QUARTA PARTE -HERIDA-

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Duró pochi secondi quel magico incontro tra i loro occhi.
Eppure, durante quel poco lasso di tempo, entrambe ebbero la consapevolezza che nonostante tutti i mesi di silenzio e di vite completamente separate, non avevano mai smesso di pensarsi.
Lo sguardo di Maggie divenne triste, i suoi occhi divennero lucidi come a voler trattenere chissà quante lacrime.
Najwa invece sembrava impassibile, ma nessuno poteva immaginare cosa si stesse scatenando dentro il suo cuore e la sua testa.
Avrebbe tanto voluto andare incontro a Maggie, salutarla, dirle almeno una parola, sentire nuovamente quel profumo che le mancava ormai da mesi, eppure non lo fece.
Fu la prima a togliere gli occhi da Maggie, anche se con estrema difficoltà.
In realtà non avrebbe mai voluto smettere di guardare quella biondina.
Probabilmente sarebbe stata capace di osservarla per tutta la notte, senza stancarsi mai.
Najwa cercò di riprendere contatto col mondo esterno estraendo il suo cellulare dalla pochette, ma in realtà era solo una scusa per dimostrare la sua finta indifferenza a Maggie.

La biondina si sentiva spaesata: dal momento in cui aveva incrociato quegli occhi da orientale di Najwa, si era sentita catapultata in un'altra dimensione.
Il suo cuore, inoltre, non riusciva a riprendere ritmo irregolare e si sentì le mani improvvisamente sudate.
Rivedere Najwa le aveva dato le sensazioni che mai avrebbe voluto riprovare per una persona che sapeva bene non potesse più far parte della sua vita, ma restava il fatto che era difficile ignorare tutto ciò.
La osservava mentre smanettava sul suo cellulare e pensò a quanto avrebbe voluto sapere con chi stesse parlando.
Maggie aveva sempre provato gelosia nei confronti di Najwa, anche quando erano soltanto amiche.
Era ossessionata da tutto ciò che quella rossa faceva , amava, odiava, e ne era attratta come una calamita.
Maggie avvertì la sensazione che quel tempo trascorso lontano da lei non era servito ad un bel niente, e che la persona che aveva accanto ora non era altro che un pezzo messo al posto di quello che le mancava davvero per essere felice.
Si sentì male al pensiero di star usando Remy, al punto che lasciò la sua mano e se la portò alla fronte.
Il fidanzato, orfano di quel contatto tra le loro dita, si girò verso la ragazza e le chiese se andasse tutto bene.

"Mi gira un po' la testa" disse Maggie portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Il ragazzo le sfiorò il viso con un dito e lei istintivamente portò lo sguardo sulla sua destra per guardare Najwa.

La rossa scorreva nella home di twitter senza senso.
Era chiaro che quello fosse solo un diversivo per guardare di sottecchi Maggie.
E quando vide l'uomo accarezzare una guancia della biondina, si sentì colpire dritta al cuore.
Per un attimo desiderò di sparire o far sparire quel maledetto dito di Remy dal viso di Maggie e si fermò a guardarla.

Maggie si accorse che gli occhi di Najwa stessero guardando ancora verso la sua direzione e per questo cercò di nuovo il suo sguardo.

"Aspetta qui, ti prendo qualcosa da bere" disse Remy premuroso.
Maggie gli sorrise e si sedette sul divanetto dietro di lei, stando attenta a non inciampare nel suo stesso abito.
Najwa non smise di fissarla e nel frattempo un cameriere le portò un altro calice di champagne che lei non esitò a bere.
In quel momento ne aveva davvero bisogno.
Solo così poteva scrollarsi di dosso quella tensione provocata dalla presenza della bionda.

Maggie iniziò a sentirsi agitata e a sudare freddo.
Le faceva davvero male la testa, e per questo incominciò a massaggiarsi le tempie e chiuse gli occhi appoggiandosi contro lo schienale del divano.
Najwa, vedendo la biondina in quello stato, iniziò ad allarmarsi.
Vedere Maggie stare male era una cosa che l'aveva sempre intimorita, infatti non esitò nel mettere da parte l'orgoglio e ad avvicinarsi a lei.

"Maggie" mormorò deglutendo a fatica e sedendosi sul divanetto posto proprio di fronte a lei.

Maggie non ci credeva.
Per un attimo pensò che si trattasse di un sogno, che Najwa non si trovasse davvero lì accanto a lei proprio come se l'era immaginata durante tutti questi mesi.
Ma bastó sentire il suo profumo irriconoscibile per capire che quella non era una sua illusione, un frutto della sua immaginazione, ma semplicemente la realtà.
Aprí gli occhi intimorita e allo stesso tempo vogliosa di guardare finalmente da vicino quegli occhi che le erano mancati davvero tanto.

UNA NOCHE INOLVIDABLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora