3//capitolo

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Giulia pov's

Finalmente se ne sono andati, chissà cosa sarebbe successo se non fosse arrivato Adriano, mi avrebbe baciato? Non credo che poi perché sto pensando a queste cose devo chiamare ancora Valeria

"pronto che vuoi stavo dormendo" molto sensibile mi dicevano

"COME STAI DORMENDO muoviti a venire a casa mia, che ci dobbiamo preparare mi devo rendere almeno un po' presentabile" c'è dai stiamo andando ad una festa non posso mica andare in pigiama

"arrivo arrivo, che rompi palle che sei, vai ad aprire la porta che sto arrivando" si certo vola

"va bene muoviti, ciao" chiusa la chiamata scendo al piano di sotto, però per mia sfortuna ci sono ancora quei due ma non se ne erano andati?

"Sorellina'ancora così stai?" me lo dovevi dire tu guarda

"ma non lo vedi che viene così alla festa, guarda come è elegante ahaha" ma si sta prendendo gioco di me sto energumero

"siete due idioti, sto aspettando Valeria così ci prepariamo insieme, ma voi cosa ne capite. Perché siete ancora qua non dovevate preparare delle cose?" vediamo se si levano dalle scatole

"stavolta tua sorella ha ragione, muoviti Adrià andiamo" sbaglio o mi ha dato ragione

"si andiamo, ciao Giulia a dopo" mio fratello prende parola e detto ciò se ne va seguito dall'amico, cinque minuti dopo che se ne sono andati arriva Valeria con una valigia, aspettate una valigia?

"ma che cavolo, mi spieghi a che ti serve?" non c'è la posso fare

"ho portato dei vestiti e i trucchi capito quindi muoviti e andiamo a prepararci" mi ha preso troppo alla lettera. Saliti di sopra iniziamo a prepararci io opto per un vestito nero corto mentre Valeria per un vestito blu lungo devo dire che le sta veramente bene.

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Indossati i vestiti incominciamo a truccarci io mi trucco abbastanza poco, solo del mascara, del correttore e del lucidalabbra invece Valeria si trucca per bene

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Indossati i vestiti incominciamo a truccarci io mi trucco abbastanza poco, solo del mascara, del correttore e del lucidalabbra invece Valeria si trucca per bene. Non mi sono mai piaciuti così tanto i trucchi. Per quanto riguarda i capelli li lascio sciolti e li piastro e Valeria fa una coda lunga. Una volta finito scendiamo di sotto e vado a salutare i miei

"Amore ma quanto siete belle" quanto adoro mia mamma

"grazie mamma noi adesso andiamo"

"arrivederci signora Cassio"

"oh perfavore chiamami Serena" vabbè fateli dopo i presentamenti adesso dobbiamo andare

"si certo mamma adesso noi andiamo ciao" usciti da casa entriamo nell'auto di Valeria e ci dirigiamo alla festa, appena arrivati scendiamo dall'auto e andiamo verso l'entrata, devo dire che è una bella casa molto grande, entrate si sente un odore insopportabile di alcol, io e Valeria decidiamo di andare a sederci vicino il bancone degli alcolici

"salve signorine, che cosa volete da bere?" è molto carino questo ragazzo però mi sta guardando un po' troppo

"io una vodka alla menta. Tu Vale che vuoi?"
Adoro la menta

"io anche però alla ciliegia" detto questo il ragazzo se ne va per preparare gli alcolici

"come ti sembra questa festa sorellina?" da dietro sbuca Adriano facendomi saltare dallo sgabello ma io dico è impazzito mi voleva far prendere un infarto

"un po' noiosa" dico la verità almeno io mi sto annoiando, appena finito di parlare il ragazzo mi porge il bicchiere e io lo bevo tutto di un sorso.

"e perché te ne stai qua invece di ballare su andiamo" stavolta parla Valeria che mi trascina da un braccio e mi porta in pista

"dai sciogliti" e più forte di me io non riesco a stare insieme alla gente e divertirmi come se nulla fosse non c'è la faccio, che poi che senso ha? Libera dalla presa di Valeria, inizio a salire delle scale per andare un po' a curiosare ci sono ragazzi da tutte le parti alcuni si baciano alcuni stanno correndo verso il bagno per andare a rimettere tutta la loro anima dopo aver bevuto tutta la sera, facendo pensieri dentro di me arrivo davanti ad una porta tutta bianca, abbasso la maniglia della porta per entrare e entrata si nota subito un pianoforte bianco al centro della stanza è davvero bello, chissà perché lo tiene qui, mi siedo sullo sgabello difronte il pianoforte e piano tocco con le dita i tasti facendo uscire dei suoni incasinato che messi insieme non stanno bene, all'improvviso sento la porta chiudersi e mi giro di scatto ritrovando un Niccolò che mi guarda con un'espressione arrabbiata

"che ci fai tu qui? Chi ti ha dato il permesso di entrare?" si ma stai calmo

"stavo solo girovagando per la casa tutto qui, adesso tolgo il disturbo" mi alzo dallo sgabello e vado verso la porta però mi sento tirare da un braccio e mi ritrovo faccia a faccia con lui

"non ho detto che te ne devi andare" ma è bipolare o cosa, inizia ad avanzare verso di me mentre io indietreggio fino a toccare con la schiena la superficie della porta chiusa

"perché indietreggi, hai paura?" mi manca il respiro

"non ho paura di te. Che vuoi fare"

"io niente" si avvicina sempre di più fino a quando le sue labbra sono a un centimetro dalle mie, però come se si fosse scottato si sposta di scatto mettendo le mani nei capelli tirandoseli, mi sento vuota.

"io adesso va..va..do"perche sto balbettando io non lo faccio mai, senza aspettare risposta mi giro e me ne vado

Spazio autrice
Ciao come state? Questo è un capitolo più corto rispetto al primo ma spero vi piaccia lo stesso, se volete e se vi sta piacendo lasciate una stellina così continuo
Mary🥀


𝙸𝚗 𝚚𝚞𝚎𝚕 𝚙𝚘𝚜𝚝𝚘 𝚍𝚎𝚗𝚝𝚛𝚘 𝚖𝚎🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora