Un lungo ed elaborato sogno erotico di un ragazzo fidanzato ma dalla cotta facile e le sue riflessioni sulle eventuali conseguenze.
Ovvero: ragazze, ragazzi, ricordi, imbarazzi, frecciatine, parlare alle spalle e altro ancora.
Il tutto rigorosamente...
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ove vengono enumerati I motivi per cui sarei un buon partito
Massì, ma si lava? Ma sì! Ah si? Ma va là! A me non la si fa. E a me si? No, non ci fa fessi. Non se la fa! Ci pensi? non si fa la doccia da mesi. Sapessi!
E, Tere, te ti rendi conto, hai visto, di come si veste? Si. No, non ci sta con la testa. Quà, toh: 'sti jeans stretti sòn tosti da indos- sare a testa alta. Giusto, no? ah, che testarda.
E poi è strano e bislacco. Se ne stà a ogni sesta perso là con le penne per se a sussurrare rime pare su di me o a rappare su sue – rare – amiche care.
Ah, ti dico, lo ha corto, l'ha, toh hai controllato? Ahah, avanti, è da matti di contro se n'è accorto Hathi. Ah, ti ha trollato, il sadico. No, Hathi è pratico e sì, ha di che lamentarsi. Può darsi, ma fatico a...
giada, cielo, 'ste cose già le so, sei gelosa, giuro, sòn cotte, non vuol dì che ce l'ho sai con te ma a volte tu ti nascondi, ti volti quando serve ma se vedi volti rivolti a me oh, quanto ti da sui nervi e quanto mi dai sui nervi tu quando fai così. Non vuoi io abbia teresa? Bene. Me ne vado, non mi vedrai mai più. Tu sta' lì, continua a piangere, a mugugnare, continua a sanguinare, lì, che nessuno m'ha visto, mi vedra più ne mai più vedrà te
