Tensioni

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SORAYA:

Mi svegliai alle dieci del mattino, avevo dormito nove ore quindi non avevo molto sonno.

Mi preparai, mi vestii, e mi truccai non troppo pesantemente, giusto con un po' di mascare. Poi scesi le scale per andare in cucina, dove mi aspettava la colazione.
Sul tavolo c'era un ciambellone al cioccolato, il mio preferito, diverse cheesecake alla nocciola, al cioccolato e ai frutti di bosco, non mancavano i toast, visto che Riccardo li adorava e in fine c'era al centro del tavolo una brocca di spremuta all'arancia.

«È arrivata tua madre» disse Riccardo masticando il toast e guardando fuori dalla finestra.

Mi girai per guardare anch'io, ma riportai subito dopo lo sguardo sul ciambellone, per poi prendermi una fetta.

«Avrai una sorella quindi.» disse Riccardo, ancora con lo sguardo puntato alla finestra, guardando e studiando ogni movimento di mia madre.

«Non me lo ricordare» dissi addentando la fetta di ciambellone che avevo in mano.

«Perché no? È pur sempre tua sorella, lei non ha colpe.» disse Riccardo spostando lo sguardo dalla finestra a me.

«Possiamo non parlarne?» dissi versandomi la spremuta d'arancia nel bicchiere.

Mi dava fastidio il fatto che fosse un po' troppo invasivo, gli avevo chiaramente detto di non parlarne, perché continuare?

Zia Stella entrò in cucina per unirsi anche lei alla colazione, si sedette sulla sedia e prese una fetta di cheesecake ai frutti di bosco, la sua preferita.

«Ti piace il ciambellone? Ci ho messo tutto il mio impegno ed amore per farlo.» disse mostrandomi un grande sorriso sulle labbra e porgendomene un pezzetto.
Zia Stella era sempre stata gentilissima, teneva molto a me e si garantiva sempre che io fossi a mio agio.
Le voglio molto bene.

«Grazie zia, è buonissimo.» dissi prendo il pezzettino.

«Sto arrivando» urlò Claudio dal piano di sopra, era sempre il solito ritardatario.

«Sei sempre il solito» disse zia Stella.

Io mi misi a ridere e fece lo stesso zia Stella. Riccardo aveva, invece, uno sguardo pensieroso. Chissà a cosa starà pensando.

«Dov'è tuo fratello Giulio?» chiese zia Stella.

«Sta ancora dormendo il tuo bel figliolo» scherzò Claudio mentre faceva avanti e indietro per le stanze del piano superiore, probabilmente non trovava i vestiti, il ché mi fece uscire dalla bocca una lieve risata.

Zia Stella girò gli occhi per guardarmi.
«Meno male che ci sei tu» disse prendendomi la mano con la sua e stringendola forte.

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ECO:

Erano le tre del pomeriggio e fra meno di un'ora sarebbero venuti Cherin, Cleide, Giovanni e Deliah per passare una vigilia di Natale diversa, tra amici. Poi più tardi si sarebbe aggiunta anche Soraya.

Preparai la tavola per la cena, ma con degli aperitivi che fungevano da antipasto.
Avevo portato sei drink analcolici, uno per ognuno, e qualche pacchetto di patatine con qualche snack.

Mi feci le mie solite trecce, partenti dalla fronte fino a metà testa, e mi misi giusto tre passate di mascara per mettere in evidenza le mie ciglia poco visibili.
Per dare un tocco in più al tutto ho applicato un gloss trasparente sulle labbra, rendendole anche più carnose.

Preparai le ultime cose e arrivò per prima Cherin, lei arrivava sempre in anticipo, non l'ho mai vista fare ritardo in tutta la mia vita.

«Eilà» disse Cherin entrando nel salotto dove gli aperitivi erano ordinati sul tavolo, scosse la mano in segno di saluto.

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