non sopporto nessuno degli invitati-interrompo la mia tirata quando lo vedo sorridere divertito.
-Che c'è? -
-Mi ricordi Brandon,mi ha fatto più o meno lo stesso discorso ieri pomeriggio- appena lo nomina mi irrigidisco,ma lui non sembra notarlo.
-Non penso che sia nella mia stessa situazione,almeno sua madre è decente-
-Mmm,il padre basta per rendergli la vita difficile. Ha appena smesso di pagarle gli alimenti perché dice che il figlio è abbastanza cresciuto. Brandon pensa che lo faccia perché vuole obbligarlo ad andare a vivere con lui. Lo incastra sempre tra cene e cose varie e adesso poi è ancora peggio- addio giornata di relax,senza pensieri. Quel "adesso poi è ancora peggio" mi incuriosisce troppo.
-Ancora peggio? Perché cosa è successo?- lui sembra esitare.
-Mi prometti che non lo dirai a nessuno o a Brandon?-Rido per nulla divertita.
-Fidati non corri questo rischio,con Brandon non penso che tornerò a parlarci presto-
-Cosa è successo?-
-È successo che è uno stronzo-borbotto arrabbiata. Nonostante abbia appena insultato uno dei suoi migliori amici Michael torna a ridere ancora più forte.
-Sì,sa essere abbastanza coglione quando vuole-
-Non è divertente,lo detesto più di prima-borbotto un po' imbarazzata.
-Cosa ti ha detto?-s'interessa. Così mi ritrovo a raccontargli tutto,tralasciando il nostro "accordo".
-Wow devi stargli simpatica per aiutarti con Logan-quando dice il suo nome fa una smorfia.
-Cosa c'è che non vi piace in lui!!-
-Sarà carino e simpatico,un pensierino ce l'ho fatto pure io però è un debole. Segue la massa,si comporta come si aspettano gli altri:è un idiota- sento la rabbia montare,ma non ha senso prendersela con lui:ognuno pensa quello che vuole.
-Vabbè,quindi cosa è successo di così terribile a Brandon?-
-Il padre e Brittany,la fidanzata,si sposano a gennaio e lo hanno avvisato solo due giorni fa,dopo la gara di nuoto via telefono-
-Oh-ecco perché era così nervoso e non voleva festeggiare con gli altri.
-Brandon non sopporta la sua futura matrigna. Crede che abbia preso il posto della madre e la incolpa per la situazione:suo padre in un attico e la mamma in una casetta,che arranca per arrivare a fine mese-
Non so cosa dire. Mi dispiace per lui,anche se fatico ad ammetterlo. Si è sempre comportato da cazzone con me,ma non se la passa bene con i suoi proprio come me. Non so come reagirei se mio padre mi telefonasse e dicesse: mi sposo con una donna vent'anni più giovane,che tu odi e lascio tua madre in difficoltà;se tu vuoi vivere meglio,lasciala nella merda e vieni da me. Sento un po' della rabbia contro di lui sfumare,ma non dimentico quello che mi ha urlato:se era nervoso, cosa c'entravo io?
-Quindi se ti ha trattato così probabilmente l'ha fatto per sfogarsi-
-Potrebbe,ma io non sono un pungiball-
-Quando è di quell'umore,gli riesce bene ferire gli altri. Non voleva dirti quelle cose-
-Come fai ad esserne sicuro?-
-Lo conosco,non fa avvicinare molte persone. Tu hai carattere,gli stai simpatica o non ti avrebbe mai aiutato-
-Se lo dici tu-borbotto poco convinta. Se gli sto simpatica perché mi ha fatto scherzi e preso in giro da quando ci conosciamo?
