ove tra la neve rompo il ghiaccio con la fredda e meschina teresa
freddi fin nelle viscere in fila fra le fasce
gelidi ruscelli di lupetti discendòn lì vestiti di neve
suoni di sci di fondo e di battiti di denti in cui giace
a valle un bianco cottage, e lì c'è un mucchio di fiocchi che tace irimbombi di passi di piombo e di porte sbattute
i più ampli flutti di bimbi o di bombe borbottan battute
su bimbe tutte ben mute e
perdute per rampe di scale e
a lei sola l'ansia le sale,
lei vola per sale, è sveglia e fragile foglia
tra gli altri alla soglia
figliola la vogliomeglio ritrarre tra i troppi lupetti al galoppo e op là
mentre trema - ha freddo - e troppo. là
dal fornelletto è la mia trappola
l'aspetto là, a terra, e lei verrà.osservo il rosso del fuoco lì appresso e le penso liriche d'arte
sul riflesso nell'iride ch'arde e che
par che racchiuda un mar che lo tinge ciano, par di perla e
adesso si spinge già lontano e poi ti parla e
ride, ti coinvolge e ti dice di tacere e più ti burla
più ti sbatti per darle un dolce piacere
e lei lì a berla, non s'accorge di bere
le gocce e le sillabe che le salivi nei bei timpanimi calmo il petto e le strappo dai palmi e nascondo
un suo pacchetto di poco conto
penso che fosse tipo una bussola ma in un secondo
lei scappa e si fa beffa di me e schifa i maschi e sfotte e le scaglio addosso la scatolettalupetta
la tipa più teppa
che un po' ti par perfetta e
poi di punto in bianco ti affetta
che, l'ascolto quando chiacchera con l'amichetta:
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Non Sono Che Suoni
PuisiUn lungo ed elaborato sogno erotico di un ragazzo fidanzato ma dalla cotta facile e le sue riflessioni sulle eventuali conseguenze. Ovvero: ragazze, ragazzi, ricordi, imbarazzi, frecciatine, parlare alle spalle e altro ancora. Il tutto rigorosamente...