"Epilogue for a beginner: another of the many—you other one! Shall I go on living?"Wolfgang Borchert, The Man Outside
Draco
Introduzione alla Paleoantropologia. Introduzione alla Paleoantropologia del cazzo. Draco aveva dovuto insegnare un glorioso corso di storia antica incrociato con il dipartimento di antropologia per soddisfare i requisiti di insegnamento della borsa di studio che aveva pagato la sua ricerca. In quale mondo, in quale cazzo di mondo, qualcuno equipara un set di competenze pratiche che estraggono e sequenziano genomi antichi ed estinti a qualcosa che non assomiglia neanche lontanamente a un dipartimento di antropologia?
Gli idioti amministrativi dell'Università di Hogwarts, a quanto pareva.
Quando aveva accettato, abbastanza clementemente, di preparare i laureandi di quell'anno, presumeva che avrebbe insegnato qualcosa che avesse a che fare con la genetica, il sequenziamento del DNA, diamine, sarebbe stato persino disposto a insegnare le basi del metodo scientifico piuttosto che qualcosa di così confuso e insulso come la Paleoantropologia. Era una scienza molle, una scienza sociale che giocava a spacciarsi per qualcosa di critico e concreto. I dibattiti tassonomici in corso nel campo bastavano da soli a far sì che Draco evitasse qualsiasi cosa al di fuori dei fatti immutabili che si trovano nel DNA.
Non importava se l'esemplare finisse per essere classificato come homo habalis o homo ergaster. Il DNA non cambiava in base al nome che un gruppo di idioti aveva deciso di dargli. Anche se Draco aveva fatto un'eccezione per la parentesi filogenetica solo nella misura in cui si basava su statistiche e non su opinioni per ordinare la tassonomia.
E Piton gli aveva dato appena una settimana di tempo per pianificare il corso prima dell'inizio del trimestre autunnale. Un disastro amministrativo, al diavolo.
Draco strinse i denti, soffiando a forza attraverso il naso, mentre apriva la porta della sua solita aula, solo per trovare qualcuno alla sua scrivania. Beh, supponeva che tecnicamente fosse meno la sua scrivania e più una scrivania, visto che non era il proprietario di quella particolare aula. Ma dal momento che ci aveva insegnato per gli ultimi quattro semestri di fila, si sentiva almeno come se avesse guadagnato una sorta di proprietà di diritto comune.
La ragazza - donna - entità attualmente posseduta da quella che sembrava una massa semi senziente di riccioli in cima alla sua testa, alzò lo sguardo, gli occhi si allargarono prima di ingentilire lo spazio tra di loro con un sorriso cordiale che poteva penetrare attraverso qualsiasi densità di graniglia o polvere o sporcizia. Il tipo di sorriso semplice che avrebbe potuto polverizzare le rocce: fossero esse sepolte nella terra o ingabbiate dietro le costole.
Lui la fissò, tardivamente e dolorosamente consapevole che la sua bocca si era arricciata in un ghigno per lo più senza il suo consenso. Il suo sorriso vacillò, anche se di poco. Un senso di familiarità gli attraversò la corteccia prefrontale, in cerca di riconoscimento.
«Ciao,» disse lei con un tocco di esitazione mentre non riusciva, miseramente, a sistemare alcuni dei suoi capelli dietro l'orecchio. Si liberarono quasi immediatamente e, anche dal suo posto sulla porta, lui poté vedere le ciocche selvagge allungarsi e contrarsi sotto la gravità che le dominava. A spirale, non diversamente dalla doppia elica di un filamento di DNA.
Riprese il controllo di sé stesso. Neutralizzò i suoi lineamenti; quella donna non aveva alcuna responsabilità nell'attuale pasticcio in cui era già precipitato il suo trimestre autunnale.
«Le mie scuse,» disse. «Non aspettavo nessuno qui. Anche lei insegna in questa stanza?»
Lei cominciò a raccogliere la collezione di libri sparsi sulla scrivania, mentre Draco camminava verso la parte anteriore della stanza, ogni passo uniforme e preciso, tranquillizzante. Sembrava avesse intenzione di andarsene, il che non aveva senso. Se anche lei aveva quella stanza per una parte della settimana, allora non aveva bisogno di liberarla solo a causa di lui e del suo pessimo umore che si intrometteva ed irrompeva.
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Bone Mortar
FanfictionDISCLAIMER: La storia qui presente non mi appartiene, è semplicemente la traduzione dell'opera originale inglese di @mightbewriting, pubblicata sia su AO3 che su Wattpad. Pertanto non ne detengo alcun diritto in termini di trama e sviluppo narrativo...