Santa Marinella // Elippo

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|Santa Marinella, Fulminacci|

Elia Santini è sempre stato una persona molto concreta.

Non gli piacciono le cose solo teoriche, le cose che non hanno un'utilità pratica. Perché fare una cosa che non porterà nulla di utile? Non ha senso per lui.

Ad Elia piacciono le cose pratiche: la matematica, il calcio, uscire con i suoi amici e tornare talmente ubriaco da non reggersi in piedi. Sono cose semplici, concrete, che riesce a capire senza problemi e che per questo sono le sue preferite.

Altre cose, invece, non gli piacciono per nulla. Sono le cose teoriche: l'arte, l'oroscopo, la poesia sono solo alcuni esempi.
Sono cose astratte, lontane dal suo mondo, e ad Elia non piacciono perché un po' gli fanno paura. Non le capisce, e non capire è la cosa peggiore.

Cambiare casa, andarsene via da suo padre è una cosa concreta, è per questo che ne è così felice.

I suoi amici, quando ha chiesto a Filippo se affittasse ancora la camera di Eleonora, pensavano lo dicesse solo per dire, che fosse solo un piano astratto.

In realtà è decisamente concreto, perché dopo tre mesi di lockdown chiuso in casa con suo padre l'unica cosa che vuole fare è correre via, il più lontano possibile.

Non hanno mai avuto un grande rapporto, Elia e suo padre. Anzi, non hanno proprio mai avuto un rapporto, a meno che scambiare qualche parola a cena e urlarsi contro quando gli sembra di incrociarsi troppo spesso in casa non sia considerato un rapporto.

Il fatto è che, con il lockdown, la situazione è diventata insostenibile.
Entrambi erano chiusi in casa, dovevano trascorrere molto più tempo nello stesso spazio rispetto a quanto non avessero fatto nei diciotto anni precedenti e ogni serata si trasformava in un litigio con urla, insulti e a volte qualche strattone un po' troppo forte.

Proprio per questo, non appena Filippo gli scrive che sì, la stanza è ancora libera e può trasferirsi quando vuole (con un cuore rosso. non sa perché ma quel cuore rosso è importante), Elia si affretta a fare le valigie e a presentarsi alla porta di casa Sava.

Le valigie che ha in mano sono più concrete che mai, così come il sorriso di Filippo e la pacca che l'altro gli dà sulla spalla invitandolo ad entrare.

*

Ad Elia Filippo piace.

Gli piace per tanti motivi. Gli piace innanzitutto perché è obiettivamente un bellissimo ragazzo, carismatico e seducente, e ad Elia tutto ciò piace fin troppo.

Ma gli piace anche perché sa essere concreto il giusto.

Filippo è concreto, diretto, e questo piace un sacco ad Elia.
Gli piace che non abbia peli sulla lingua, che sia diretto, fin troppo, e gli piace che anche quando allude soltanto alle cose lo faccia in un modo che rende ben chiaro quale sia il suo obiettivo.

Assurdamente, però, non è solo questo. È anche tutto il contrario.

Perché Elia lo sa che Filippo non è lui, gli è bastato poco tempo per capirlo.
Per capire che Sava, pur essendo una persona concreta, adora tutto ciò che non lo è.

Filippo ama i film romantici, le canzoni d'amore e la poesia. Tutte quelle cose che Elia non capisce e che normalmente disprezza, ma quando Filippo ne parla, riesce a rendere tutto ciò assurdamente concreto.

E forse qualcosa lo capisce pure Elia.

*

Quando Elia si trasferisce da Filippo è estate.

La loro convivenza funziona abbastanza bene, hanno i loro ritmi e il loro equilibrio.

Filippo va alla gay street la sera e torna ogni tanto con qualcuno.
Elia esce coi ragazzi e poi restano a dormire da lui.
Filippo fa la spesa per entrambi, Elia cucina.
Filippo fa la lavatrice, Elia stende i panni.

Lo griderò al mondo//Skam italia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora