Mi sentivo in colpa per averlo attaccato in quel modo, mi sentivo in colpa per non averlo ascoltato, ancora una volta. Era tutta colpa mia, solo mia. Il suo corpo era stato brutalmente usato come un oggetto, senza dar conto ai suoi sentimenti, senza considerare il fatto che fosse un essere umano. Veniva violentato continuamente, abusavano di lui, e io ancora una volta, lo avevo abbandonato senza lasciargli dare spiegazioni. Mi sentivo una merda, non riuscivo neanche a trovare il coraggio per andare da lui a chiedergli scusa. Avrei dovuto chiedergli scusa per tutto. Ma sopratutto per averlo abbandonato in un momento così difficile e per non aver fatto nulla per porre fine a quell'atroce sofferenza.
Non potevo ancora crederci, il mio cervello proiettava continuamente quella macabra scena, e la rabbia che non aveva ancora accennato ad affievolirsi, si faceva strada nel sangue che scorreva velocemente nelle mie vene. L'unico mio desiderio in quel momento era solo uno.
Vendetta.
E me l'avrebbe pagata. Com'è che si dice? La vendetta è un piatto che va servito freddo? Bene, sarebbe stato così freddo che avrebbe trovato blocchi di ghiaccio.Prima che Zayn me lo ripetesse ancora una volta, ero gia sulle scale all'interno della casa, mentre salivo a due gradini alla volta. Stavo andando da lui, avevo bisogno di parlargli.
Non ci pensai due volte, corsi diretto nella mia stanza, quella in cui avevo lasciato Harry. Aprì la porta di scatto ma nulla, mi guardai intorno, guardai nel piccolo bagno, ovunque, ma lui non c'era più.Il mio cuore iniziò a perdere la sua regolarità nei battiti, il mio respiro accelerò e gocce di sudore freddo iniziarono a rigarmi la pelle sulla fronte. L'agitazione crebbe in me, stavo andando nel panico. Portai le mani ai capelli, l'ansia iniziò a mangiarmi lo stomaco e la paura Nick avesse potuto rapire Harry prima di andarsene iniziò a mangiarmi dentro. Ero sul punto di scoppiare a piangere. Mi guardavo intorno, la musica assordante, la gente ubriaca che veniva a sbattermi contro, la vista si faceva sempre più offuscata. Portai le mani alla gola, mi sentivo soffocare, le mie gambe iniziarono a tremare, l'amaro in bocca e poi, la sensazione di star per morire.
Un attacco di panico.
Improvvisamente vidi tutto nero, caddi per terra privo di sensi.NIALL
Avevo deciso di non bere molto quella sera, strano ma vero. L'unica cosa che feci fu mangiare tutti quei tramezzini al tonno di cui andavo praticamente pazzo.
Però avevo appena rimorchiato, era fottutamente sexy e il mio cazzo implorava di uscire dalle mutande quando lei mi sussurrò di andare di sopra. Ero eccitato più che mai.Salimmo le scale, lei camminava avanti e io potei godere dello spettacolo offerto dal suo culo sotto la gonna che glielo fasciava alla perfezione.
Ma una volta arrivati al piano di sopra, in fondo al corridoio vidi un corpo disteso per terra. Corrugai la fronte, e cercai di avvicinarmi. Ma la ragazza mi tirò dal braccio.
- Vieni dai, sarà solo qualche ragazzo ubriaco. - fece lei, in effetti, probabilmente era solo qualcuno che aveva bevuto troppo. Ma la mia curiosità di scoprire chi fossi, vinse su di me.
- Voglio andare a vedere. -
Levai la mano della ragazza dal mio braccio, che subito dopo sbuffò rumorosamente e roteò gli occhi portandosi le braccia al petto, e mi incamminai verso quella figura distesa. Ma man mano che mi avvicinassi, quella figura diventava, a me, sempre più famigliare.Il cuore iniziò a battere all'impazzata quando l'immagine si fece finalmente nitida e chiara. Il ragazzo disteso per terra era Louis. Corsi letteralmente verso di lui fiondandomi sul pavimento.
- Louis? Louis cazzo rispondimi. - era privo di sensi. Iniziai a dargli qualche schiaffetto sul viso per farlo svegliare ma nulla, il suo corpo non reagiva. Non reagiva nemmeno quando avevo provato a sollevargli le gambe o a buttargli dell'acqua fredda sul viso.
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Don't Let Me Go | Larry |
Fanfiction-credo sia arrivato il momento, Louis- disse Liam, dall'altra parte del telefono. Sapevo che quel momento prima o poi sarebbe arrivato, ma non ero pronto. Tutto quello che ricevette come risposta fu un sospiro da parte mia, ci volle ancora qualche...