-UN TUFFO NEL PASSATO

5.8K 190 163
                                    

capitolo 28
[giorno successivo]
Ieri sera io, Joseph, Samantha Sebastian e Draco abbiamo visto un film horror, nulla di che però.
La serata di ieri sera è andata piuttosto bene, ci siamo divertiti molto.

8:23 del mattino.
Domenica mattina.
Stasera io e Samantha saremmo dovute andare al Casinò con Joseph e Sebastian.
Sarebbe stata una distrazione.

Dovevo andare a trovare Pansy.
Avevo voglia di parlare con lei.
Ma non dell'accaduto di ieri.
Non volevo dare un peso pure a lei.
Mi preparai e mi recai in camera sua.

t/n: "ei Pansy" la abbracciai.
La vedevo un po' sciupata,
non so.
t/n: "ei, tutto bene?"
P: "si, sono solo un po' stanca"
t/n: "dormito male?"
P: "si"
P: "ascolta t/n"
Mi stava spaventando.
Non era la Pansy che conoscevo.
Era strana,
si comportava in modo strano,
la sua camera era più fredda del solito,
buia,
sembrava quella di Malfoy.
E sicuramente quel "ascolta t/n" non portava buone notizie.
P: "fa niente per la cosa di Draco"
Non capivo.
Quale cosa di Draco?
Glielo chiesi.
P: "t/n"
Mi toccò la fronte.
P: "mica avrai la febbre?"
Io le tolsi la mano dalla fronte.
t/n: "quale.cosa.di.Draco."
P: "siamo pari t/n"
P: "tu hai scopato Joseph e io ho baciato Draco"
La mia testa mi diceva due cose.
Uno, falle pagare quello che ha fatto, e falla pagare anche a Draco che non te l'ha detto.
Due, lascia stare, almeno siete pari, non litigare ne' con Draco, ne' con Pansy.
Feci entrambe le cose.
Finsi.
Di nuovo.
t/n: "va bene Pansy"
P: "vieni a fare colazione con me Draco e Blaise?"
t/n: "no grazie Pansy, ma vado con Samantha Joseph e Sebastian"
P: "vedo che ti sei unita a loro"
P: "tu e Draco?"
t/n: "ci stiamo avvicinando molto tra di noi"
t/n: "e sono degli ottimi amici"
t/n: "riguardo a Draco, bhe, non è che dobbiamo stare attaccati giorno e notte"
t/n: "lui ha i suoi amici e io ho i miei"
t/n: "se non ti dispiace, vado"
Le feci un sorriso.
Le diedi un bacio in guancia.
Lei mi salutò.
Girai i tacchi e me ne andai.

...


Andai nella sala comune,
e lì trovai Samantha.
S: "ciao piccolo spinacino"
Mi abbracciò.
S: "vedo che hai imparato a vestirti"
S: "anche senza di me"
Sorrise.
t/n: "vedi"
Le feci l'occhiolino e un sorrisino.

Andammo nella sala grande, insieme a Joseph e Sebastian, fecimo colazione in cinque minuti e poi tornammo in sala comune.

