Come purtroppo temevo, la reazione di Calligaris è alquanto dura e le sue parole per nulla dolci o comprensive, ciò era inevitabile. Per fortuna c'era Silvia che ha contribuito nello smorzare la sua collera.
"Potevamo aver già ulteriori passi avanti se non tu non avessi sottratto una prova!" è l'esclamazione più ripetuta dal vice questore e ripetuta successivamente da Silvia che non fa che rimarcare il mio errore.
"Ho sbagliato, d'accordo? Basta, ti prego." la imploro, mentre mi accompagna a lavoro.
Scendere da quella macchina è un vero e proprio toccasana, entrare in Istituto è quasi un piacere considerando che dentro c'è la Wally e c'è anche Claudio che mi sta aspettando in cima alle scale "Cosa c'è?" gli chiedo.
"Dove sei stata?" mi chiede con il suo solito tono, quello che mi fa alzare inevitabilmente gli occhi al cielo.
"Claudio, non stiamo più insieme. Non devo renderti conto di dove vado o meno." gli rispondo seccata entrando nella stanza vuota degli specializzandi.
"Questo è vero." mi dice lui alle spalle "Mi riguarda però se sottrai delle prove."
Mi volto "Sì" prosegue "Calligaris mi ha appena informato della tua ultima bravata, ma che cos'hai in testa si può sapere? Segatura?"
"Ora modera i termini." esclamo avvicinandomi a lui.
"Altrimenti che succede?" replica lui facendo un mezzo passo e trovandoci vicini "La verità è che forse a te non interessa nulla del caso, non ti interessa sapere chi ha ammazzato quest'altra poveretta, non ti importa che il modus operandi sia lo stesso, a te importa soltanto di non coinvolgermi, di avermi quanto meno possibile intorno, non è così?"
Quelle parole dette l'una accanto all'altra mi spiazzano: la verità è che non ho informato Claudio perché volevo prendere tempo, volevo capire prima io se Claudio c'entrasse o meno, la verità è che forse io Claudio non l'ho ancora perdonato nonostante gli parli o condivida lo stesso luogo di lavoro.
"Appunto." dice lui interpretando il mio silenzio come una forma di assenso "Sei una falsa e un'ipocrita!" esclama "Potevi essere onesta e dire 'tu per me sei un assassino, mi fai schifo', sarebbe stata meglio questa verità piuttosto che fare finta che sia tutto come prima."
"Ma chi ti ha detto che, anche se non ti insulto, per me non sia cambiato tutto? Chi te l'ha detto?" sbotto scandendo le parole lentamente "Tu non hai la benché minima idea di come mi senta, di quanto tu mi abbia fatta sentire stupida e inutile in questi mesi? Non hai idea di quante volte mi sia chiesta di chi mi sia innamorata, di quante volte ho pianto per te, di come mi tagliavi fuori dalla tua vita, di come il tuo stupido inutile silenzio mi abbia fatta dubitare di te! Quindi, la prossima volta che mi accusi di mentire, fatti un esame di coscienza e chiediti come mi hai trattata e di come mi tratti ancora oggi!!" urlo quasi sentendomi finalmente meglio, più leggera.
"Va bene, Alice, d'accordo. Allora dimmi tu cosa vuoi da me. Cosa vuoi per te stessa. Dimmelo e lo farò." lo guardo interrogativa "Non tagliarmi però fuori da questo caso perché non lo farò, non posso, questo è lo stesso stronzo che ha tentato di incastrarmi e ora che si è fatto di nuovo vivo, ci lascia un indizio. Forse stavolta capiremo chi è."
"Capiremo?" chiedo.
"Sì, tu ed io. Perché anche se mi odi, questo caso ci unisce. Forse questo sarà il nostro ultimo legame, una volta risolto il caso..." lascia in sospeso la frase, sto per chiedergli cosa accadrà dopo che avremo fatto arrestare questo serial killer, quando il cellulare squilla: NONNA.
"Ciao nonna." la saluto.
"Bella de nonna, come stai?" mi chiede con il suo solito tono allegro.
"Così." le dico semplicemente.
"Il dottorino?" mi chiede.
"Già." rispondo facendo una piccola smorfia, mentre Claudio mi osserva. Sa che odio essere osservata mentre sono a telefono eppure continua a farlo, forse lo fa a posta!
"Lascialo perdere, senti ma quanno vieni?" mi chiede.
"Domani." le dico.
"Oh, meno male! Ah, Alice tesoro, ricordati di comprarmi la settimana enigmistica, ok?"
"E Romano? E' chiuso?" le chiedo. Romano è il proprietario dell'edicola in cui mia nonna di solita va a comprare giornali vari.
"Ha ancora quello della settimana scorsa! Ho risolto tutto, sai? Pure gli anagrammi di parole incomprensibili!" anagrammi?! sgrano gli occhi, Claudio mi guarda perplesso e mi chiede silenziosamente cosa mi sia successo.
"Nonna, va bene, ti richiamo. Devo andare, ciao." dico interrompendo la telefonata.
"Che succede?" mi chiede Claudio "Hai una faccia!"
"Certo, è un anagramma il biglietto!"
"Cosa?"
"Ehm, Claudio, chiama Calligaris e chiedi se può mostrarci il biglietto, forse so qual è il senso di quel biglietto e così forse potremo capire cosa voleva dirci il nostro uomo!"
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Buon pomeriggio,
grazie a nonna Amalia le cose per i nostri AA & CC si sbloccano un pò
ora non ci resta che capire cosa significhi il biglietto ;)
Grazie per le vostre recensioni e messaggi, non mi sono dimenticata di voi!
Vi chiedo scusa per i rallentamenti, ma
dovendo lavorare il tempo è sempre poco. :(