LA FINE

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Sto correndo a 180 km/h su una strada contromano. È buio pesto, l'unico bagliore è quello dei fanali della mia macchina che rischiarano la notte. Ascolto questa canzone come se fosse l'ultima volta. Vorrei che fosse l'ultima. Da quando non ci sei non faccio altro che ascoltarla come se questo potesse riportarti da me, come se potessimo riprendere ad ascoltarla insieme.

 Improvvisamente ti vedo, lì seduto al mio fianco; hai la tua maglietta preferita, quella che metti sempre nelle occasioni speciali, quella che ti ho regalato io. I tuoi capelli scuri si confondono nel nero dello sfondo ma il chiarore della luna illumina i tuoi profondi occhi verdi. Stai scegliendo una canzone dalla nostra playlist di spotify e allora decidi di mettere quella che fu artefice del nostro primo incontro. 

"Te la ricordi?" mi dici.

 Come posso dimenticarla? Come posso dimenticarti? Queste sono le domande che risuonano nella mia mente. Non si fermano, continuano a tormentarmi inondandomi come un fiume in piena.

 Decido di voltarmi per trasformare questi miei pensieri in parole, ma il posto del passeggero è vuoto. Tu non ci sei. Le parole di quella maledetta canzone si fanno imponenti, pesanti: sono macigni. Le lacrime cominciano inesorabilmente a rigarmi il volto e un dolore lancinante al petto sembra divorarmi da dentro. Vorrei gridare ma non ci riesco.

Perché ho dovuto amarti così tanto? 

Continuo ad accelerare. Non avrei mai pensato di finire così, non avrei mai pensato che l'amore avrebbe potuto portare alla mia distruzione. Vorrei solo che tutto questo non fosse mai successo, vorrei che le nostre vite avessero continuato ad ignorarsi, a camminare parallele senza incontrarsi mai. Tanto che senso ha avuto tutto questo?

"Che senso ha avuto?" adesso sto urlando davvero. Questa canzone mi sta uccidendo. Non posso aspettare che finisca, non posso, non lo sopporterei, così come non posso sopportare la fine della nostra storia. Credo che se non l'avessi ascoltata tutta sarei potuta tornare indietro, avrei potuto riaverti.

Così distolgo un attimo lo sguardo da quella strada spoglia e triste, tolgo le mani dal volante, con la sinistra tento di asciugarmi le lacrime, mentre tendo l'altra per spegnere quell'infernale melodia. Non faccio in tempo che una  fredda luce bianca mi travolge completamente per una frazione di secondo. In sottofondo le note della nostra canzone risuonavano ancora...poi il nulla.

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