Capitolo 21

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𝗖𝗲𝘀𝗮𝗿𝗲'𝘀 𝗣𝗼𝘃:
"Nelson, cosa ci fai qui?".
Lui non smette di piangere.
Davide ci raggiunge, non lo vedo in faccia ma immagino la sua espressione incazzata.
"Che ci fai qui?".
Chiede il più grande al mio posto.
"Cesi...Cesare, dobbiamo parlare".
Mi dice senza calcolare minimamente la domanda di Davide.
Io non so che fare.
Qualcosa dentro di me mi dice che forse Nelson mi ama, che se vado con lui confesserà tutto e potremmo essere felici.
Ma è solo un'ipotesi.
Magari vuole dirmi che vuole uscire del tutto dalla mia vita, ma non sono sicuro nemmeno di questo.
Lo guardo un secondo.
Non riesce a reggersi nemmeno nelle gambe; gli tremano e non riuscirà a stare in piedi ancora a lungo.
Non ci voglio ricascare.
Sto per lasciarmi tutto alle spalle, ma lui è qui, è di nuovo qui.
"Cesare...".
Finalmente decido di dire qualcosa e prendo una decisione.
"Cesare no...".
"Ascoltami, almeno per un attimo, cazzo".
Mi interrompe.
Nicolas si sposta verso Tonno come per proteggersi.
Era da un po' che non vedevamo Nelson così incazzato.
"Ascoltami e poi mi guarderai negli occhi e mi dirai di andarmene, ma prima ascoltami, ti prego".
Annuisco con insicurezza.
"È difficile, ok?Però te lo devo dire prima o poi. Io ti amo Cesare Cantelli; lo so che è difficile accettarlo, sia per me che per te, ma è così. Quando me ne sono andato non è perché non volevo avere più nulla a che fare con voi, avevo semplicemente capito di amarti e non riuscivo ad accettarlo. Ma ora sono qui, dopo anni, lo so, ma sono ancora qui; ti prego, te lo chiedo in ginocchio, non te ne andare. Io sono tuo, che tu lo voglia o no. Non riesco più a stare senza di te".
Continua a piangere e mi unisco anche io.
Solo che non capisco se le lacrime sono di gioia o di dolore.
"Non uscire con Giovanni stasera, ti prego".
Cosa?
Come fa a saperlo?
Davide e Francesco, sono stati loro sicuramente.
"Perché non dovrei?".
"Oggi piove Cesare".
Che problema c'è?
"E quindi?".
"Ti ricordi cosa mi hai detto quando ci siamo rivisti?".
"A dire il vero no...".
Lo dico con imbarazzo e vergogna.
"Mi hai detto: Secondo me, sotto la pioggia si incontrano le persone più speciali. Quelle persone che anche in un giorno di pioggia fanno splendere il sole. Quelle persone che ti fanno stare bene nonostante tutto".
"Continuo a non capire".
"Cazzo Cesare, stasera piove. Non uscire con lui, sono io la persona che hai trovato sotto la pioggia. Non uscire con lui, sono io il tuo sole, cazzo".
Non ho parole; mi ha detto le cose più belle che io abbia mai sentito in tutta la mia vita.
Eppure non voglio.
"Nelson, forse è meglio se te ne vai...".
Lui scuote la testa e in un secondo fa scontrare le mie labbra con le sue.
Le orecchie mi fischiano e qualcosa alla fine dello stomaco inizia pian piano a bruciare.
È lui.
È lui il mio sole e i miei giorni di pioggia.
È lui la mia metà.
Gli affondo le mani tra i capelli e lui mi prende per i fianchi.
Chiede accesso con la lingua e io glielo concedo.
Sono suo.
Il punto è che è sempre stato così.
Non è mai cambiato nulla.
Io sono suo e lui è mio.
È sempre stato così.
E sempre così sarà.

                             𝗧𝗛𝗘 𝗘𝗡𝗗
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𝗦𝗣𝗔𝗭𝗜𝗢 𝗔𝗨𝗧𝗢𝗥𝗘
Siamo giunti finalmente alla conclusione di questa storia.
L'ho iniziata il 13 Novembre 2020 e l'ho finita esattamente 8 mesi dopo, il 13 luglio 2021.
Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicino nello scrivere questa storia.
Ringrazio anche tutte le persone che l'hanno letta e l'hanno amata, lasciando stelline o commenti.
Vi ringrazio tuttx, dal primo all'ultimo.
Spero che questa storia vi sia piaciuta; se così fosse lasciate una stellina o un commento, mi rendereste davvero felice.
Arriverenze🚀
-Ryan💜

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