LA FESTA

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Appena entro, mi guardo intorno per vedere qualche volto che conosco ma niente da fare. Inizio a girare ma sembra un labirito... Entro in una stanza sperando di non trovare niente di scomodo per i miei occhi, fortunatamente non trovo niente e mi metto seduta nel letto. Prendo il telefono e scrivo a James.

*Hey, io sono qua.* per fortuna non tarda a rispondere.
*Siiii, che bello vieni in cucina. *
*Arrivo*

Esco dalla stanza e inizio a cercare la cucina in questo labirinto infinito.
Per fortuna non ci sto molto a trovarla...Entro e vedo James messo di lato che si sta riempiendo un bicchiere di non so quale alcolico.

Gli vado incontro e lo vado a salutare.
<<Hey, vuoi un bicchiere?>> chiede alzando il suo.
<<Certo>> e va a riempire un bicchiere anche per me.
<<Grazie.>> inizio a bere a sorsi e inizia a bruciarmi in gola.
<<Vieni ti presento i miei amici>>

Lo seguo e andiamo verso un gruppo di 3 ragazzi tra cui il tipo strano e una ragazza praticamente appiccicata a lui che gli sta divorando la faccia.
Mi presenta i primi due ragazzi che sembrano un sacco simpatici. Vincent è alto moro con occhi castani chiari... Ramon invece è moro con occhi verdi scuro, alto e sembra un armadio a quanta massa muscolare ha, a quanto ho capito è il capiatano della squadra di football.

Alla fine  il ragazzo strano che si chiama Alexander e la ragazza che gli sta appiccicata si chiama Kaily, ha i capelli biondi ossigenati e occhi verdi chiari.
Non mi rivolgono manco uno sguardo...che stronzi...

<<Vieni a ballare?>> mi chiede James
<<certo, solo noi due?>>
<<Gli altri sono già in pista>> dice con una risatina
Mi giro è noto che realmente non c'è più nessuno degli altri e che stanno ballando.
<<Ah, si giusto, andiamo.>>
Mi prende la mano per non perdermi tra folla, appena trova un pò di spazio inizia a ballare in modo strano facendomi ridere.
<<Ti faccio ridere così tanto?>> grida per sovrastare la musica con una faccia da cucciolo.
<<No, no>> rispondo con una risatina.
Iniozio a ballare anche io divertendomi.

Abbiamo ballato per almeno 20 minuti senza fermarci e con questi tacchi i piedi mi stanno abbandonando. Mi giro e non vedo più James. Ma oggi è la giornata scappa da Grace senza farti vedere?

Vado a sedermi in un divanetto vuoto e prendo il telefono, sto un pò su insta. Poso il telefono e alzo gli occhi vedendo che il gruppo di oggi pomeriggio che stava entrando... chissà cosa ci farà qua.
Vado verso Cris e lo saluto, lui ricambia e mi dice di andare con lui in cucina.
Si prende da bere e mi fa un gesto per chiedermi se ne voglio uno anche io, acetto e me lo passa.
<<Che ci fai qui?>>
<<Mi ha invitato James tu?>>
<<Beh la festa è per il figlio del capo>>mi spiega.
<<Ah, chi è?>>
<<Beh non penso che lo conosci si chiama Alexander, si era trasferito a Miami 6 anni fa ed è tornato da 2 settimane>>
<<Si ,ho capito chi è.>> Ecco perche non l'avevo mai visto. Perfetto l'avrò pure in squadra, cominciamo bene.
****
Sono le 2:00 e la festa continua ma sono troppo stanca e con un buona quantità di alcool in corpo. Prendo il motore e mi avvio a casa... Arrivando a metà strada il motore si ferma..cazzo ci mancava solo questo. Inizio a spiengerlo ma con scarsi risultati non ho molta forza al momento.

Sento freddo e vedo un uomo venirmi incontro.
<<Cosa ci fa una bella ragazza come te qua?>>
Non rispondo e capisco subito le sue intezioni e inizio a correre per andare verso casa il motore lo recupero domani se esco viva,
<<Dai non voglio farti niente solo giocare un pò, mi annoio.>>
Sto correndo e lui mi segue... A un certo punto non sento più le gambe e capisco che è l'ora della mia fine.
L'uomo mi raggiunge ed esce un cortellino dalla tasca.
<<Dove pensavi di andare?>> dice con una risata... mi viene di spaccargli la faccia, ma sono bloccata.
Inizia a mancarmi l'aria e sento il mio respiro farsi sempre più pesante.
Va per alzarmi la gonna e subito dopo mi ritrovo libera e l'uomo si trova a terra con un ragazzo sopra che lo prende a pugni.

<<Grazie>> dico con voce molto debole.
<<Di niente, stai bene? >>
Quella voce io la conosco, lo guardo in faccia ed è Alexander.
<<Ora si.>>
<<Che ci fai sola?>>
Gli spiego la situazione della moto e di come mi ha abbandonata.
<<Ti accompagno io a casa alla moto ci pensiamo domani.>>
Accetto e salgo con lui in una bellissima auto.
Arriviamo davanti casa mia e noto che ha tutta la mano ricoperta di sangue, così lo invito ad entrare.

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