Troisème Chapitre

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Sono passati un paio di giorni dall'uscita ad Hogsmeade, ho passato moltissimo tempo con Kendall.
È una brava persona, o almeno è quello che sembra, ha capito che ancora non mi fido e non mi costringe  mai a parlare di me.
Per quanto riguarda Draco in questi giorni non l'ho quasi mai visto; ho saputo che questo fine settimana lo ha passato in camera con Astoria, a fare tutto ciò che è fuori dalla grazia del Signore.
Lo sanno tutti che Draco preferisca Astoria, tutti eccetto Pansy che è convinta del fatto che preferisca lei.
Sinceramente anche io preferisco Astoria, è meno accollosa di Pansy ed è anche meno chiacchierona. Se Draco non la chiama lei passa tutta la giornata per fatti suoi, però ciò non toglie che è una poco di buono come Pansy.
Stavo nella mia camera quando qualcuno bussò alla porta, mi alzai e aprì la porta, appena vidi che avevo davanti Draco cercai di richiuderla ma lui fu più veloce e la bloccò con la mano.
-Che accoglienza-
Disse sarcasticamente.
-Draco cosa vuoi? La sessione intensiva è conclusa?-
Gli chiesi.
-Non ti ho vista molto, volevo vedere se eri ancora viva e comunque si, per ora possiamo dire che è conclusa-
Rispose con il suo solito ghigno.
-Si sono viva come vedi, sai com'è sono stata molto...impegnata-
Dissi sedendomi sul letto e accavallando le gambe, gesto che fece alzare di poco la mia gonna e Draco lo notò.
-Impegnata a fare cosa e dove?-
Mi chiese.
-Tante cose e dove poi? In una stanza ovviamente-
Tutto ciò non era vero ma mi piaceva farlo incazzare.
-Nella stanza di chi scusa?-
Il mio intento di farlo incazzare stava a poco a poco riuscendo, vedevo il fastidio che provava.
-Troppe domande Draco-
Senza neanche il tempo di rendermene conto me lo ritrovai davanti, poiché lui era in piedi e io ero seduta la mia faccia era difronte il suo amichetto così la alzai verso la sua.
-Rispondimi-
-Non sono obbligata-
Mi prese per le spalle e mi buttò sul letto per farmi stendere e poi mi salì sopra, cercai di divincolarmi ma mi prese entrambi i polsi e me li bloccò, con una mano, sopra la testa.
-Lasciami!-
Gli ordinai.
-No non ti lascio, mi sta stancando il tuo comportamento-
-Beh tesoro se ti sta stancando il mio di comportamento, prova a metterti nei miei panni ed avere a che fare con te, fidati cambi idea-
Dissi senza interrompere il contatto visivo.
-L'unica cosa che vorrei in questo momento è "entrare" sotto i tuoi panni-
Mi rispose con un ghigno malizioso.
-Cos'è mh? Quelli di Pansy, di Astoria e di tutte quelle che ti porti in camera ti hanno stancato?-
Lo provocai avvicinando la mia faccia alla sua.
Stava per rispondermi quando si sentì un forte grido.
-Cos'è stato?-
Chiese spostandosi da sopra di me.
-Non lo so-
Dissi avvicinandomi alla porta.
-Dove vai?-
-Vado a vedere cosa sta succedendo-
Risposi aprendo la porta, ma lui con uno scatto la richiuse.
-Sei matta! Potrebbe essere pericoloso-
Mi urlò.
-Non mi frega se è pericoloso o meno io vado a vedere. Non starò qui ad aspettare-
Lui titubante si spostò permettendomi di aprire la porta.
Corsi giù per le scale, pronta a sfoderare la la bacchetta, tutti erano nel panico e correvano di qua e di là; vidi Zabini e decisi di chiedere a lui.
-Zabini! Cosa sta succedendo?-
-Dicono che delle creature si stanno aggirando per il castello, noi stavamano nel corridoio dell'aula di pozioni e ne abbiamo vista una. Poi, mentre scappavamo via, abbiamo incrociato alcuni di corvonero che ne avevano avvistata un'altra vicino alla serra, non può essere la stessa, si trovava troppo lontano da dove la avevamo vista in precedenza-
Disse con il fiatone.
Una volta che Zabini aveva finito di parlare corsi verso l'uscita della sala comune.
-Dove vai?!-
Urlò Blaise.
-A vedere cosa sta succedendo con i miei occhi, sono Caposcuola devo difendere no aspettare-
Dissi uscendo dalla sala comune.
I corridoi erano vuoti e nel caos, non si sentiva nessun suono o verso; cercavo di fare il meno possibile rumore, se era vero che quei cosi si agiravano per il castello, un mio rumore li avrebbe portati dritti a me.
Per poco urlai quando qualcuno mi urtò, per evitare che l'altra persona urlava le tappai la bocca.
Era Kendall, le feci segno di fare silenzio e di seguirmi.
Entrammo nell'aula di Trasfigurazione e con dei incantesimi muti insonorizzai la stanza e bloccai la porta.
-Cosa ci fai in giro?!-
Mi chiese.
-Potrei farti la stessa domanda-
-Io stavo cercando quei cosi per vederli-
Mi informò.
-Io invece li stavo cercando per farli fuori-
La informai a mia volta.
-Bene allora potremmo cercarli insieme!-
Propose.
-No è troppo pericoloso-
-È pericoloso anche per te-
-Io non ho niente da perdere, te invece si. Ti prego nasconditi da qualche parte e non uscire da lì finchè non sarà sicuro-
Le dissi.
-Non se più da sola Caroline...-
Disse prendomi le mani.
-...ora siamo in due, non lascerò che tu rischi la vita da sola-
E mi abbracciò, non ricevevo un vero abbraccio da quando non stavo più con mia madre, dopo qualche secondo la strinsi anche io.
-Ok cerchiamolo!-
Disse decisa ma un verso si diffuse nell'aria.
-Non credo servirà cercarli. Il verso proveniva da nord e non era molto lontano, andiamo!-
Dissi sbloccando la porta e uscendo da lì insieme a Kendall.

Nessuno può toccarti all'in fuori di me Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora