Capitolo 14

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𝗖𝗲𝘀𝗮𝗿𝗲'𝘀 𝗽𝗼𝘃
Quando le sue labbra sfiorano la mia pelle qualcosa dentro di me scatta.
Sento lo stomaco bruciare e i jeans si tendono leggermente all'altezza del mio membro. Stringo le gambe e lui sembra non accorgersene.
Non è possibile che per un bacio innocente il mio corpo reagisca così.
Le sue labbra esitano per un istante sulla mia pelle, come se stessero aspettando questo momento da tempo.
Un paio di lacrime mi bagnano le guance. Ma non sono le mie.
Stargli così vicino mi uccide, eppure non voglio lasciarlo.
Nelson è il problema e la soluzione al tempo stesso.
Appoggio la testa sulla sua spalla.
Lui sospira e il suo fiato caldo mi arriva dritto sul collo. I jeans si tendono ancora di più. Non ce la faccio più.
Chiudo gli occhi e immagino me e lui in un'altra situazione.
Siamo felici, stiamo assieme e tutto va bene. Io torno a casa dopo una giornata di lavoro e lo trovo sul divano a guardare la tv. Mi sorride e io ricambio. Mi fa cenno di avvicinarmi e io mi siedo sulle sue gambe. Affondo la testa nel suo petto e mi lascio abbracciare. All'improvviso tutto sparisce e mi ritrovo in questa realtà di merda. Mi tornano in mente Nicolas, Francesco, Davide. Mi sento come se li stessi tradendo. Mi stacco lentamente e lui sobbalza per la sorpresa.
Il mio corpo sente subito la sua mancanza. Abbasso leggermente lo sguardo e la situazione tra le mie gambe è tornata normale. Per fortuna.
Poi guardo lui;abbasso lo sguardo.
Mi giro e guardo gli altri che mi fissano.
Mi giro verso Nelson. È una sensazione strana;sento che se restassi qui con lui tradirei i miei migliori amici.
Coloro che mi sono rimasti accanto nonostante tutto.
Lui alza lo sguardo e mi guarda come se mi stesse chiedendo di rimanere con lui.
𝘊𝘰𝘯 𝘵𝘦 𝘤𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘳𝘦𝘪 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘮𝘪𝘦𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘪, 𝘴𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘧𝘰𝘴𝘴𝘪 𝘮𝘪𝘰.
Penso;vorrei tanto trovare le palle di urlarlo, ma non ci riesco.
Mi giro e raggiungo gli altri.
Loro mi sorridono e Tonno mi passa un braccio attorno alle spalle. Nonostante la differenza d'età è più alto di me.
Ci avviamo verso il bar.
Un secondo prima di svoltare l'angolo mi giro senza farmi notare.
Nelson è ancora sul marciapiede nello stesso punto di prima. Sembra che ci stia mettendo tutta la forza che ha in corpo per reggersi in piedi.
Ha le guance bagnate dalle lacrime.
Lacrime che nemmeno sta volta ha il diritto di versare.
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SPAZIO AUTORE
Ecco finalmente un nuovo capitolo. Scusate se non ho aggiornato per 2 mesi ma non avevo voglia di scrivere.
Comunque è uscita la mia nuova storia, si chiama "Sweater", andate a leggerla.
𝗣𝗦:in questa fanfiction Tonno è più alto di Cesare.
Ora vi lascio al capitolo✌🏻
Arriverenze🚀
-ryan💜

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