Capitolo 2

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Ho sempre amato il paesaggio primaverile, mi è sempre piaciuto guardare fuori dal finestrino, il prato verde disteso come un tappeto sul quale rotolarsi, il cielo azzurro con qualche nuvola, che ai miei occhi assumeva le forme più strane, una volta una giraffa, un’altra un’aquila con grandi ali e poi le meravigliose montagne, mi hanno sempre trasmesso tanta serenità.

Dopo aver letto un po’ il libro che mi accompagna durante i miei spostamenti, ci fermammo ad un’altra stazione per far salire gli altri passeggeri. Notai subito una donna che non poteva avere più di 55 anni, aveva i capelli lunghi color rame e degli occhi grandi color verde smeraldo.
Kendall sobbalzò dalla poltrona, si domandò come fosse possibile, si domandò se non stesse avendo un’allucinazione o se non stesse sognando ad occhi aperti.
Quella donna era la copia identica di sua madre.
Ma sua madre era volata via 5 anni prima e lei si stava proprio recando sulla sua tomba.
Quella donna si sedette  di fronte a lei e si persero l’una negli occhi degli altri.
Uno strano brivido attraversò la due donne, come se fossero entrambe collegate l’una all’altra. 
In realtà quelle sensazioni nascondevano un segreto che da lì a poco sarebbe stato svelato.

La donna decise di rompere il ghiaccio
- Salve signorina, io mi chiamo Allison Calder.
Kendall strabuzzò gli occhi a quel cognome, non si aspettava di sentirlo su un’altra persona; però in fondo esistono famiglie diverse ma con gli stessi cognomi, no? E’ questo che continuava a ripetersi Kendall nella testa.
Era immersa nel suo mondo cercando mille soluzioni possibili, tornando poi alla realtà accorgendosi solo adesso che non aveva contraccambiato alla frase della donna dagli occhi smeraldo.
- Salve, io sono Kendall Core.
- E’ un bellissimo nome. 
Rispose la donna
- Grazie, anche il suo.
Contraccambiò Kendall.
- Dove è diretta signora Calder?
Chiese Kendall. Poteva sembrare sfacciata a primo impatto, ma non voleva frenare la sua voglia di sapere tutto su quella donna così familiare.
- Cara, può chiamarmi anche Allison! Sto andando nella mia terra natale. E lei signorina Core?
- E lei può fare lo stesso Allison! Anch’io vado nel posto in cui sono nata. Sa non ci torno da quando…
Kendall si bloccò di colpo…
- Da tanto tempo.
Finì dicendolo come un sussurro, abbassando lo sguardo; per poi rivolgerlo alla donna seduta di fronte a lei, che le stava facendo un sorriso dolce.
Kendall contraccambiò con un sorriso un po’ imbarazzato.
Non sapeva che cosa la spingesse tanto verso quella donna addirittura da starle per raccontare quell’episodio della sua vita. Ma lo stava facendo con tanta naturalezza e libertà! E questa sensazione non la sentiva da tempo.
Kendall si voltò a guardare fuori dal finestrino del treno e in un attimo si ritrovò immersa nei suoi ricordi...

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