- Sa, lei mi ricorda una persona che è stata molto importante nella mia vita.
Disse Kendall
- Davvero? Chi?
Chiese Allison
- Mia madre. È così strano… siete praticamente identiche e… avete anche lo stesso cognome.
- Come si chiama sua madre?
- Kathrine, Kathrine Calder.
Disse Kendall, guardandola finalmente negli occhi.
- C-Come?
La voce di Allison tremava e Kendall lo notò, come notò anche gli occhi dilatati.
- Sua madre si chiama Kathrine Calder?
- Sì ! È strano vero?
Disse Kendall con una piccola risatina nervosa.
- Cara, posso vedere cosa porti al collo?
Domandò Allison
Kendall tirò fuori una catenina d’argento antico con una pietra color azzurro mischiato al blu con qualche venatura verde incastonata nel ciondolo.
La donna a quella vista spalancò gli occhi, tirando da sotto la maglietta un ciondolo identico a quello che aveva al collo Kendall, con la sola differenza che era di colore verde con qualche venatura blu.
Kendall aveva la bocca e gli occhi spalancati
Com’era possibile? Si chiedeva.
- Cara, forse è il momento di raccontarti una storia, che probabilmente avrai già sentito.
Disse tutto ad un tratto la donna.
Kendall non proferiva parola, stava immobile a guardare la donna e il ciondolo e ad ascoltare quella storia sentita tante volte, ormai da conoscerla a memoria
- Esiste una leggenda sui ciondoli che portiamo noi al collo: quei due ciondoli appartenevano alla famiglia di alto rango di nome Calder. Il capostipite discendeva da una famiglia di grandi maghi, una stirpe antica che forgiò cinque ciondoli. Ciascun ciondolo era caratterizzato da un elemento:
Acqua
Fuoco
Terra
Aria
Chi li possedeva poteva influire su di essi singolarmente.
Il quinto ciondolo, chiamato il ciondolo degli elementi, racchiudeva in sé un potere straordinario: gestire tutti insieme gli elementi e influire sul corso della natura, oltre a racchiudere luce e tenebre.
Il primo dei cinque ciondoli fu dato a sua moglie; era di colore rosso mischiato all’arancione con qualche venatura gialla, che rappresentava l’elemento del fuoco.
I due nobili ebbero una figlia, Alysia Mary Elisabeth Calder, a cui diedero il ciondolo dell’elemento dell’aria, che era di colore bianco con venature azzurre. La loro primogenita rimase in dolce attesa di un popolano, che poco dopo l’abbandonò.
Da quella gravidanza, il 2 Settembre del 1960, nacquero due gemelle, delle bellissime bambine dagli occhi verde smeraldo e capelli color rame. La loro madre, il giorno della loro nascita mise a ciascuna delle bambine un ciondolo nella culla, uno è quello che porti tu al collo, che rappresenta l’elemento dell’acqua, l’altro e quello che porto io, che rappresenta l’elemento della terra.
La mamma delle due gemelle morì qualche mese dopo la loro nascita, ma prima di morire lasciò scritte due lettere identiche alle bambine, in cui spiegava la loro storia e quella dei ciondoli e il destino che le attendeva. Le due bambine vennero separate e affidate a famiglie diverse, così si persero per sempre.
Quelle due gemelle eravamo io e tua madre.
Rimaneva l’ultimo ciondolo però, il destino voleva che un così grande potere fosse affidato al cuore di un’anima semplice e pura . Quell’anima doveva ancora nascere. Solo una delle due gemelle avrebbe dato alla luce l’erede di quel ciondolo. E così accadde. Kendall tu sei quell’erede, a te spetterà il compito di custodire questi doni preziosi, affinché sulla terra esista sempre un equilibrio.
Kendall, io sono tua zia.
La donna si bloccò guardando Kendall, che aveva gli occhi pieni di lacrime, e guardandola incredula.
- No! È impossibile! Le leggende sono solo leggende, con esistono davvero…
- Kendall, ascoltami. È la verità, tu sei l’erede. Penso che tua madre ti abbia raccontato questa storia, vero?
- S-Sì. Tante volte, ma io credevo che…
Ma non finì la frase che Allison la interruppe
- No, Kendall. Non credere che siano tutte menzogne.
- Non ci posso credere…
Disse Kendall cercando di metabolizzare quello che Allison le aveva detto.
La donna si alzò e abbracciò sua nipote, che prontamente ricambiò.
Quando si staccarono, la donna ritornò al suo posto e prese parola:
- Allora… Come mai stai tornando a casa? Ti sei trasferita lasciando tua madre da sola? Non vedo l’ora di vederla, come sta? Io dopo tante ricerche ho scoperto dove abitava e adesso su questo treno apposta per incontrarla.
Disse Allison, contentissima a quell’idea.
Nel frattempo Kendall, sovrastata dai pensieri, rimase zitta non rispondendo in un primo momento a quelle domande che non riguardavano solo lei… Davvero non sapeva? Si domandava nella testa.
Si sentiva male al solo pensiero di dirle la verità. Ma doveva farlo.
- Ehm, vedi zia…
Kendall prese un respiro profondo e cominciò a raccontare…
- Cinque anni fa alla mamma, tua sorella Kathrine, era stato diagnosticato un cancro al polmone; ha lottato tanto, ma alla fine non ce l'ha fatta. Dopo la sua morte, io ho voluto cambiare città, perché non sopportavo di stare lì senza di lei, così mi trasferii a New York. E adesso sto andando da lei.
Dicendo quelle parole, Kendall notò le lacrime che solcavano il viso di quella donna, che aveva appena scoperto essere sua zia, e di come si portò una mano alla bocca, sorpresa.
- Oddio, io pensavo che fosse… viva.
Disse Allison
- Mi dispiace tanto tesoro. Specialmente perché hai dovuto passare tutto questo da sola, senza nessuno al tuo fianco.
Continuò Allison tra le lacrime.
Subito dopo il treno si fermò alla stazione in cui dovevano scendere le due donne.
Scese dal treno, si recarono subito alla tomba di Kathrine.
Kendall durante la strada si era fermata a comprare dei fiori; davanti alla lapide di sua madre, c’erano dei fiori secchi; lei li tolse e stava per mettere quelli nuovi; quando notò che i ciondoli al collo di entrambe cominciarono a fluttuare e luccicare
- Ci siamo Kendall, non avere paura.
Disse Allison. E fu così che davanti alle due donna apparve la figura di Kathrine.*SPAZIO AUTRICE*
Salve a tutti quelli che hanno e stanno leggendo la storia.
Volevo dirvi che la storia si è conclusa qui e non so se farò un sequel.
Lasciate tanti commenti e stelline e spero che la storia vi piaccia! Un bacio
-Racky
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Within Me
FantasyC'era un tempo in cui io non credevo né alle favole né alle leggende né a tutto ciò che avesse a che fare con il magico e il misterioso. Ma sapete che vi dico? Crescendo si cambia, cambiano le idee, cambiano le abitudini, cambia il modo in cui tu ve...