J: "allora ci vediamo stasera"
J: "a che ora facciamo?"
S: "21.00 qui"
J: "allora a stasera"
Tutti e quattro ci salutammo,
e poi ognuno andò nella propria camera.
Io e Samantha andammo nella mia camera.
Appena entrammo, lei si buttò sul mio letto.
t/n: "daii così mi disfi le coperte" dissi ridendo.
S: "su dai, che sarà mai"
S: "programma per oggi?"
t/n: "non ho idee"
t/n: "il tempo non ci permette di fare molto"
S: "IDEA!"
S: "andiamo in un museo"
t/n: "bleh"
t/n: "evitiamo"
Lei si alzò, mi prese le mani, e mi iniziò a girare.
S: "daii t/n"
Continuavamo a girare,
per tutta la stanza.
Poi ci fermammo.
t/n: "cazzo mi gira tutta la testa" ridendo.
S: "sembriamo ubriache" pure lei ridendo.
Poi ci sedemmo sul letto,
Ci ripresimo un attimo.
S: "anzi anzi"
S: "gossippiamo un po'"
S: "tu e Sebastian avete mai scopato?"
Ogni parola che diceva la diceva con un sorrisino se si può definire "malefico"?
t/n: "nah"
S: "strano ti sei scopata tutti i tuoi amici"
Io le tirai un colpettino sul braccio.
t/n: "dai, stronza" ovviamente non ero seria, lo dicevo ridendo.
Non me l'ero presa, perché era vero.
S: "no ma fai bene, come Draco si scopa le ragazze tu fallo con i ragazzi, e se vuoi anche con me"
t/n: "SAMANTHA!"
Ridevo come non mai.
S: "a me non dispiacerebbe eh"
t/n: "dai cambiamo discorso"
t/n: "parlami un po' di te"
t/n: "non ti conosco del tutto"
t/n: "come faccio a sapere che tu non sia una serial killer?"
ovviamente l'avevo buttata sul ridere.
Lei invece divenne seria e,
S: "hai ragione"
S: "però dopo è il tuo turno"
S: "non ho avuto un' infanzia facile, i miei erano entrambi maghi, erano cattivi molto cattivi, cazzo se lo erano, loro erano entrambi serpeverde, io invece ero corvonero, e loro non lo accettavano, infatti mi volevano far cambiare testa, così che i prossimi anni sarei stata una serpeverde, proprio come loro.
Mi mandarono in un collegio di suore, loro mi maltrattavano, mi facevano prendere dei medicinali, mi facevano lavorare la mattina dalle 8:00 fino alle 12:00 poi dalle 12:00 fino alle 12:30 mangiavamo, e non aspettarti cose buone, mangiavamo i loro resti, i resti del cibo che mangiava il personale, poi dalle 12:30 fino alle 13:00 il riposino, e dalle 13:00 fino alle 18:00 mi sopponevano a dei test, non so bene a cosa, ma mi iniettavano delle medicine. Poi dalle 18:00 fino alle 19:00 si cenava e ci lasciavano del tempo libero, e infine dalle 19:00 fino alle 21:30 ci facevano lavorare..e alle 22:00 dovevamo essere tutte a letto, già in pigiama, già con i denti lavati, e già docciate.
Questa routine tutti i giorni.
Sempre la solita storia.
Tutti i giorni.
Fin quando, scappai.
Riuscii a scappare.
Ma non andai dai miei genitori, trovai un rifugio.
E poi,
poi mi ricordo bene come se fosse ieri,
era estate, ero andata in uno zoo, era gratuito ovviamente, e lì, lì incontrai il mio primo amico in tutta la vita.
Draco Malfoy.
Gli spiegai la mia situazione, e lui mi aiutò.
Andai a vivere con la famiglia Malfoy, e loro, loro mi diedero il loro cognome.
I miei genitori non mi cercarono più,
i miei genitori si trasferirono non so dove,
e non chiesero mai di me,
mai."
Era davvero incredibile come non avesse fatto a piangere, come neanche una lacrimuccia le fosse scesa dagli occhi.
Io la abbracciai.
E le dissi a bassa voce,
t/n:"mi dispiace Samantha "
Era il mio turno,
toccava a me.
Presi fiato, e iniziai a parlare.
t/n: "bhe io non mi ricordo molto dei miei genitori, quando ero più piccolina passavamo tutto il tempo insieme, eravamo una famiglia molto molto unita, i miei genitori si amavano tantissimo, io amavo loro, loro amavano me, diciamo che da piccola non mi è mai mancato niente, ho avuto una bella infanzia, e sono stata sempre più avanti degli altri in moltissime cose, e sono grata di tutto, tutto quello che loro hanno fatto per me.
Ma tutto cambiò quando iniziai a frequentare Hogwarts, era il primo giorno di scuola, il primo.
Loro mi accompagnarono e bla bla bla solite cose che fanno i genitori inizio anno, passai una bella giornata e incontrai subito Blaise e Draco, che erano i miei attuali migliori amici, e così fino alle vacanze di Natale.
I genitori di tutti gli altri, sia il primo giorno di scuola, sia i giorni successivi mandavano lettere, oggetti, sorprese ai propri figli, mentre io..io non ricevetti nulla di quello elencato.
Quando ci furono le vacanze di Natale tornai a casa, dai miei.
La porta era spalancata,
entrai in casa ma non c'era nulla..
era completamente vuota.
Niente mobili, niente tappeto, niente porte, niente finestre, niente televisioni.
E loro non c'erano.
Mi avevano lasciata sola,
senza neanche dirmi niente,
senza soldi.
Completamente sola.
E dopo quello che mi avevano fatto, per me erano morti.
E se mai si dovessero far rivedere, io gliela farò pagare, e cazzo se pagheranno per quello che mi hanno fatto.
Quindi se tu ora mi dovessi chiedere, i tuoi genitori? Io ti risponderei, sono morti."
Samantha mi toccò la spalla,
S:"cavolo.."
S:"è dura, lo so"
E poi continuammo a parlare,
parlammo per tipo altri trenta minuti,
quando poi,
ci interruppe qualcuno.
Bussarono alla porta, e quel bussare non era una buona notizia,
quel qualcuno bussava in modo forte, continuo e agitato.
t/n: "vado io"
t/n: "nasconditi Samantha"
Aprii la porta..
t/n: "CAZZO DRACO, COS'HAI"
Era agitato, come se avesse bevuto dieci bottiglie intere di caffè,
aveva una sguardo preoccupato, come se avesse visto una persona morire davanti ai suoi occhi.
Lui mi prese subito e mi portò in un luogo un po' più appartato.

Non giocare con me/Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora