Sixième chapitre

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-Dico la verità-
Continuò.
-Si certo, come no...-
Per me le sue erano parole buttate al vento.
-La puoi smettere per una buona volta!-
Disse alzando la voce.
-Non alzare la voce-
-Io la alzo quanto mi pare-
-Buon per te-
Risposi non curante, per poi riabbassare lo sguardo sul mio libro.
Un secondo dopo il ragazzo me lo strappò dalle mani per poi lanciarlo sul letto accanto.
Ok ora mi stavo arrabbiando.
Mi alzai dal letto, ma stavolta senza problemi.
-Cosa vuoi dalla mia vita?!-
Gli urlai mettendomi faccia a faccia.
-Voglio che la smetti di fare la vittima di turno! Ti voglio ricordare che non sei l'unica a essere obbligata qui!-
-Parli seriamente?!-
Lo guardai scioccata.
-Tu non puoi paragonarti a me-
-E sentiamo perché?-
Chiese mentre si tirava leggermente i capelli con una mano.
-Perché tu sei un uomo! Passi le giornate con tutte le ragazze che vuoi, hai il controllo della tua vita! Io invece non potrei parlare nemmeno con un ragazzo che tu non conosci, senza essere preoccupata delle conseguenze che si ritroverà per avermi rivolto la parola! Sono sotto una sfera di cristallo, tutti i ragazzi ti temono e tutte le ragazze mi guardano male perché vorrebbero essere al mio posto! Ma non sanno che se potessi glielo cederei molto volentieri!-
Fermai a riprendere fiato.
Avevo finalmente detto tutto quello che pensavo, mi sentivo già molto meglio rispetto a prima.
Ora stavamo uno di fronte all'altro mentre ci guardavamo negli occhi.
-Ora ti prego va via, lasciami da sola-
Sussurrai piano.
Non mi ero ancora ripresa del tutto.
Allungò una mano verso la mia guancia ma indietreggiai.
Dopo aver tenuto la mano sospesa in aria per alcuni secondi, la riabbassò e senza aggiungere nient'altro uscì.
Seguì la sua figura finché non scomparve.
Mi misi seduta con la testa bassa e le mani tra i capelli.
Questo facevamo io lui.
Ci facevamo male e basta.
-Ei...-
Alzai lo sguardo e vidi Kendall entrare nella stanza.
Appena vide la mia espressione venne subito ad abbracciarmi.
-Immagino che il tuo umore sia a causa di qualche litigata con il biondo, perché lui aveva la tua stessa espressione-
Disse staccandosi dall'abbraccio per guardarmi negli occhi.
Gli raccontai tutto, dalla litigata con mio padre a quella con Draco.
-Posso dirti una cosa?-
Mi chiese la ragazza.
-Vai-
-Secondo me tu e Draco provate qualcosa l'uno per l'altro ma avete paura. Siete cresciuti con la convinzione di dover stare insieme anche senza amarvi, perciò vi comportate così perché non volete mettere in mezzo i sentimenti-
Disse piano, come a volermi far riflettere su tutte le parole.
Era così?
Io e Draco provavamo entrambi qualcosa ma avevamo paura?
Non mi sono mai posta questa domanda, forse troppo impegnata ad odiarlo.
Perché infondo io lo odiavo.
Lo odiavo perché mi aveva tolto la libertà di scegliere la persona con cui stare in futuro.
Ma quando mi sfiorava o mi baciava, sentivo una strana sensazione, quasi piacevole.
Forse lo amavo e odiavo allo stesso tempo.
Forse anche lui la stessa cosa.
Questa sarebbe la spiegazione del nostro rapporto così tossico?
-Vedo che ci stai riflettendo e sono felice che tu non mi abbia già schiantato al muro-
Risi per l'espressione rassicurata della mia amica.
Passammo tutto il pomeriggio insieme e Madama Chips mi informò che sarei uscita tra due giorni, tempo per gli ultimi esami e accertamenti.
Arrivata l'ora di cena Kendall andò in Sala Grande.
Ero rimasta solo io.
La mia cena fu abbastanza triste, brodo di verdure e come secondo del pollo senza contorno.
Ad un tratto, mentre finivo la mia cena, un gufo bussò alla finestra.
Guardai confusa il gufo non riconoscendolo ma andai comunque ad aprirla.
Il gufo andò ad approggiarsi sull'armadietto e si mise a guardarmi; presa dalla curiosità mi avvicinai e mi ritrovai faccia a faccia col gufo.
Io osservavo lui e lui osservava me.
Piano piano avvicinai la mia mano e il gufo si sporse per farsi accarezzare.
Presi così a coccolarlo, sembravano piacergli molto le mie carezze.
Dopo qualche minuto il gufo sembrò ricordarsi della busta che portava con sè, così volando la adagiò sul letto per poi posarsi sul davanzale della finestra.
Mi guardò un'ultima volta e poi volò via.
Appena il gufo uscì, richiesi la finestra e andai verso la lettera.
Era firmata C.D.
Chi era C.D.?
Aprì la busta e estrassi la presunta lettera.
La aprì ma le parole erano poche.
-La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso-
Cosa stava a significare?
La verità su che cosa?
Non capivo qual era il messaggio che questo o questa C.D. volesse che io recepissi.
Decisi di nascondere il biglietto tra i miei libri e non farne parola con nessuno, prima volevo capire se era qualche stupido scherzo o no.
Era quasi l'ora del coprifuoco quando la mia amica ritornò.
-In Sala Grande non si parla altro che di te e del tuo spirito da eroina-
Risi alla sua affermazione.
-Mi sembra il minimo dopo quello che è successo-
Si mise seduta sulla sedia accanto al mio letto e vidi la sua espressione cambiare.
-Mi dispiace così tanto Caroline-
Disse mentre una lacrima bagnava la sua guancia.
-Ei...-
Presi le sue mani tra le mie.
-Ogni volta che mi viene in mente la scena, penso che volevo che il segno andasse a buon punto invece che ferire te-
Oramai era in lacrime.
-Kendall io non sono costretta a fare nulla, mi sono sentita di farlo e l'ho fatto, non te ne fare una colpa, ora sto bene-
-Ti voglio bene-
Disse per poi abbracciarmi.
-Ti voglio bene anche io-
-Ah quasi dimenticavo...-
Si riprese dal suo stato di sconforto e mi guardò con un sorrisetto di chi la sapeva lunga.
-Draco a cena era proprio di pessimo umore, stava proprio giù, si è messo pure seduto tra Blaise e Theodor. Poi ha preso, si è alzato e se ne stava andando e le sue amichette lo volevano seguire, ma lui non le ha volute-
Cercavo di reprimere un sorriso compiaciuto, ma era difficile con l'immagine di Draco che le rifiutava.
-Io ho sempre ragione, lui prova qualcosa per te e questo comportamento ne è la prova, perché se non gli interessava nulla di te, dopo la litigata non stava così-
-Non so Kendall, non so proprio che...-
-Signorina Lack, mancano 5 minuti al coprifuoco, ritorni nella sua torre-
Mi interruppe Madama Chips.
-Ne ripiarliamo domani Carol, buonanotteee-
Disse la mia amica per poi mandarmi un bacio e correre via.

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