L'altalena

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dove esco con Terry a un romantico chiaro di luna park

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dove esco con Terry a un romantico chiaro di luna park

parcheggio qui al parco giochi e mi ingiacco
perché gela e poi c'è che lei è già la che gioca
perciò scheggio, che oggi la beccio, alla peggio
e già con la giugulare in brodo di giuggiule approdo
giungo alla giungla di giostre, quaggiù con le giuste
tizie, c'ho 'ste amizie che ci si è già dati
baci, che notizie eh giada? Di
teteterereresasasa
non un ombra, è proprio andata, dama ma mal-
vagia, feccia, va già via-ia-ia oh
quante bestie ha zio tobia io-io-io no

ah no, eccola. Ahah, non la vedevo più.
Poteva andarsene. Non l'ha fatto
scaltra o scema?
Altra scena. Si, lei, ma dall'altalena. S'esalta e s'allena a
salire da sola, un po' trema, si spinge e poi getta I bei gi-
nocchi li sferra avanti e indietro ma che non
tocchi terra, lì in sella, alla ribalta, ancella
occhio, si ribalta, e se anche atterra piange lacrime e
sangue e rime

poi via
lei con me là al brucomela
come la prego me la dia!
Mentre schizzo sull'acciaio dei binari, no
sòl la faccia sua già io vedo, s'abbinano
ventre di canotta corta e vento in corsa
capelli da toccarli, con pelle d'oca
balzi e scosse, tipe rosse, esser scalzi sulle giostre e
in mostra fini coscie, in vista fine pista

poi I chioschi, che chi ci casca a comprarci pàr scemo
infatti le piglio un lama. Fatto di lana. E dolce
il cioccolato un po' ci gioco le do un waffle, lo vuole, lei.

E alla fine, finalmente,
soli e liberi di parlarci.

Non Sono Che SuoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora