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Dean scende dall'Impala e si avvia verso la veranda di Cain, alzando la polvere ocra del vialetto. Il ronzare dell'apiario può sentirsi fino a lì, anche se è solo un mormorio distante.

Dean sospira e suona il campanello.

Ha fatto una cazzata ed è pronto a rimediare. Gli sembra che la sua vita sia stata rivoltata come un calzino dall'arrivo di Cas e, anche se non è ancora pronto a soffermarsi sul significato di quella rivoluzione, di certo è pronto a supplicare perdono per la sua insensibilità.

O spiegarsi, almeno, prima che Cas decida di non aver bisogno di un amico come Dean nella sua vita.

«Dean?»

«Ehi, Cain! Disturbo?»

L'uomo si fa da parte, e Dean entra nella penombra dell'atrio, sollevato dall'aria condizionata che riporta la temperatura del suo corpo a un livello accettabile.

«Come mai da queste parti?»

Dean, come ogni volta che vede Cain, non può fare a meno di notare la luce triste dei suoi occhi e a riconoscerla come la stessa che ha vissuto nello sguardo di John per anni. Perdere qualcuno è difficile. Anche Cas ha mostrato quella stessa espressione, parlando della madre di Jack. È diverso, certo, ma non è più facile.

«Sono qui per... un favore, diciamo.»

Cain gli fa strada verso la cucina e lo invita a sedersi con un gesto elegante della mano.

«Birra?»

«Sì, grazie.»

«La mia birra al miele?»

«Perfetto,» risponde Dean, pregustando la specialità di Cain.

Quando sono entrambi muniti di una bottiglia ghiacciata, Dean cerca di trovare le parole per spiegare di cos'ha bisogno. Sa bene che potrebbe semplicemente dire che si tratta di qualche acquisto fatto senza scopo, ma sa anche che Cain gli leggerebbe dentro le stronzate e non lo giudicherebbe in ogni caso. Tanto vale...

«Hai presente Cas? Uhm, Castiel Novak, quello che ha comprato la tua vecchia casa?»

«Sì, certo. Ci siamo parlati e gli ho regalato un po' di miele per...»

I suoi occhi pallidi si spostano di lato, seguiti da un gesto eloquente della mano.

«Ha detto che lo aiuterai con il giardino.»

«È il minimo che posso fare. Vorrei non aver affidato tutto ad Alistair per la fretta di vendere, ma il danno è fatto.»

«Nah, non è niente di irreparabile. La casa è solida. Ha solo bisogno di un po' d'amore.»

Dean fa un lungo sorso e poi si porta la mano libera alla nuca, per grattare i corti capelli e trovare le parole.

«Se qui per questo? I lavori del giardino?»

«No, no, ecco io...» Den sospira. «Potrei aver fatto una piccola cazzata e vorrei comprare qualcosa per Cas e suo figlio, sai, un'offerta di pace. Quei due amano il miele e le api e tutte queste cose. In più ho pensato che, non lo so, un giorno di questi potevamo metterci d'accordo per fargli vedere dove tieni le arnie, ecco.»

Cain lo osserva per qualche istante, poi si apre in un sorriso sotto la sua barba grigia.

«Ma certo, Dean. Nessun problema.»

«Oh.»

«Cosa ti aspettavi? Che mi sarei opposto a far felice un bambino e suo padre?»

«No, no, solo... non lo so, io...»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 22, 2021 ⏰

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Our Happy Ending | Destiel | ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora