10 novembre 2014
Era un noioso pomeriggio come tutti gli altri e me la spassavo sul mio letto con le cuffie nelle orecchie ascoltando i miei amati Green day. Nessuno capirà mai quanto li amo, amo ogni loro singola canzone anche se American Idiot rimarrà sempre la mia preferita. Quel giorno, stranamente, c'era un vento fortissimo e pioveva a dirotto nonostante a Sydney non capitava quasi mai. Mia madre, come ogni giovedì pomeriggio, stava preparando i muffin al cioccolato, sapeva che erano il mio dolce preferito però volevo che smettesse di prepararli ogni settimana, altrimenti sarei ingrassata troppo e sarei arrivata ad odiarli. Squillò il telefono e come ogni pomeriggio alle 14.00 era Cheryl, che mi chiamava per la solita sigaretta pomeridiana, io, ovviamente, accettai. Dopo essermi vestita e aver mangiato i deliziosi muffin, mi truccai e m'incamminai verso casa Green. Mi aprì Cher, con la solita smorfia che faceva quando vedeva la mia solita maglia dei Green Day.
«ma quando la smetterai con questo gruppo di celebrolesi?» non le risposi, tanto li avrei difesi come sempre.
«muovi quel culo e andiamo, prima che mio padre ci veda mentre torna dal lavoro.»
Ci incamminammo verso il parco e lei mi passò l'accendino.
«Dov'è Eleanor?» chiesi.
«Starà facendo un pompino a quel coglione di Johnson.» rise. «finiscila, sai che mi infastidisce quando parli di lui.» risposi. «okay, okay, calma, la smetto.» rispose lei, con la solita vocina irritante, prima di scoppiare in un'altra fragorosa risata.
Sentii un tonfo e mi girai velocemente quando notai una macchina schiantata contro un albero.
«Che cazzo è successo?»
«Che t'importa? Non ci siamo mica noi in quella macchina, è uno dei soliti incidenti del cazzo, passami un'altra sigaretta piuttosto.» rispose Cher, con noncuranza.
Non risposi e mi avvicinai alla macchina. C'erano molte persone e un'ambulanza, notai un corpo coperto da un velo bianco e un braccio che fuoriusciva così mi avvicinai e intravidi lo stesso orologio di mio padre.
«Non può essere! Cazzo, papà!» urlai. Le lacrime iniziarono a scendere senza che io me ne accorgessi, non sentii più le gambe e caddi a terra con la testa fra le mani.
*
«Valerie! Cazzo, Val, svegliati! Mi senti?»
«Cher, che cazzo ci faccio qui? E mio padre? Dove cazzo è mio padre?»
«Val.. Era lui quello nella macchina.. Non ce l'ha fatta. Mi dispiace.»
«ma che cazzo dici!»
«è morto Val, è morto, cazzo!»
Non potevo crederci, non volevo crederci.
«Valerie!» urlò una voce nel corridoio dell'ospedale.
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- @taysperfection e @_lukespiercing_
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Good girls are bad girls;
FanfictionNon amavo me stessa abbastanza per lasciare che qualcun altro mi amasse. Eppure, alla fine, tutti diventano il tipo di persona che hanno giurato non sarebbero mai diventati. Spesso le persone non comprendono quello che hanno davanti e spesso non lo...