-È una brava persona. Quando-sospira-quando ho capito di essere be gay a casa non l'hanno accettato subito. Non mi hanno urlato contro,ma sentivo mia mamma piangere e il nonno mi guardava sempre con occhi tristi. Avevo tredici anni e conoscevo Brandon e Josh da quattro. Temevo di perderli,ma quando Brandon l'ha saputo,non mi ha detto nulla. Ha continuato a trattarmi normalmente,se gli altri mi guardavano male o peggio mi prendevano in giro lui c'era. Ha picchiato anche uno che mi aveva preso a calci. Nessuno mi ha più toccato. Un amico così è una persona preziosa-
-Perché avrebbe dovuto trattarti diversamente? Sei sempre tu,anzi se non fossi gay non saresti Michael-
Lui mi sorride e dice solamente:-Siete più simili di quanto pensiate-
Fino a casa camminiamo in silenzio,ma non è imbarazzante,mi aiuta a riflettere e a calmarmi. Solo quando è il momento di andare riprende a parlare.
-Farete pace?-
-Se mi chiede scusa prostrato ai miei piedi e mi regala qualcosa potrei pensarci su- Michael mi saluta e si allontana ridacchiando.****
La vigilia di Natale in casa l'atmosfera è frenetica. Tutti corrono da una parte all'altra,trasportando piatti,tovaglie o secchi e scope. I pavimenti vengono lucidati,la polvete spazzata via e tutto e tirato a lucido,tanto che potrei persino specchiarmi nei tavoli di legno massiccio. Mio padre sta preparando il discorso di auguri e rilegge le ultime carte sugli scambi commerciali. Mia nonna dirige la servitù e ispeziona tutto. Mia madre invece si occupa di me e mia cugina. Ci porta gli abiti e ci ripete tre volte cosa dobbiamo fare:essere educate,sorridere e tacere a meno che non abbiamo qualcosa di intelligente da dire sulle questioni politiche. Mi rassegno ad una serata terribilmente noiosa. Se solo potessi leggere un libro al calduccio vicino al camino. Poi mi addormenterei sotto l'albero con una coperta pesante addosso e mi sveglierei il mattino dopo per aprire i regali. Niente cene sontuose,qualcosa di semplice.
-Stai zitta,non parlarmi;se qualcuno chiede non siamo cugine. E soprattutto tieni i bicchieri pieni lontano da me-
Ghigno divertita per spaventarla- non preoccuparti,non ti getterò nessun cocktail addosso,stasera ci sarà il porridge-
Alle otto ormai il salone principale è gremito. Gli ultimi invitati stanno arrivando. Il mio abito argento è troppo sofisticato e aderente in vita. Ci sono sbuffi ovunque:sulla spalla,sulla schiena,in vita e in fondo. Per non parlare degli strass. I capelli raccolti poi mi appesantiscono il capo. La festa è iniziata da un'ora e già vorrei crollare sul tavolo di mogano e dormire. Per dare l'impressione di fare qualcosa giro in mezzo alla folla con un bicchiere di champagne in mano. Un movimento in fondo alla sala attira la mia attenzione.
Charles Mily entra nel salone seguito da una ragazza,che potrebbe essere mia cugina,mora,con le curve nei posti giusti esaltate dall'abito blu attillato che indossa. Stringono la mano ai miei e insieme si dirigono verso il tavolo degli antipasti.
All'entrata vedo Scott alle prese con un ragazzo che gli ha gettato svogliatamente addosso il suo cappotto. Sento il sangue pompare furiosamente nelle orecchie e il resto della stanza sparisce. Un ragazzo alto moro in smoking entra,passandosi una mano tra i capelli come se non sapesse perché si trovi qui. Senza accorgermene faccio un passo avanti: potrebbe essere lui?
-Brandon!!-Mia cugina mi precede e lo accoglie festosamente,prendendolo sottobraccio. Innavertitamente mi rovescio addosso il contenuto del mio bicchiere
-Porca vacca!-Salveee gente
Non sono morta per fortuna
Eli è imbranata quasi quanto me XD
Comunque cosa pensate del capitolo?Secondo voi cosa succederà nel prossimo?
Posso solo dirvi che Eli farà "cose interessanti"...
xo xo xo
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Love Is You
RomanceElisabeth Pears da un sempre innamorata del popolare Logan Blake si trova a scendere a patti con l'irritante e bellissimo,anche se non lo ammetterebbe mai,Brandon Mily,che nonostante i frequenti battibecchi, sembra capirla anche più di quanto si cap...