9 gennaio: fuori di testa.
@emmaslife ha aggiunto qualcosa alla sua storia.
00:36
⤵️ @marcmarquez93 ha risposto alla tua storia.
marcmarquez93
Se ti dicessi che sono sotto
il tuo palazzo?emmaslife
Ti direi che sei fuori di testamarcmarquez93
Scenderesti ad un incontrare
uno fuori di testa?emmaslife
Marc stai facendo sul serio?marcmarquez93
Siemmaslife
Sono in pigiamamarcmarquez93
Non m'importaemmaslife
2 minuti e scendovisualizzato
Apro il portone del palazzo e subito un aria gelida mi fa venire la pelle d'oca, facendomi pentire dell'essere uscita di casa realmente in pigiama. Dopo aver avvisato di fretta e furia Dalila della pazzia di Marc, ho giusto indossato il mio piumino nero ed un cappello trovato a caso sul divano.Mi guardo un secondo intorno, cercando l'auto del ragazzo, e fortunatamente lui accende i fari per farmi rendere conto di dove fosse. E, con una piccola corsetta, subito lo raggiungo e salgo sull'auto.
«Tu sei impazzito, fattelo dire.» Sbotto, appena dopo aver chiuso la portiera. «Per favore accendi l'aria calda». Lo prego, incrociando per la prima volta il suo sguardo.
Senza farselo ripetere due volte, fa ciò che gli ho chiesto e lentamente inizio a sentirmi un pochino meglio.
«Cioccolata calda?» Caccia dai sedili posteriori un cartone con all'interno due bicchieri di Starbucks e d'istinto sorrido. È assurdo il fatto che Dalila ed io siamo qui da quasi una settimana e nemmeno siamo andate da Starbucks, che praticamente bramiamo da tempo.
Prendo due sorsi della buonissima e meravigliosa cioccolata e poi lo guardo, un po' curiosa e un po' confusa.
«Perché sei qui?» Gli domando e poi subito continuo. «Non dire per portarmi la cioccolata calda».
Lui sorride. «Avevo voglia di vederti.» Ammette semplicemente, senza farsi cento paranoie, che io al contrario suo mi sarei fatta.
«Il tuo amico ha fatto un bel guaio l'altro giorno.» Mormoro, cambiando totalmente argomento. Prendo un altro sorso dalla cioccolata calda e non posso far altro che sospirare ogni volta, è dannatamente buona.
«Ah, certo. Mi dispiace per lui, è fuori di testa».
«Un po' come te che guardi le storie delle ragazze senza seguirle?» Gli domando, nascondendo un sorriso dietro il bicchiere di cartone. «Questo è stalking.» Continuo.
«Pensa che è un trattamento riservato solo a te».
Marc ci sa fare con le ragazze, l'ho capita al nostro appuntamento quella domenica. Sa perfettamente cosa dire in ogni momento, ma sopratutto sa come adularti e adesso lo sta facendo.
Se Marc fosse un ragazzo di Napoli, non mi farei tutte queste paranoie e non lo spingerei lontano, anzi ci uscirei volentieri insieme perché con lui sto veramente bene. Ma purtroppo lui è di Cerveza e quindi non accadrà assolutamente nulla.
«Sicuramente.» Affermo, fissandolo senza vergogna.
«È carino questo pigiama.» Mi guarda dalla testa ai piedi, bagnandosi leggermente le labbra, lasciando la lingua passare tra esse. Un piccolo gesto che, nonostante l'aria calda al massimo, mi fa tornare la pelle d'oca.
«Bello vero? Me l'ha comprato mia mamma prima di partire.» Apro il piumino per farglielo vedere meglio, ironicamente.
«Dio!» Borbotta e subito dopo scoppia a ridere. «Tu sai come rovinare un momento.» Afferma, girandosi di nuovo verso di me, ancora con il sorriso sulle labbra.
Sorrido anch'io. «Alcune volte non c'è nemmeno bisogno che mi impegni». Scrollo le spalle.
«Perché sei così difficile? Cioè con le altre basta che mi presenti».
Poso il bicchiere, ormai vuoto, di nuovo nella sua scatola. «Sembra presuntuoso dirlo, ma io sono diversa dalle ragazze che conosci tu. Io non voglio fare carriera sui social e non cerco un ragazzo famoso che mi aiuti a far sì che questo succeda».
«Ed è proprio per questo che mi piaci. Ho sempre cercato una ragazza come te e adesso che l'ho trovata, mi devo sentir dire no?»
Mi siedo correttamente sul sedile della sua auto, poggiando la testa sul finestrino, guardando avanti e non più lui. Non gli riesco a dare nessuna risposta alla sua domanda e così restiamo semplicemente in silenzio; lui guarda me ed io continuo a guardare avanti.
Spalanco un secondo gli occhi, rendendomi conto adesso di ciò che ha detto poco fa Marc. «Hai realmente detto che ti piaccio?»
Non me ne rendo conto e proprio per questo non riesco ad impedirlo, ma improvvisamente non mi ritrovo più seduta sul sedile passeggero ma sulle gambe di Marc.
E ancora di più, lui prende una seconda iniziativa e posa le labbra sulle mie, che ancora hanno il sapore di cioccolata calda.
Mi ritrovo le sue labbra che premono sulle mie. È giusto una durata di pochi secondi perché non va oltre ad un semplice bacio a stampo. Ci stacchiamo, siamo vicinissimi e riesco a vedere ad occhio nudo anche i piccoli punti neri che ha sul naso.
Sento il suo respiro sulle mie labbra.
«Sei presuntuoso, Marc.» Sussurro, dopo aver preso respiro. «Tu non hai nemmeno idea quanto.»
Lui mi guarda sorridendo. Tiene le mani che stringono i miei fianchi, sotto il piumino. «Conosciamoci, usciamo insieme. Può anche venire la tua amica, magari le faccio conoscere qualche mio amico e passiamo questo mese così». Mi propone.
Stringo le labbra in una linea sottile. «Ci penso». Gli dico.
«Non ti voglio forzare, ma se dovessi accettare, stai certa che farò in modo che non esca nessun tipo di articolo su noi due». Mi rassicura e un po' lo credo, in fondo.
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Instagram | Marc Marquez
Fanfiction@marcmarquez93 ha iniziato a seguirti. Non era scritto da nessuna parte che Emma, semplice ragazza napoletana, e Marc, pilota spagnolo di MotoGP, si sarebbero incontrati. Eppure, nonostante i 1.627km di distanza, succederà. Basterà un mese per far...